01_Les Roses d'Héliogabale Alma-Tadema


02_Unwelcome confidence A Tadema(1)La mostra ospitata fino al 5 giugno presso il Chiostro del Bramante a Roma (dopo la tappa al Jacquemart-André di Parigi e prima di volare in Spagna al Museo Thyssen di Madrid) consiste di un nucleo coerente di 50 opere della grande raccolta del magnate messicano di origine spagnola Juan-Antonio Pérez Simòn, tutte riservate alla pittura inglese del XIX secolo e in particolare al movimento preraffaellita. E’ questo uno dei grandi amori del collezionista, proprietario di oltre 4.000 fra dipinti, sculture e oggetti d'arte divisi in due filoni principali: da un lato, gli antichi maestri e l'arte del Novecento storico; dall’altro, l'America Latina, dall'epoca dei viceregni ai grandi artisti del secolo scorso.


La rassegna romana copre un arco cronologico che va dal 1860 - anno in cui si sciolse la Confraternita dei preraffaelliti, che era stata fondata nel 1848 - fino allo scoppio della prima guerra mondiale: data che, soprattutto in Gran Bretagna, segna un drastico cambiamento di gusto e la sostanziale scomparsa dell'ultima generazione di artisti vittoriani. L'esposizione consente così di familiarizzare con la raffinata e tecnicamente superba produzione del cosiddetto “Aesthetic Movement”, pressoché inesistente nelle raccolte museali italiane, rappresentato da dipinti di alto livello di tutti i suoi principali protagonisti: da Millais a Rossetti, da Burnes Jones a sir Alma Tadema; da Frederic Leighton a John William Waterhouse, sorta di anello di congiunzione fra lo stile preraffaellita e l'impressionismo francese.
10_Printemps2

12_La_Danseuse_WontnerLe tele in mostra ruotano intorno alla mitologia, alla storia antica rivissuta sotto una luce leggendaria (ai pensi al capolavoro di Alma TademaLe rose di Eliogabalo”, fig. 1, in cui il crudele imperatore romano di origine siriana schiaccia gli ospiti sotto una cascata di rose), a un Medioevo fantastico ricreato con gusto favolistico, ai drammi shakespeariani. Al centro di ogni quadro c'è sempre la donna, musa o modella, eroina o strega, incantatrice o principessa, e si può ben dire che proprio la donna costituisca il soggetto principale nella poetica dell'Aesthetic Movement.

Questi pittori viaggiarono in Italia, in Grecia e in Oriente e si impegnarono a restituire con precisione l'architettura dei templi egiziani, dei paesaggi greci o dei bassorilievi persiani, per farne la cornice di episodi storici celebri in un ambiente di vita quotidiana reinventato. I loro viaggi erano spesso finanziati dai loro stessi clienti, come nel caso dell'ingegnere John Aird che fu così soddisfatto dell’acquisto de “Le rose di Eliogabalo” da invitare Alma Tadema con lui in un viaggio in Egitto. I committenti dei preraffaelliti furono soprattutto i nuovi ricchi delle manifatture e dei porti, alto borghesi di Liverpool, Manchester e Birmingham, alla ricerca di scene ispirate a un’antichità classica minuziosamente ricostruita, ma soprattutto di nudi femminili che fossero ufficialmente casti, e quindi accettabili per il puritanesimo vittoriano, ma nondimeno evidentemente connotati da una profonda sensualità.

Com’è noto la fortuna di questi pittori fu assai mutevole e dopo il successo ottenuto da vivi gravò sulle loro opere un destino del tutto avverso, nonostante l’ammirazione incondizionata di un intellettuale influente come John Ruskin. Come scrive la curatrice della mostra, Véronique Gerard-Powell: “Pochi periodi hanno altrettanto sofferto dei diktat del gusto”.

14_EstherFu circa 30 anni fa che Juan Antonio Pérez Simòn decise di investire immense risorse economiche per l'acquisto di dipinti, e la pittura inglese del periodo della regina Vittoria (1837-1901) e di suo figlio Edoardo VII (1901-1910) costituì da subito uno degli assi portanti della sua eclettica collezione. Grazie all'acquisizione di capolavori come Le rose di Eliogabalo di Alma-Tadema, Il quartetto di Moore, Ragazze greche raccolgono ciottoli sulla riva del mare di Leighton, l'Andromeda di Poynter o La sfera di cristallo di Waterhouse, Pérez Simón ha contribuito incisivamente al recupero e alla riconsiderazione critica di una pittura che per quasi un secolo era stata guardata con sufficienza quando non con aperto disprezzo.

Tra i pionieri di questo processo di rivalutazione sono da ricordare il produttore televisivo statunitense Allen Funt (1914-1999), che aveva costituito una superba collezione di Alma-Tadema della quale Pérez Simón ha acquisito numerosi esemplari, e il compositore inglese Lord Lloyd Webber. Questa resurrezione della pittura vittoriana ha permesso la riscoperta di opere cadute nell'oblio e considerate perdute. Avendo conosciuto pochi passaggi di mano, questi lavori erano spesso ancora montati sulla tela originale e con le cornici pensate dall'autore: è così che, infine, i dipinti che erano stati raccolti copiosamente mentre gli autori erano in vita stanno ritrovando il loro posto ben meritato nelle sale dei musei.
Lu. Bo, 26/02/2014


15_L'Absence_fait_grandir_l'amour GodwardAlma- Tadema e i pittori dell'800 inglese. Collezione Pérez Simon
Chiostro del Bramante, Roma
Dal 16 febbraio al 5 giugno 2014
Orario:
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00
(la biglietteria chiude un'ora prima)
Biglietti:
Intero € 13,00 (audioguida inclusa)
Ridotto € 11,00 (audioguida inclusa)
www.chiostrodelbramante.it
Catalogo Silvana Editoriale


DIDASCALIE IMMAGINI:

1. Alma Tadema, Le rose di Eliogabalo, 1888
Olio su legno, 132,7 x 214,4 cm (193,5 x 261,2 x 11,5 cm)
Messico, Collezione Pérez Simón © Studio Sebert Photographes
2. Alma Tadema, Confidenze sgradite, 1895
Olio su legno, 45,7 x 28,7 cm (70,5 x 54,8 x 11,3 cm)
Messico, Collezione Pérez Simón © Studio Sebert Photographes
10. Waterhouse, Canto di primavera, 1913
Olio su tela, 71,5 x 92,4 cm
Messico, Collezione Pérez Simón © Studio Sebert Photographes
12. Wontner, La suonatrice di Saz, 1903
Olio su tela, 135,5 x 100,3 cm
Messico, Collezione Pérez Simón © Studio Sebert Photographes
14. Edwin Long, Esther, 1878
Olio su tela, 214 x 167 cm
Messico, Collezione Pérez Simón © Studio Sebert Photographes
15. Godward, La lontananza avvicina i cuori, 1912, Olio su tela,130,5 x 80 cm
Messico, Collezione Pérez Simón© Studio Sebert Photographes