Arricchiscono e integrano il nucleo di base dell’esposizione, costituito dai pezzi del Mart, opere provenienti dalla collezione personale di Ugo Nespolo (che ha sempre considerato Depero un punto di riferimento fondamentale) e prestiti da altri musei, gallerie e fondazioni, in particolare dalle
raccolte della Campari, azienda con la quale Depero intrattenne una celebre e fruttuosissima
partnership durata circa tre lustri, tra il 1925 e il 1939.

L’esposizione arriva così ad allineare
oltre 100 opere, tra dipinti, disegni, schizzi, arazzi, sculture, tarsie, mobili, libri, fino ai ben noti panciotti futuristi, consentendo al visitatore di familiarizzare con le
multiformi applicazioni dell’ingegno di Depero (che fu
scenografo, costumista, pubblicitario, designer e maestro in tutte le “arti applicate”, oltre che
pittore e scultore) e di ripercorre per intero il suo percorso creativo: dagli esordi in ambito simbolista, al principio degli secondo decennio, alla sua adesione al futurismo, dalle simpatie
Déco alle tangenze col movimento
Novecento, sino al recupero della tradizione e dell’arte popolare negli anni Quaranta. La retrospettiva si articola in
sei sezioni (
Esordi e Futurismo;
Clavel e il Teatro;
Casa del Mago;
Pubblicità;
Stile d’acciaio;
Rivisitazioni) e riserva una specifica attenzione al
teatro e alla danza, ambiti nei quali l'azione di
Depero ebbe uno straordinario rilievo fin dalla seconda metà degli anni '10, alla nascita della
Casa d'arte Futurista nel 1919, all’
esperienza americana tra il 1928 e il 1930 e allo
stretto legame con il mondo pubblicitario.

Il titolo della mostra, nonché alludere alla pluralità di talenti di
Depero e all’incontenibile varietà di ambiti in cui egli ebbe modo di esprimersi
senza distinzioni gerarchiche, fa riferimento anche al manifesto “
Ricostruzione futurista dell’universo” del marzo 1915, e in particolare a una celebre frase programmatica, carica di spirito utopistico, in esso contenuta:
“
Noi futuristi, Balla e Depero, vogliamo realizzare questa fusione totale per ricostruire l'universo rallegrandolo, cioè ricreandolo integralmente. Daremo scheletro e carne all'invisibile, all'impalpabile, all'imponderabile, all'impercettibile. Troveremo degli equivalenti astratti di tutte le forme e di tutti gli elementi dell'universo, poi li combineremo insieme, secondo i capricci della nostra ispirazione, per formare dei complessi plastici che metteremo in moto”.
In occasione della mostra sarà proiettato
Esplosioni di un artista, il video che
Luciano Emmer nel 2008, un anno prima della sua scomparsa, dedicò a Depero.
Il catalogo dell’esposizione è pubblicato da Silvana Editoriale e presenta i saggi dei due curatori,
Alberto Fiz e Nicoletta Boschiero, una selezione di testi di Depero, e interventi di Ugo Nespolo e Alessandro Mendini.
Lu.Bo., 10/01/2013

Universo Depero
Aosta, Mar - Museo Archeologico Regionale
13 DICEMBRE 2013 / 11 MAGGIO 2014
A cura di Alberto Fiz e Nicoletta Boschiero
Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18 - Chiuso il lunedì
Biglietto: intero € 5, ridotto € 3.50
Info: +39 0165 275902
u-mostre@regione.vda.it
http://www.regione.vda.it
Didascalie immagini:
1) Liquore Strega, 1928, collage di carte colorate su cartone, 46x33 cm
2) Bozzetto per manifesto pubblicitario Uomo-matita
3) Coleottero veneziano, 1938, olio su tela, 56x9,5 cm
4) Cordial Campari, 1939 (n.83), buxus, 84x60x20 cm
5) Fulmine compositore, 1926, olio su tavola, 117x115 cm