Alì Ghiero, il beduino in transito, accampato accanto al Pantheon...

La mostra si concentra sul particolare rapporto che ha legato Boetti a Roma, indagando come e quanto la comunità degli artisti attivi nella capitale sia stata influenzata dalla sua personalità ed esplorando il suo rapporto con l’Oriente, chiave fondamentale in quell'emergere di una nuova sensibilità coloristica che si sviluppa nella sua opera nel corso degli anni Ottanta.
 

L'esposizione, inoltre, intende sottolineare le connessioni e le risonanze che legano la produzione dell’artista a quelle di Francesco Clemente e Luigi Ontani, dei quali verranno esposti una serie di lavori in aperto dialogo con quelli di Boetti, analizzando per la prima volta le relazioni tra le loro opere sullo sfondo dell’esuberanza creativa che investì la generazione degli anni Settanta.