Francisco de Zurbarán_La visione di San Pietro Nolasco_1629_Olio su tela_cm 179 x 223_Madrid_Museo Nacional del PradoFrancisco de Zurbarán  (Fuente de Cantos, Estremadura, 7 novembre 1598 – Madrid, 27 agosto 1664) fu uno dei quattro principali protagonisti dell’arte spagnola del Seicento (il cosiddetto “Siglo de oro”), insieme a Ribera, Murillo e naturalmente Diego Velázquez. Esponente sui generis delle tendenze naturaliste post-caravaggesche della pittura europea, il suo linguaggio marcatamente idiomatico ne incarna il versante di più acceso e visionario misticismo.


Curata da Ignacio Cano, del Museo de Bellas Artes di Siviglia, con la consulenza di Gabriele Finaldi, direttore associato del Museo del Prado, la mostra monografica ospitata da Palazzo dei Diamanti di Ferrara (la prima in assoluto dedicata in Italia a Zurbarán) permette di ammirare un buon numero di capi d’opera di una delle voci più alte e originali sulla scena artistica, pur sbalorditivamente ricca, del XVII secolo, i cui dipinti di tema sacro, sostenuti da un’impostazione monumentale e teatrale potentemente comunicativa, fissano un esito paradigmatico della religiosità controriformistica.

Zurbaran_Mercedario frate Jéronimo Pérez_c_ 1630-32_Olio su tela_cm 193 x 122_Madrid_Museo de la Real Accademia de Bellas Artes de San FernandoLe tappe salienti del percorso creativo di Zurbarán - a partire dalla prima maturità, sul finire degli anni Venti del Seicento - sono rappresentate nella mostra di Ferrara attraverso un’accurata selezione di una cinquantina di dipinti, quasi tutti autografi, provenienti da musei e collezioni private europee e americane. Le opere sono suddivise in 11 sezioni, che combinano il canonico criterio cronologico, difficilmente ignorabile in un’esposizione monografica riservata a un grande maestro antico, con la messa a fuoco di temi e iconografie centrali nella produzione del pittore (riportiamo in fondo l’intera sequenza delle opere nella suddivisione per sezioni).

Si comincia così con alcuni capolavori eseguiti sul finire del terzo decennio a Siviglia (città dove, a partire dal 1614, avvenne l’apprendistato di Zurbarán presso il poco noto Pedro Diaz de Villanueva, e dove ebbe avvio e si svolse la gran parte della sua carriera). La città andalusa viveva un'epoca di grande floridezza e vi fervevano i lavori di edificazione e decorazione di chiese e conventi: molte congregazioni incaricarono dunque Zurbarán di eseguire arredi pittorici per le proprie sedi. Nacquero così i cospicui interventi nel convento domenicano di San Pablo el Real  e in quello di Nuestra Señora della Merced Calzada, dove l’artista realizzò le Storie di San Pietro Nolasco. Per la Biblioteca della Calzada Zurbarán dipinse una serie di effigi di teologi, predicatori e frati mercedari. In queste opere il pittore ebbe modo di esibire la sua maestria di ritrattista e di sviluppare una tecnica straordinaria nella resa delle superfici e dei materiali, in particolari degli indumenti.
I dipinti eseguiti in questi anni sono segnati da violenti contrasti luministici e da un tenebrismo di ascendenza caravaggesca e riberesca: si possono segnalare, in tal senso, il San Serapione del Wadsworth Atheneum di Hartford, il San Gregorio Magno (Siviglia, Museo de Bellas Artes), La visione di San Pietro Nolasco (1629, Madrid, Museo del Prado, fig. 1), Frate Jéronimo Pérez (1630-32, Madrid, Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, fig. 2), San Francesco d’Assisi (1630-34, Milwaukee Art Museum).

Nelle opere successive al primo soggiorno madrileno del 1634 - e al conseguente, fertile contatto con Velázquez - prevalgono atmosfere più chiare e un clima più lirico, talora ingentilito da felici scorci paesaggistici e arricchito da una molteplicità di oggetti ordinari e dettagli domestici. Di tale evoluzione stilistica danno conto in mostra l’Immacolata Concezione con san Gioacchino e sant’Anna (c. 1638-40, Edimburgo, Scottish National Gallery, fig. 3), la Casa di Nazaret (1644-45, Madrid, Fondo Cultural Villar Mir), disseminato di presenze quotidiane (in senso lato "naturamoristiche") come la frutta, i fiori, la brocca di acqua, i panni bianchi, i libri; o la più tarda Vergine con il Bambino Gesù e san Giovannino (1662, Bilbao, Museo de Bellas Artes).

Francisco de Zurbarán_Immacolata concezione con San Gioacchino e Sant’Anna_c_ 1638-40_Olio su tela_cm 255,5 x 177_Edimburgo_Scottish National GalleryIl percorso espositivo evidenzia opportunamente la capacità inventiva di Zurbarán, costantemente proteso a introdurre significative innovazioni a generi e iconografie tradizionali. Nei soggetti mariani il pittore esalta la vena più intima e immediata, come mostrano di nuovo La casa di Nazaret (c. 1640-45, Madrid, Fondo Cultural Villar Mir), o la Vergine bambina addormentata (c. 1655-60, Jerez de la Frontera, Cattedrale di San Salvador). Zurbarán, inoltre, riesce a declinare con ammirevole ma non convenzionale intensità di connotazioni emotive soggetti tipicamente controriformati (Estasi, Visioni, Meditazioni, Martirii), come nell’Apparizione della Vergine a san Pietro Nolasco, dipinta attorno al 1630 (Collezione privata), o nel Cristo crocifisso con un pittore (c. 1635-40, Madrid, Museo del Prado), capace di trasmettere con sorprendente immediatezza e profondità il muto dialogo tra umano e divino.

La mostra presenta alcuni esemplari di vertiginosa qualità anche sul versante non meno rilevante e innovativo della produzione di nature morte e temi allegorici. Fra questi spiccano Una tazza d’acqua e una rosa (c. 1630, Londra, The National Gallery, fig. 4) e l’Agnus Dei (c. 1634-40, San Diego Museum of Art, fig. 5). In questo settore del suo corpus Zurbarán sperimenta composizioni di piccolo formato dalla struttura severa e raffinatamente distillata, in cui pochi oggetti abitano uno spazio rarefatto e silenzioso, raggiungendo una purezza di forme e una calibratura luministica che si possono ben dire trascendentali.
Il figlio di Francisco, Juan Zurbarán, pittore a sua volta, si sarebbe specializzato in nature morte nello stile paterno di qualità tutt'altro che trascurabile, come dimostra la Natura morta con mele, cotogne e melagrana, 1645, Barcellona, Museu Nacional d’Art de Catalunya), ma la sua carriera venne interrotta da una morte prematura.

Zurbaran_Una tazza d’acqua e una rosa su un piatto d’argento_c_ 1630_Olio su tela_cm 21,2 x 30,1_Londra_National GalleryAdeguata, infine, è la presenza in mostra delle tipiche rappresentazioni di santi e sante a figura intera e a grandezza naturale, realizzate serialmente da Zurbarán soprattutto per le colonie del Nuovo mondo, ma talora mantenendovi la piena autografia esecutiva e raggiungendo risultati assolutamente rimarchevoli. Si segnalano in particolare la Santa Casilda, raffinatamente geometrica (c. 1635, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza, fig. 6), e la Sant’Orsola (Genova, Palazzo Bianco): figure maestosamente plastiche, in cui la ricercatezza delle pose e l’astrattezza delle espressioni si accordano con la resa altamente virtuosistica di stoffe preziose e indumenti elegantemente stilizzati.
Luca Bortolotti, 10/09/2013

SEZIONI DELLA MOSTRA E OPERE ESPOSTE:
Sala 1. INTRODUZIONE

1. San Serapio, 1628
Olio su tela, cm 120,2 x 104, Hartford, Wadsworth Atheneum Museum of  Art

Sala 2. I PRIMI GRANDI INCARICHI

Francisco%20de%20Zurbar%C3%A1n_Agnello%20di%20Dio_c_%201635-40_Olio%20su%20tela_cm%2035,6%20x%2052,1_The%20San%20Diego%20Museum%20of%20Art2. L’arcangelo Gabriele, c. 1631-32

 Olio su tela, cm 146,5 x 61,5, Montpellier, Musée Fabre
3. Fra’ Jerónimo Miguel Carmelo, c. 1631-32
Olio su tela, cm 211 x 124, Madrid, Arcidiocesi Metropolitana, parrocchia  di Santa Barbara
4. La visione di san Pietro Nolasco, 1629
Olio su tela, cm 179 x 223, Madrid, Museo Nacional del Prado
5. Fra’ Jéronimo Pérez, c. 1632-34
Olio su tela, cm 193 x 122, Madrid, Museo de la Real Accademia de Bellas Artes de San Fernando
6. San Gregorio, 1626-27
Olio su tela, cm 198 x 125, Siviglia, Museo de Bellas Artes
7. Ritrovamento dell’immagine della Vergine del Puig, 1630
Olio su tela, cm 162,6 x 208,3, Cincinnati Art Museum

Sala 3. VISIONI ED ESTASI

8. Bottega di Zurbarán, San Matteo, 1637-39
Olio su tela, cm 65 x 63, Cadice, Museo de Cádiz
9. Bottega di Zurbarán, San Giovanni, 1637-39
Olio su tela, cm 65 x 63, Cadice, Museo de Cádiz
10. Immacolata Concezione con san Gioacchino e sant’Anna, c. 1639-40
Olio su tela, cm 255,5 x 177, Edimburgo, Scottish National Gallery

Sala 4. VISIONI ED ESTASI

Francisco de Zurbarán_Santa Casilda_c_ 1640-45_Olio su tela_cm 171 x 107_Madrid_Museo Thyssen-Bornemisza 11. Sant’Antonio da Padova, c. 1635-40
 Olio su tela, cm 201,5 x 126, Étréham, chiesa di Saint-Romain
 12. L’apparizione della Vergine a san Pietro Nolasco, c. 1628-30
Olio su tela, cm 165 x 204, Collezione privata, courtesy Galerie Coatalem, Parigi
13. Il miracolo della Porziuncola, c. 1630-31
Olio su tela, cm 248 x 167, Cadice, Museo de Cádiz
14. Madonna della Misericordia con due frati mercedari, c. 1635-40
Olio su tela, cm 166 x 129, Collezione privata
15. Immacolata Concezione, c. 1635
Olio su tela, cm 178 x 138, Sigüenza, Museo Diocesano, deposito della “Fundación Perlado Verdugo” di Jadraque

Sala 5. VISIONI ED ESTASI: SAN FRANCESCO
16. San Francesco, c. 1635
Olio su tela, cm 204,8 x 113,4, Milwaukee Art Museum
17. San Francesco in estasi, c. 1660
Olio su tela, cm 64,7 x 53,1, Monaco, Bayerische Staatsgemäldesammlungen, Alte Pinakothek

Sala 6. MISTICA DEL QUOTIDIANO

18. La cena in Emmaus, 1639
Olio su tela, cm 228 x 154, Città del Messico, Museo Nacional de San Carlos
19. Vergine bambina addormentata, c. 1655-60
Olio su tela, cm 109 x 90, Jerez de la Frontera, Capitolo della Cattedrale
20. La casa di Nazaret, c. 1644-45
Olio su tela, cm 151,2 x 204,8, Madrid, Fondo Cultural Villar Mir
21. Gesù Bambino con la corona di spine, c. 1645
Olio su tela, cm 128 x 85, Siviglia, Museo de Bellas Artes
22. La fuga in Egitto, c. 1630-35
Olio su tela, cm 150 x 159, Seattle Art Museum

Sala 7. PASSAGGIO A CORTE
23. La lotta di Ercole contro il leone di Nemea, 1634
Olio su tela, cm 151 x 166, Madrid, Museo Nacional del Prado
24. La morte di Ercole, 1634
Olio su tela, cm 136 x 167, Madrid, Museo Nacional del Prado
25. Don Alonso Verdugo de Albornoz, 1635
Olio su tela, cm 186,6 x 104,5, Berlino, Gemäldegalerie, Staatliche Museen zu Berlin

Sala 8. NATURE MORTE
26. Una tazza d’acqua e una rosa su un piatto d’argento, c. 1630
Olio su tela, cm 21,2 x 30,1, Londra, The National Gallery
27. Natura morta, c. 1658-64
Olio su tela, cm 46 x 84, Madrid, Museo Nacional del Prado
28. Juan de Zurbarán, Cesto di mele, mele cotogne e melagrane, 1643-45
Olio su tela, cm 76 x 107, Barcellona, MNAC, Museu Nacional d’Art de Catalunya
29. Juan de Zurbarán, Cesto di mele, melagrane e fiori, c. 1643-49
Olio su tela, cm 81,3 x 109,2, Mosca, collezione Inna Bazhenova

Sala 9. LE OPERE PER IL NUOVO MONDO
30. L’infante P. Bustos de Lara, c. 1640-45
Olio su tela, cm 197 x 103, Colección Arango
31. San Michele arcangelo, c. 1645-50
Olio su tela, cm 224 x 126, Colección Banco Santander
32. Beniamino, anni Quaranta del Seicento
Olio su tela, cm 198 x 102, Collezione privata
33. Levi, anni Quaranta del Seicento
Olio su tela, cm 198 x 102, The Zurbarán Trust
34. Aser, anni Quaranta del Seicento
Olio su tela, cm 198 x 102, The Zurbarán Trust
35. Santa Engrazia, c. 1635-45
Olio su tela, cm 180 x 109, Strasburgo, Musée des Beaux-Arts
36. Sant’Orsola, c. 1635
Olio su tela, cm 171,5 x 106,4, Genova, Musei di Strada Nuova, Palazzo Bianco
37. Santa Casilda, c. 1635
Olio su tela, cm 171 x 107, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza

Sala 10. PASSIONE E COMPASSIONE
38. Il Volto Santo, c. 1630-35
Olio su tela, cm 105 x 84, Siviglia, Confraternita del Santissimo
Sacramento e delle Anime Benedette del Purgatorio di San Pedro el Real
39. Cristo crocifisso, c. 1640
Olio su tela, cm 232 x 176, Siviglia, Museo de Bellas Artes
40. Agnus Dei, c. 1634-40
Olio su tela, cm 35,6 x 52,1 The San Diego Museum of Art

Sala 11. ULTIMI ANNI: MADRID
41. Cristo crocifisso con un pittore, anni Cinquanta del Seicento
Olio su tela, cm 105 x 84, Madrid, Museo Nacional del Prado
42. San Giovanni Battista o La visione di san Giovanni Battista, c. 1659
Olio su tela, cm 119 x 196, Collezione privata
43. San Francesco in preghiera, c. 1660
Olio su tela, cm 168 x 114, Collezione privata
44. San Nicola di Bari, c. 1658-60
Olio su tela, cm 250 x 150, Cáceres, Real Monasterio de Santa María de Guadalupe
45. Riposo durante la fuga in Egitto (La Sacra Famiglia), 1659
Olio su tela, cm 121,5 x 97, Budapest, Szépmunvészeti Múzeum
46. Immacolata Concezione bambina, 1656
Olio su tela, cm 194 x 157, Colección Arango
47. Immacolata Concezione bambina, 1661
Olio su tela, cm 140,5 x 103,5, Langon, chiesa di Saint-Gervais e Saint-Protais
48. Madonna col Bambino e san Giovannino, 1658
Olio su tela, cm 138,4 x 106,7, The San Diego Museum of Art
49. Madonna col Bambino e san Giovannino, 1662
Olio su tela, cm 169 x 127, Bilbao, Museo de Bellas Artes


Zurbaràn (1598-1664)
Ferrara, Palazzo dei Diamanti – Fino al 6 gennaio 2014
Mostra a cura di Ignacio Cano, con la consulenza scientifica di Gabriele Finaldi, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Centre for Fine Arts di Bruxelles
Aperto tutti i giorni: 9.00-19.00
Aperto anche 1 novembre, 8, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio
Informazioni e Prenotazioni Mostre e Musei
tel. 0532 244949
diamanti@comune.fe.it

www.palazzodiamanti.it

Didascalie immagini:
1. Francisco Zurbarán, La visione di San Pietro Nolasco, 1629, Olio su tela, cm 179 x 223, Madrid, Museo Nacional del Prado
2. Francisco Zurbarán, Mercedario frate Jéronimo Pérez, c. 1630-32, Olio su tela, cm 193 x 122, Madrid, Museo de la Real Accademia de Bellas Artes de San Fernando
3. Francisco Zurbarán, Immacolata concezione con San Gioacchino e Sant’Anna, c. 1638-40, Olio su tela, cm 255,5 x 177, Edimburgo, Scottish National Gallery
4. Francisco Zurbarán, Una tazza d’acqua e una rosa su un piatto d’argento, c. 1630, Olio su tela, cm 21,2 x 30,1, Londra, National Gallery
5. Francisco Zurbarán, Agnus Dei, c. 1635-40, Olio su tela, cm 35,6 x 52,1, The San Diego Museum of Art
6. Francisco Zurbarán, Santa Casilda, c. 1640-45, Olio su tela, cm 171 x 107, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza