Mario_Schifano_monocromo_1961_smalto su carta applicata su tela_cm85x72Bibo’s Place, la galleria che Andrea Bizzarro e Matteo Boetti hanno recentemente aperto  a Todi, presenta il suo secondo appuntamento: 8x8 64, when form becomes idea - 7 artisti per Mario Schifano “Il Puma”.
Come il titolo esplicita, l’esposizione collettiva si presenta come un omaggio a Mario Schifano, e propone otto suoi dipinti affiancati dai lavori di altri sette artisti, ciascuno con altrettante opere per un totale di sessantaquattro: gli autori coinvolti sono Andrea Aquilanti, Davide D’Elia, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Andrea Marescalchi, Roberto Pietrosanti, Piero Pizzi Cannella.


Le opere di Piero Pizzi Cannella sono tutte inedite e realizzate per questa occasione, come pure quelle di Andrea Marescalchi. Inedita, ma risalente all’inizio degli anni Ottanta, anche la selezione di carte di Giuseppe Gallo. Il nucleo di Gianni Dessì presenta tre opere inedite appositamente eseguite per la mostra, oltre a cinque carte inedite del ’78. Davide D’Elia ha composto per questo omaggio a Schifano una serie di lavori imperniati sui processi biologici, attivi o inermi, delle muffe; Roberto Pietrosanti espone otto carte che entrano in un sorta di dialettica oppositiva rispetto alla poetica di Schifano, mentre Andrea Aquilanti si confronta con alcuni dei suoi temi ricorrenti.

Piero Pizzi Cannella_cinque_futuristi_che_guardano_Schifano_futurista_foto_1Gli otto lavori di Mario Schifano selezionati per la mostra, infine, ambiscono a fornire, per quanto in estrema sintesi, una visione panoramica della sua intera parabola creativa, partendo da un Monocromo del 1961 per arrivare fino a Leptis Magna del 1991.

Il giorno dell’inaugurazione verranno diffuse le note dell’unico album musicale realizzato da Schifano con un suo gruppo denominato “Le stelle di Mario Schifano”, dal titolo “Dedicato a”, esempio sorprendente di psichedelia italiana.

Gianni_dessì_M_S_ Vita, morte, e miracoli 2_2013_olio su cartone telato_cm 40x30Così Bizzarro e Boetti danno conto delle ragioni che stanno alla base dell’omaggio a Schifano, che loro stessi hanno curato:
Individuiamo in Schifano uno snodo fondamentale tra tradizione ed innovazione. Nella sua opera la memoria di quanto appena avvenuto nell’ambito della Scuola Romana, nel senso di un utilizzo espressivo del colore, riaffiora in certe sue sgocciolature di pittura che ci riportano a quelle dei tetti di Mafai e a certi toni forti, a certe fughe oniriche di Scipione e pure a quella maniera di narrazione fitta che ha animato tanti racconti di Gadda.
Eppure, allo stesso tempo, c’è un balzo in avanti come quello di un “Puma” (così Parise chiamava Schifano) e dalla memoria si passa alla visione di un universo nuovo che va ben oltre le poetiche cosiddette “pop”, che abitualmente gli si attribuiscono, sfiorando addirittura quelle concettuali.
L’immagine, un frammento di realtà, in senso iconico, in lui è sempre presente, ma poi la velocità d’esecuzione derivante dal suo furor esistenziale unita all’uso espressionista e tonale del colore, trascende quella realtà guardata, accedendo alla sfera del concetto, ma attraverso i mezzi propri della pittura e la forma diventa idea
”.
La mostra è dedicata alla memoria di Anna d’Ascanio.
(02/10/2013)

BodyPart, 5 ottobre8x8 64, WHEN FORM BECOMES IDEA
7 artisti per Mario Schifano: “Il Puma”

BIBOS PLACE
Todi, Piazza Garibaldi, 7
ORARI
(sempre su appuntamento)
mercoledì 15.30-19.00
giovedì, venerdì 15.30-20.00
sabato, domenica 10.30-13.00 / 16.00-20.00
335.8420442 /  075.3721507
info@bibosplace.it
www.bibosplace.it

 
Didascalie immagini:
1. Mario Schifano
, Monocromo, 1961, smalto su carta applicata su tela, cm85x72
2. Piero Pizzi Cannella,
Cinque futuristi che guardano Schifano futurista
3. Gianni Dessì,
M.S. Vita, morte, e miracoli, 2, 2013, olio su cartone telato, cm. 40x30