Dopo la fase degli esordi, legata alla produzione del
suo grande maestro Henry Moore e ancora in senso lato riconducibile alla categoria del figurativo, al principio degli anni Sessanta l’artista ha intrapreso un percorso evolutivo di
radicale trasformazione di linguaggio e degli stessi presupposti della sua ricerca plastica e visuale. Progressivamente ha così preso marcatamente le distanze dalla tradizione, per approdare a un linguaggio astratto e costruttivo, fatto di
assemblaggi rivoluzionari, saldati e imbullonati, dipinti a colori vivaci e collocati sul pavimento.

A partire da questa svolta al contempo stilistica, tecnica ed espressiva
Anthony Caro è stato progressivamente riconosciuto come una delle figure più significative e influenti nello sviluppo della scultura della seconda metà del Novecento. Il suo materiale di elezione è così diventato
l’acciaio, sebbene l’artista abbia sovente impiegato per le sue realizzazioni anche il bronzo, il legno, la carta e il piombo.
Sir Anthony Caro (1924, Surrey) comincia a dedicarsi agli studi di scultura nel 1946, a Londra, dapprima presso il presso il Regent Street Polytechnic e poi alla Royal Academy. Negli anni ‘50 si trasferisce a Much Madham, Hertfordshire, e lavora come assistente di
Henry Moore.
Gli esordi di Caro sono legati ancora alla tradizione figurativa. Nelle sue opere giovanili utilizzava principalmente modelli in argilla e fusione in bronzo, ma dall'inizio degli anni Sessanta ha iniziato a realizzare le
complesse forme astratte che sarebbero divenute il suo riconoscibile marchio di fabbrica:
sculture d'acciaio costruite con travi e altri elementi di recupero, saldati e dipinti con accese cromie. Anthony Caro si impone all’attenzione internazionale con una celebre personale allestita nel 1963 alla Whitechapel Gallery. Anche come docente presso la
St Martin’s School of Art di Londra, tra il 1953 e il 1981, Caro ha lasciato un profondo segno, fomando più generazioni di artisti e diffondendo le sue originali innovazioni artistiche.
Anthony Caro è presente da oltre mezzo secolo in tutte le più importanti manifestazioni internazionali. Si ricordano qui la prima personale a New York da
André Emmerich nel 1964, la partecipazione al
padiglione inglese della
Biennale di Venezia nel 1966, le retrospettive al Museum of Modern Art di New York (1975), ai Mercati di Traiano di Roma (1992), al Museum of Contemporary Art di Tokyo (1995), alla Tate Britain di Londra (2005) e quelle in tre musei di Pas-de-Calais in Francia (2008), che accompagnarono l’inaugurazione della sua opera
Le Choeur de Lumière a Bourbourge, e, infine, la collaborazione con l’architetto
Norman Foster per il “Millennium Bridge” di Londra.
Anthony Caro ha ottenuto molti riconoscimenti, tra i quali il
Premio Imperiale per la scultura a Tokyo nel 1992 e il
Lifetime Achievement Award per la scultura nel 1997.
(Lu.Bo., 20/09/2013)
In collaborazione con
Gagosian Gallery
Con il patrocinio del
British Council
CARO AL MUSEO CORRER
Museo Correr – Piazza San Marco, Venezia
1 giugno – 27 ottobre 2013
Orari: 10.00 – 19.00
Email: info@fmcvenezia.it
Call center 848082000 (dall’Italia)
Call center +3904142730892 (dall’estero)
http://correr.visitmuve.it/category/it/mostre/mostre-in-corso/
Didascalie immagini:
1. Anthony Caro, Red Splash, 1966
2. Anthony Caro, Childs Tower Room, 1983-1984