Come ogni anno si rinnova l’appuntamento con l’arte contemporanea presso il
Forte di Belvedere di Firenze, antica fortezza medicea che dopo le mostre di
Giuseppe Penone e
Antony Gormley espone le opere di un artista estremamente innovativo e rilevante quale il fiammingo
Jan Fabre.
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L’esposizione dal titolo
Spiritual Guards, promossa dal Comune di Firenze, mette in evidenza la grande versatilità di questo artista che esprime la propria immaginazione attraverso i più svariati linguaggi, passando dalla scultura, al disegno fino alle perfomance e al teatro.
Particolare è il percorso espositivo che coinvolge diversi luoghi, snodandosi dal Forte del Belvedere a Piazza della Signoria e Palazzo Vecchio, configurandosi così come una delle mostre più vaste e articolate che l’artista abbia mai realizzato.
D’altro canto, è la prima volta che un artista coevo ancora vivente ha la possibilità di esporre le proprie opere in luoghi celebri e dallo straordinario valore storico-artistico quali
in primis Palazzo Vecchio e l’antistante piazza della Signoria.
L’evento che ha anticipato l’inaugurazione di questa mostra ha visto lo scorso 15 aprile il posizionamento in Piazza della Signoria di due sculture in bronzo:
Searching for Utopia, di dimensioni rilevanti che si pone in

dialogo con il monumento equestre di Cosimo I del Giambologna e
The
man who measures the clouds (American version, 18 years older), posizionata sulla ringhiera di Palazzo Vecchio, con le copie del
David di
Michelangelo e della
Giuditta di
Donatello a fargli da cornice.
Un’esposizione che comprende ben 100 lavori realizzati dall’artista dal 1978 ad oggi : sculture in bronzo, installazioni di gusci e scarabei, film documentario sulle sue performance, nonché lavori in cera e due opere inedite realizzate appositamente per questo evento.

L’arte di
Jan Fabre vuol essere emblema del potere immaginifico e in tal senso la missione che egli affida a sé stesso è quella di una sorta di guida spirituale da cui appunto deriva il titolo della mostra
Spiritual Guards.
La rassegna a cura di
Melania Rossi e
Joanna De Vos, sarà inaugurata il 14 Maggio presso il Forte di Belvedere, dove verranno presentate al pubblico ben 60 opere in bronzo e cera. Come spiegato dal direttore artistico
Sergio Risaliti la scelta della fortezza medicea come location dell’esposizione è stata dettata certamente in primis da esigenze di spazio,

date le dimensioni delle opere di Fabre ma anche e soprattutto per la particolare storia di questo luogo che essendo servito come difesa della città di Firenze e ovviamente della famiglia De’ Medici può di certo rappresentare in un certo senso un’allegoria della vita e delle ambizioni dei potenti, invitando il pubblico ad abbandonarsi alle proprie percezioni, dirigendosi verso uno slancio spirituale.
A trasmettere ancor di più tali sensazioni saranno, dunque, proprio le opere di
Jan Fabre che collocate in precisi punti del Forte andranno a generare un bagliore dorato quasi a voler formare un alone spirituale. Gli scarabei che secondo la tradizione fiamminga sono emblema di metamorfosi e dunque passaggio tra la vita terrena e quella eterna andranno ad affiancare ritratti dello stesso autore.
Una mostra, dunque, vivamente consigliata non tanto per il valore delle opere quanto piuttosto per la miriade di percezioni e sensazioni che da esse ne derivano. Come affermato dallo stesso artista, infatti, queste sculture si pongono come dei veri e propri cavalieri chiamati a testimoniare la devozione per la vita e al tempo stesso a difendere la fragile e pura bellezza generata dall’arte.
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Piazza della Signoria e Palazzo Vecchio, 15 aprile – 2 ottobre
Forte di Belvedere, 14 maggio – 2 ottobre
Direzione artistica Sergio Risaliti
Mostra a cura di Joanna De Vos e Melania Rossi