1(10)Celebrato ob torto collo da Vasari, e poi da tutti le fonti contemporanee, come personalità tra le massime della scultura italiana, subito dietro al divino Michelangelo (col quale non correva buon sangue, come del resto col grande artista e storiografo aretino), Baccio Bandinelli dal 9 aprile è protagonista a Firenze della prima mostra monografica a lui dedicata, che intende restituirgli senza esitazioni la ben meritata posizione di vertice sulla nostra scena artistica nei decenni centrali del XVI secolo.


Dopo Vasari (che, nonostante la franca antipatia, gli riserva nelle Vite uno dei profili biografici più lunghi) e Francesco Bocchi (Le Bellezze della città di Firenze, Firenze 1591), l’ammirazione per l’artista non conobbe flessioni nei due secoli successivi, raggiungendo anzi il suo apice durante l’età del Neoclassicismo. Fu a partire da Jacob Burckhardt che l’Ottocento revocò in dubbio tale altissima considerazione, che conobbe ulteriori rovesci di fortuna nel secolo scorso, come si registra nei giudizi francamente limitativi espressi da studiosi del calibro e dell’influenza di Bernard Berenson e John Pope-Hennessy.

B_ Bandinelli, Cosimo I, bronzo, Palatina, inv_671, ph Quattrone_E’ altresì innegabile, sia dal punto di vista storico, sia sotto il profilo generale della qualità, che nella scultura fiorentina del Cinquecento - a parte il fuoriclasse Michelangelo, peraltro ben presto attivo soprattutto a Roma - Baccio Bandinelli si imponga come la figura di maggior rilievo, assieme a Jacopo Sansovino e Benvenuto Cellini. Suoi committenti principali furono del resto Leone X e Clemente VII, i due grandi papi di casa Medici, e il Duca Cosimo I: il che significa che Bandinelli, in un contesto che vedeva all’opera artisti di eccelso livello tecnico, fu in grado di assicurarsi alcune fra le imprese più significative della prima metà del secolo.

La mostra del Bargello si presenta di altissimo interesse, allineando gran parte delle sue opere di scultura che per misure e stato di conservazione siano temporaneamente trasferibili, i disegni e le incisioni di sua invenzione, bronzetti, medaglie e un raro modello in cera.

B_Bandinelli, Ercole seduto sulla pelle del leone Nemeo, GDSU, inv_ 6990FAccanto a celebri lavori come il Bacco di Palazzo Pitti, la serie di opere conservata allo stesso Bargello o i rilievi marmorei del coro del Duomo, saranno esposti i Busti di Cosimo I e il Mercurio giovanile del Louvre. Presenti, inoltre, la Leda e il cigno, unico dipinto del Bandinelli di sicura autografia, nonché il Ritratto di Baccio Bandinelli, opera dell'ambito di Andrea del Sarto che raffigura lo scultore in giovane età, conservato presso l’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston. Esposti, infine, i rilievi in marmo, stucco e bronzo, a lui riferibili con certezza o direttamente derivati da suoi originali, a confronto con studi grafici preparatori.
I grandi monumenti pubblici, necessariamente assenti, saranno illustrati e commentati in un’apposita sezione del catalogo, e documentati in mostra attraverso un video.
Lu.Bo., 16/03/2014


B_Bandinelli, Profeta, opera di Santa Maria del Fiore, inv_ 2005-152BACCIO BANDINELLI SCULTORE E MAESTRO (1493-1560)
Museo Nazionale del Bargello, Firenze

 9 aprile - 13 luglio 2014

Mostra a cura di Detlef Heikamp e Beatrice Paolozzi Strozzi
con la collaborazione di Ilaria Ciseri
Catalogo Giunti Editore


DIDASCALIE IMMAGINI:
1. Baccio Bandinelli, L'ebbrezza di Noè (particolare),
marmo, Firenze, Museo Nazionale del Bargello
2. Baccio Bandinelli, Ritratto di Cosimo de’ Medici,
Bronzo. Firenze, Galleria Palatina
3. Baccio Bandinelli, Ercole seduto sulla pelle del leone Nemeo,
Matita rossa, Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi
4. Baccio Bandinelli, Profeta,
marmo, Firenze, Museo dell’Opera del Duomo