Sono esposti più di 120 capolavori che delineano un percorso all’interno di uno dei periodi tra i più affascinanti della storia dell’arte, quello che molti critici individuano come “
Rinascimento maturo” quando emergono personalità come
Jacopo di Bartolomeo Carucci detto
il Pontormo,
Agnolo Bronzino, Andrea Del Sarto, Rosso Fiorentino e altri. Ma un particolare interesse riveste il fatto che –come recita il titolo- la rassegna viene collegata al ruolo che rivestì della famiglia dei Medici nello scenario artistico e nella storia della città di Firenze.
La grande importanza dell’evento è dimostrata dal fatto che istituzioni museali tra le più prestigiose hanno collaborato con il prestito di opere fondamentali, che raccontano il linguaggio colto dei molti artisti che durante l’egemonia medicea resero grande l’arte italiana, a cominciare dal periodo d’oro di Firenze al tempo di
Cosimo I dè Medici. Fu infatti sotto il primo Granduca che l’arte sotto ogni suo
aspetto conobbe un momento di massimo splendore. Grazie a lui tra l’altro sorsero gli
Uffizi, Palazzo Pitti, il giardino di Boboli. Alla sua corte come ritrattista fu attivo
Agnolo Bronzino e lo stesso
Pontormo, dei quali meritano l’ennesima ma non inutile segnalazione capolavori come il
Ritratto di Cosimo I dello stesso Carucci e il
Ritratto della dama in rosso del Bronzino, insieme alla
Toletta di Venere del Vasari, o al
Sacrificio d’Isacco di Andrea del Sarto.
Ma ovviamente non è possibile citare in questa sede tutte le opere, i dipinti, i disegni e le sculture che compongono la mostra e che certo lo meriterebbero;
lasciamo perciò al lettore il fascino della ‘esplorazione’
de visu.
L’iniziativa è ideata e curata da
Batian Eclercy, responsabile, presso l’istituzione museale
Städel, della collezione di pittura italiana, francese e spagnola, il quale nel presentarla alla stampa ha dichiarato:
"Il punto di partenza della mostra è uno dei più grandi e famosi capolavori della collezione dello Staedel Museum: il “Ritratto di una dama in rosso” del Bronzino (ca. 1533). Intorno a questo dipinto abbiamo raggruppato una serie di opere, soprattutto ritratti di donne eleganti, realizzati da Andrea del Sarto, Domenico Puligo, Pier Francesco Foschi e dallo stesso Bronzino. Questo nucleo di lavori costituisce il cuore della mostra che comprende pero’ anche un articolato panorama della pittura e del disegno fiorentino della “maniera”, un panorama il cui arco temporale va dal ritorno dei Medici a Firenze nel 1512 e ai primi tentativi artistici della nuova generazione di cui fanno parte Pontormo, Rosso fino alla codificazione della “maniera” nelle Vite del Vasari nel 1568,”
Info. www.staedelmuseum.de