
Il nucleo selezionato per la mostra del Museo Correr affianca esempi preclari di tutti i maggiori artisti attivi in laguna, dalla stagione in senso lato rinascimentale, come
Mantegna, Bellini, Giorgione, Tiziano, Tintoretto, Veronese, ai protagonisti del secolo d’oro settecentesco,
Piazzetta, Marco e Sebastiano Ricci, Canaletto, Giovan battista e Giandomenico Tiepolo, Bellotto, Guardi, per approdare, infine, alla visione di Venezia come fonte inesauribile di seduzioni coloristiche e atmosferiche nella fantasia di "forestieri" come
James McNeill Whistler e John Singer Sargent.
La mostra segue l’ordine cronologico e si apre con i disegni dei più importanti maestri a cavallo fra XV e XVI secolo:
Andrea Mantegna, Giovanni Bellini e Vittore Carpaccio, del quale spicca una
Sacra conversazione altamente rappresentativa. Seguono un foglio raffigurante un
Imperatore orientale eseguito da
Albrecht Dürer nel periodo del suo soggiorno veneziano e poi disegni di
Giorgione, Domenico Campagnola e Gerolamo Romanino, del quale è presentata una
Madonna con bambino, Sant’Antonio Abate, San Francesco e un donatore, firmata, considerata tra i vertici della sua produzione grafica. Non mancano disegni di Lorenzo Lotto e Tiziano e neppure un capolavoro di
Sebastiano Luciani (che a Roma divenne noto come
Sebastiano del Piombo): un foglio con
Un angelo e un profeta che combina idealmente sensibilità luministica veneziana e monumentalità michelangiolesca, realizzato tra il 1517 e il 1519 per la decorazione della cappella Borgherini di San Pietro in Montorio (fig. 2).

Spicca per la sua altissima qualità anche il disegno a gessi colorati di
Jacopo Bassano raffigurante il
Cristo deriso, che introduce la selezione di lavori del Cinquecento maturo. Si tratta, in effetti, di uno dei più raffinati tra i disegni che egli dedicò alla passione di Cristo, tutti di grandi dimensioni ed eseguiti in gessi policromi su carta azzurra veneziana tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta. Seguono, nel percorso, mirabili studi di figura e composizione opera di
Jacopo Tintoretto, Paolo Veronese e Palma il Giovane.
La stagione di irripetibile fioritura del Settecento veneziano è documentata in tutti i suoi aspetti più significativi e le tendenze stilistiche principali, attraverso un'ampia rappresentanza di qualità eccelsa: dai maestri che incarnano le tendenze rococò, come
Sebastiano Ricci, Antonio Guardi e Antonio Pellegrini, a
Giambattista Piazzetta, le cui “teste di carattere”, eseguite a gessetto furono concepite come opere d’arte autosufficienti (fig. 3). In mostra anche
ben dodici opere di Giambattista Tiepolo (fig. 4), una ricca selezione in grado di coprire quasi tutto l’arco cronologico e ogni aspetto della produzione grafica:
gli studi compositivi, il nudo, le caricature.

Segue una sezione riservata al paesaggio, in cui si ammirano le opere realizzate a guazzo da
Marco Ricci e Francesco Zuccarelli, insieme a vedute di
Francesco Guardi, Bernardo Bellotto e Canaletto (fig. 1), oltre a un nucleo prezioso di disegni architettonici e capricci di
Giovanni Battista Piranesi (fig. 5), di cui la National Gallery of Art di Washington possiede una delle collezioni più importanti al mondo.
Nel corso dell’Ottocento Venezia divenne un’incomparabile fonte d’ispirazione per i pittori stranieri. La parte finale della mostra testimonia questa fase in cui, a fianco della decadenza artistica della città lagunare a seguito della fine della Repubblica Serenissima, si sviluppa vieppiù l’immaginario romantico di Venezia. La mostra si chiude, così, con alcuni fantastici disegni di
James McNeill Whistler e John Singer Sargent.
Accompagna l’esposizione un catalogo edito da Marsilio.
Lu. Bo., 14/12/2014
La poesia della luce.
Disegni veneziani dalla National Gallery of Art di Washington
a cura di Andrew Robison
Museo Correr – Secondo piano
Piazza San Marco, Venezia
6 dicembre 2014 - 15 marzo 2015
Orari
tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00
info@fmcvenezia.it
www.correr.visitmuve.it