Curata da
Ignacio Cano, del
Museo de Bellas Artes di Siviglia, con la consulenza di
Gabriele Finaldi,
direttore associato del Museo del Prado, la mostra monografica ospitata da Palazzo dei Diamanti di Ferrara (
la prima in assoluto dedicata in Italia a Zurbarán) permette di ammirare un buon numero di capi d’opera di
una delle voci più alte e originali sulla scena artistica, pur sbalorditivamente ricca,
del XVII secolo, i cui dipinti di tema sacro, sostenuti da un’
impostazione monumentale e teatrale potentemente comunicativa, fissano un esito paradigmatico della religiosità controriformistica.

Le tappe salienti del percorso creativo di
Zurbarán - a partire dalla prima maturità, sul finire degli anni Venti del Seicento - sono rappresentate nella mostra di Ferrara attraverso un’accurata selezione di
una cinquantina di dipinti, quasi tutti autografi, provenienti da musei e collezioni private europee e americane.
Le opere sono suddivise in 11 sezioni, che combinano il canonico
criterio cronologico, difficilmente ignorabile in un’esposizione monografica riservata a un grande maestro antico, con la messa a fuoco di
temi e iconografie centrali nella produzione del pittore (riportiamo in fondo l’intera sequenza delle opere nella suddivisione per sezioni).
Si comincia così con alcuni capolavori eseguiti sul finire del terzo decennio a Siviglia (città dove, a partire dal 1614, avvenne
l’apprendistato di Zurbarán presso il poco noto
Pedro Diaz de Villanueva, e dove ebbe avvio e si svolse la gran parte della sua carriera). La città andalusa viveva un'epoca di grande floridezza e vi fervevano i lavori di edificazione e decorazione di chiese e conventi: molte congregazioni incaricarono dunque Zurbarán di eseguire arredi pittorici per le proprie sedi. Nacquero così i cospicui interventi nel
convento domenicano di San Pablo el Real e in quello di
Nuestra Señora della Merced Calzada, dove l’artista realizzò le
Storie di San Pietro Nolasco. Per la
Biblioteca della Calzada Zurbarán dipinse una serie di effigi di teologi, predicatori e frati mercedari. In queste opere il pittore ebbe modo di esibire la sua
maestria di ritrattista e di sviluppare una tecnica straordinaria nella
resa delle superfici e dei materiali, in particolari degli indumenti.
I dipinti eseguiti in questi anni sono segnati da violenti contrasti luministici e da un
tenebrismo di ascendenza caravaggesca e riberesca: si possono segnalare, in tal senso, il
San Serapione del Wadsworth Atheneum di Hartford, il
San Gregorio Magno (Siviglia, Museo de Bellas Artes),
La visione di San Pietro Nolasco (1629, Madrid, Museo del Prado,
fig. 1),
Frate Jéronimo Pérez (1630-32, Madrid, Real Academia de Bellas Artes de San Fernando,
fig. 2),
San Francesco d’Assisi (1630-34, Milwaukee Art Museum).
Nelle opere successive al primo soggiorno madrileno del 1634 - e al conseguente,
fertile contatto con Velázquez - prevalgono atmosfere più chiare e un clima più lirico, talora ingentilito da felici scorci paesaggistici e arricchito da una molteplicità di oggetti ordinari e dettagli domestici. Di tale evoluzione stilistica danno conto in mostra l
’Immacolata Concezione con san Gioacchino e sant’Anna (c. 1638-40, Edimburgo, Scottish National Gallery,
fig. 3), la
Casa di Nazaret (1644-45, Madrid, Fondo Cultural Villar Mir), disseminato di presenze quotidiane (in senso lato "naturamoristiche") come la frutta, i fiori, la brocca di acqua, i panni bianchi, i libri; o la più tarda
Vergine con il Bambino Gesù e san Giovannino (1662, Bilbao, Museo de Bellas Artes).

Il percorso espositivo evidenzia opportunamente la capacità inventiva di Zurbarán, costantemente proteso a
introdurre significative innovazioni a generi e iconografie tradizionali. Nei soggetti mariani il pittore esalta la vena più intima e immediata, come mostrano di nuovo
La casa di Nazaret (c. 1640-45, Madrid, Fondo Cultural Villar Mir), o la
Vergine bambina addormentata (c. 1655-60, Jerez de la Frontera, Cattedrale di San Salvador). Zurbarán, inoltre, riesce a declinare con ammirevole ma non convenzionale intensità di connotazioni emotive soggetti tipicamente controriformati (
Estasi, Visioni, Meditazioni, Martirii), come nell’
Apparizione della Vergine a san Pietro Nolasco, dipinta attorno al 1630 (Collezione privata), o nel
Cristo crocifisso con un pittore (c. 1635-40, Madrid, Museo del Prado), capace di trasmettere con sorprendente immediatezza e profondità il muto dialogo tra umano e divino.
La mostra presenta alcuni esemplari di vertiginosa qualità anche sul versante non meno rilevante e innovativo della
produzione di nature morte e temi allegorici. Fra questi spiccano
Una tazza d’acqua e una rosa (c. 1630, Londra, The National Gallery,
fig. 4) e l’
Agnus Dei (c. 1634-40, San Diego Museum of Art,
fig. 5). In questo settore del suo
corpus Zurbarán sperimenta composizioni di piccolo formato dalla
struttura severa e raffinatamente distillata, in cui pochi oggetti abitano uno spazio rarefatto e silenzioso, raggiungendo una purezza di forme e una calibratura luministica che si possono ben dire trascendentali.
Il figlio di Francisco,
Juan Zurbarán, pittore a sua volta, si sarebbe specializzato in nature morte nello stile paterno di qualità tutt'altro che trascurabile, come dimostra la
Natura morta con mele, cotogne e melagrana, 1645, Barcellona, Museu Nacional d’Art de Catalunya), ma la sua carriera venne interrotta da una morte prematura.

Adeguata, infine, è la presenza in mostra delle tipiche
rappresentazioni di santi e sante a figura intera e a grandezza naturale, realizzate serialmente da Zurbarán soprattutto per le
colonie del Nuovo mondo, ma talora mantenendovi la piena autografia esecutiva e raggiungendo risultati assolutamente rimarchevoli. Si segnalano in particolare la
Santa Casilda, raffinatamente geometrica (c. 1635, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza,
fig. 6), e la
Sant’Orsola (Genova, Palazzo Bianco): figure maestosamente plastiche, in cui la
ricercatezza delle pose e l’
astrattezza delle espressioni si accordano con la
resa altamente virtuosistica di stoffe preziose e indumenti elegantemente stilizzati.
Luca Bortolotti, 10/09/2013
SEZIONI DELLA MOSTRA E OPERE ESPOSTE:
Sala 1. INTRODUZIONE
1. San Serapio, 1628
Olio su tela, cm 120,2 x 104, Hartford, Wadsworth Atheneum Museum of Art
Sala 2. I PRIMI GRANDI INCARICHI
2. L’arcangelo Gabriele, c. 1631-32
Olio su tela, cm 146,5 x 61,5, Montpellier, Musée Fabre
3. Fra’ Jerónimo Miguel Carmelo, c. 1631-32
Olio su tela, cm 211 x 124, Madrid, Arcidiocesi Metropolitana, parrocchia di Santa Barbara
4. La visione di san Pietro Nolasco, 1629
Olio su tela, cm 179 x 223, Madrid, Museo Nacional del Prado
5. Fra’ Jéronimo Pérez, c. 1632-34
Olio su tela, cm 193 x 122, Madrid, Museo de la Real Accademia de Bellas Artes de San Fernando
6. San Gregorio, 1626-27
Olio su tela, cm 198 x 125, Siviglia, Museo de Bellas Artes
7. Ritrovamento dell’immagine della Vergine del Puig, 1630
Olio su tela, cm 162,6 x 208,3, Cincinnati Art Museum
Sala 3. VISIONI ED ESTASI
8. Bottega di Zurbarán, San Matteo, 1637-39
Olio su tela, cm 65 x 63, Cadice, Museo de Cádiz
9. Bottega di Zurbarán, San Giovanni, 1637-39
Olio su tela, cm 65 x 63, Cadice, Museo de Cádiz
10. Immacolata Concezione con san Gioacchino e sant’Anna, c. 1639-40
Olio su tela, cm 255,5 x 177, Edimburgo, Scottish National Gallery
Sala 4. VISIONI ED ESTASI
11. Sant’Antonio da Padova, c. 1635-40
Olio su tela, cm 201,5 x 126, Étréham, chiesa di Saint-Romain
12. L’apparizione della Vergine a san Pietro Nolasco, c. 1628-30
Olio su tela, cm 165 x 204, Collezione privata, courtesy Galerie Coatalem, Parigi
13. Il miracolo della Porziuncola, c. 1630-31
Olio su tela, cm 248 x 167, Cadice, Museo de Cádiz
14. Madonna della Misericordia con due frati mercedari, c. 1635-40
Olio su tela, cm 166 x 129, Collezione privata
15. Immacolata Concezione, c. 1635
Olio su tela, cm 178 x 138, Sigüenza, Museo Diocesano, deposito della “Fundación Perlado Verdugo” di Jadraque
Sala 5. VISIONI ED ESTASI: SAN FRANCESCO
16. San Francesco, c. 1635
Olio su tela, cm 204,8 x 113,4, Milwaukee Art Museum
17. San Francesco in estasi, c. 1660
Olio su tela, cm 64,7 x 53,1, Monaco, Bayerische Staatsgemäldesammlungen, Alte Pinakothek
Sala 6. MISTICA DEL QUOTIDIANO
18. La cena in Emmaus, 1639
Olio su tela, cm 228 x 154, Città del Messico, Museo Nacional de San Carlos
19. Vergine bambina addormentata, c. 1655-60
Olio su tela, cm 109 x 90, Jerez de la Frontera, Capitolo della Cattedrale
20. La casa di Nazaret, c. 1644-45
Olio su tela, cm 151,2 x 204,8, Madrid, Fondo Cultural Villar Mir
21. Gesù Bambino con la corona di spine, c. 1645
Olio su tela, cm 128 x 85, Siviglia, Museo de Bellas Artes
22. La fuga in Egitto, c. 1630-35
Olio su tela, cm 150 x 159, Seattle Art Museum
Sala 7. PASSAGGIO A CORTE
23. La lotta di Ercole contro il leone di Nemea, 1634
Olio su tela, cm 151 x 166, Madrid, Museo Nacional del Prado
24. La morte di Ercole, 1634
Olio su tela, cm 136 x 167, Madrid, Museo Nacional del Prado
25. Don Alonso Verdugo de Albornoz, 1635
Olio su tela, cm 186,6 x 104,5, Berlino, Gemäldegalerie, Staatliche Museen zu Berlin
Sala 8. NATURE MORTE
26. Una tazza d’acqua e una rosa su un piatto d’argento, c. 1630
Olio su tela, cm 21,2 x 30,1, Londra, The National Gallery
27. Natura morta, c. 1658-64
Olio su tela, cm 46 x 84, Madrid, Museo Nacional del Prado
28. Juan de Zurbarán, Cesto di mele, mele cotogne e melagrane, 1643-45
Olio su tela, cm 76 x 107, Barcellona, MNAC, Museu Nacional d’Art de Catalunya
29. Juan de Zurbarán, Cesto di mele, melagrane e fiori, c. 1643-49
Olio su tela, cm 81,3 x 109,2, Mosca, collezione Inna Bazhenova
Sala 9. LE OPERE PER IL NUOVO MONDO
30. L’infante P. Bustos de Lara, c. 1640-45
Olio su tela, cm 197 x 103, Colección Arango
31. San Michele arcangelo, c. 1645-50
Olio su tela, cm 224 x 126, Colección Banco Santander
32. Beniamino, anni Quaranta del Seicento
Olio su tela, cm 198 x 102, Collezione privata
33. Levi, anni Quaranta del Seicento
Olio su tela, cm 198 x 102, The Zurbarán Trust
34. Aser, anni Quaranta del Seicento
Olio su tela, cm 198 x 102, The Zurbarán Trust
35. Santa Engrazia, c. 1635-45
Olio su tela, cm 180 x 109, Strasburgo, Musée des Beaux-Arts
36. Sant’Orsola, c. 1635
Olio su tela, cm 171,5 x 106,4, Genova, Musei di Strada Nuova, Palazzo Bianco
37. Santa Casilda, c. 1635
Olio su tela, cm 171 x 107, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza
Sala 10. PASSIONE E COMPASSIONE
38. Il Volto Santo, c. 1630-35
Olio su tela, cm 105 x 84, Siviglia, Confraternita del Santissimo
Sacramento e delle Anime Benedette del Purgatorio di San Pedro el Real
39. Cristo crocifisso, c. 1640
Olio su tela, cm 232 x 176, Siviglia, Museo de Bellas Artes
40. Agnus Dei, c. 1634-40
Olio su tela, cm 35,6 x 52,1 The San Diego Museum of Art
Sala 11. ULTIMI ANNI: MADRID
41. Cristo crocifisso con un pittore, anni Cinquanta del Seicento
Olio su tela, cm 105 x 84, Madrid, Museo Nacional del Prado
42. San Giovanni Battista o La visione di san Giovanni Battista, c. 1659
Olio su tela, cm 119 x 196, Collezione privata
43. San Francesco in preghiera, c. 1660
Olio su tela, cm 168 x 114, Collezione privata
44. San Nicola di Bari, c. 1658-60
Olio su tela, cm 250 x 150, Cáceres, Real Monasterio de Santa María de Guadalupe
45. Riposo durante la fuga in Egitto (La Sacra Famiglia), 1659
Olio su tela, cm 121,5 x 97, Budapest, Szépmunvészeti Múzeum
46. Immacolata Concezione bambina, 1656
Olio su tela, cm 194 x 157, Colección Arango
47. Immacolata Concezione bambina, 1661
Olio su tela, cm 140,5 x 103,5, Langon, chiesa di Saint-Gervais e Saint-Protais
48. Madonna col Bambino e san Giovannino, 1658
Olio su tela, cm 138,4 x 106,7, The San Diego Museum of Art
49. Madonna col Bambino e san Giovannino, 1662
Olio su tela, cm 169 x 127, Bilbao, Museo de Bellas Artes
Zurbaràn (1598-1664)
Ferrara, Palazzo dei Diamanti – Fino al 6 gennaio 2014
Mostra a cura di Ignacio Cano, con la consulenza scientifica di Gabriele Finaldi, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Centre for Fine Arts di Bruxelles
Aperto tutti i giorni: 9.00-19.00
Aperto anche 1 novembre, 8, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio
Informazioni e Prenotazioni Mostre e Musei
tel. 0532 244949
diamanti@comune.fe.it
www.palazzodiamanti.it
Didascalie immagini:
1. Francisco Zurbarán, La visione di San Pietro Nolasco, 1629, Olio su tela, cm 179 x 223, Madrid, Museo Nacional del Prado
2. Francisco Zurbarán, Mercedario frate Jéronimo Pérez, c. 1630-32, Olio su tela, cm 193 x 122, Madrid, Museo de la Real Accademia de Bellas Artes de San Fernando
3. Francisco Zurbarán, Immacolata concezione con San Gioacchino e Sant’Anna, c. 1638-40, Olio su tela, cm 255,5 x 177, Edimburgo, Scottish National Gallery
4. Francisco Zurbarán, Una tazza d’acqua e una rosa su un piatto d’argento, c. 1630, Olio su tela, cm 21,2 x 30,1, Londra, National Gallery
5. Francisco Zurbarán, Agnus Dei, c. 1635-40, Olio su tela, cm 35,6 x 52,1, The San Diego Museum of Art
6. Francisco Zurbarán, Santa Casilda, c. 1640-45, Olio su tela, cm 171 x 107, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza