Riapre la National Gallery di Londra chiusa causa Covid 19 subito dopo l’inaugurazione del 3 ottobre u.s. La prestigiosa istituzione museale londinese celebra una delle più grandi pittrici del Seicento: Artemisia Gentileschi dal 3 ottobre 2020 al 24 gennaio 2021. Oltre trenta opere provenienti da collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Drammaticità, giochi di luce, tinte violente: l’arte della “caravaggesca” Artemisia Gentileschi è un’arte che fa riflettere; un’arte che colpisce l’anima di chiunque entri in contatto con i suoi dipinti. Curata da Letizia Treves – The James and Sarah Sasson Curator of Later Italian Paintings - la mostra racconta in ordine cronologico la carriera artistica di una donna straordinaria, icona del femminismo seicentesco.
Giuditta con la testa di Oloferne,
Lucrezia, Cleopatra, Maria Maddalena in Estasi, per la prima volta in assoluto in mostra a Londra,
Santa Caterina di Alessandria, sono alcuni dei capolavori esposti in uno dei musei più importanti del mondo. “La prima mostra dedicata ad Artemisia Gentileschi in Gran Bretagna, un paese che ha visitato e in cui ha lavorato alla fine degli anni Trenta delSeicento, celebra le sue sorprendenti conquiste artistiche, con una superba selezione dei suoi dipinti. Era un’artista notevole e immensamente ammirata nella sua vita e ai nostri giorni, è una figura d’ispirazione”. ha dichiarato il Direttore della National Gallery, Gabriele Finaldi. Sul sito
Google Arts & Culture, i visitatori potranno ammirare il soffitto, non accessibile al pubblico, dipinto a Marlborough House insieme al padre Orazio e ascoltare Katy Hessel e FKA twigs discutere sulla rilevanza di Artemisia Gentileschi. Inoltre sul sito del museo il pubblico potrà esplorare la retrospettiva digitale.
Come nasce la mostra “Artemisia”?
“L’ispirazione per la mostra è nata dall’acquisizione da parte della National Gallery nel 2018, dell’autoritratto di Artemisia Gentileschi come ‘Santa Caterina d’Alessandria’, il primo dipinto dell’artista ad entrare nella collezione pubblica Gran Bretagna. Nonostante il crescente interesse per le mostre incentrate su Artemisia negli ultimi vent’anni o giù di lì, questa è la prima mostra dedicata all’artista in questo paese. Questo è particolarmente sorprendente, dato che arrivò a Londra sulla fine degli anni Trenta del Seicento (per lavorare alla corte di Re Carlo I)”.
Come si sviluppa la mostra?
“Ho avuto solo 16 mesi per mettere insieme la mostra, che non è molto lunga. Avevo un’idea molto chiara di quello che volevo fare: oltre a mostrare i dipinti di Artemisia, volevo dare un senso dell’artista attraverso le sue lettere e presentarla a tutto tondo, in modo più completo. E così la voce di Artemisia è molto forte durante tutta la mostra: attraverso la trascrizione della sperimentazione su nastro e le sue lettere”.
Dott.ssa Treves con quali criteri ha selezionato i dipinti?
“Lo spettacolo è ampiamente cronologico. Volevo essere estremamente selettiva. L’obiettivo della mostra era includere ogni dipinto attribuito ad Artemisia. Mi sono invece concentrata su un nucleo di trenta immagini che considero le migliori – opere firmate, datate e documentate - e il risultato è che ogni oggetto gioca un ruolo molto importante nella narrazione della mostra”.
Qual è il dipinto più significativo di tutta l’esposizione?
“Non so cosa intendi per ‘simbolico’, ma quello che mi piace della mostra è che include le opere più famose e quelle meno note. Per me è davvero emozionante il nostro Autoritratto appena acquisito come ‘Santa Caterina d’Alessandria’, accanto ad altre opere di Artemisia per la prima volta. (La nostra pittura è stata scoperta solo nel 2017) Il vero e proprio punto culminante della mostra è avere fianco a fianco i dipinti più iconici di Artemisia, come le due composizioni di ‘Giuditta che decapita Oloferne’ (provenienti da Napoli e Firenze)”
Questa mostra cosa lascerà ai visitatori?
“Spero che la gente abbandoni la mostra con un senso reale e tangibile di chi fosse Artemisia, sia come donna che come artista. Ha superato delle difficoltà eccezionali nel creare una carriera come pittrice e penso che la mostra , dimostri davvero che merita di essere considerata tra gli artisti più talentuosi e significativi del periodo Barocco italiano”.
I biglietti si possono prenotare di persona dalla Galleria / Per i biglietti anticipati visitare sito
www.nationalgallery.org.uk o chiamare il numero 08009126958 (costi di prenotazione). La clientela estera può contattare il numero +44(0)2077472885. (Prenota online e risparmia)
Sponsor ufficiale della mostra Intesa Sanpaolo.
Michela Micheli
In copertina Artemisa allegoria della pittira Royal Collection.
nel testo Susanna e i vecchioni Burghley House Collection