
Il 3 maggio scorso hanno preso avvio, a cura della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, i lavori di consolidamento e restauro dell’Oratorio dell’Arciconfraternita del Rosario, annesso al complesso monumentale di San Domenico di Cosenza. La conclusione dell’intervento è prevista per l’autunno del 2014.
L’Oratorio del Rosario è una delle principali espressioni dell’arte barocca nella città calabrese, sebbene la sua prima fase costruttiva risalga al Cinquecento.
E’ invece databile alla prima metà del Seicento il notevolissimo soffitto in legno intagliato e dorato, dall’opulento decoro barocco. Spiccano al suo interno lo stemma del mecenate Lorenzo Landi e cinque dipinti su tela raffiguranti Gesù tra i dottori della chiesa, la Natività, la Morte della Vergine, la Circoncisione, la discesa dello Spirito Santo.
Fu però nel corso del Settecento che l’Oratorio del Rosario subì i più significativi interventi di ristrutturazione e di arricchimento dei suoi elementi ornamentali, guadagnando l’aspetto che si può ammirare ancora oggi. Vennero infatti aggiunti i decori di stucco dorato alle pareti, il doppio ordine di stalli in legno dorato, il pulpito, il cancello di accesso in ferro battuto, l’ampia cantoria e la cupola dell’abside. La felice resa architettonica e la qualità dell’ornamentazione fanno di questo spazio un documento unico dell’arte barocca a Cosenza.
L’apparato pittorico risponde a un programma iconografico strettamente correlato all’intitolazione dell’Oratorio: si tratta, infatti, della rappresentazione dei Quindici Misteri del Rosario, che si svolge lungo le pareti, ai lati dell’arco santo e sulla cupola. (09/05/2013)