Michela Micheli

Palazzo Braschi, affascinante edificiosituato nel cuore di Piazza Navona e progettato dall’architetto Cosimo Morelli,  spalanca le porte ad Antonio Canova,  scultore senza tempo. Dal 9 ottobre 2019  al 15 marzo 2020 sarà possibile visitare la mostra evento “ Canova. Eterna bellezza”, promossa dall’Assessorato alla crescita culturale di Roma, prodotta da Arthemisia e dalla Sovrintendenza Capitolina, organizzata da Zètema progetto cultura in collaborazione con l’Accademia di San Luca, la Gypsoteca e Museo Antonio Canova e curata da Giuseppe Pavanello. “Che l’arte a Roma, a cavallo fra Sette e Ottocento, sia inconcepibile senza Canova e che l’arte di Canova non possa considerarsi tale senza Roma, sembrerebbe una constatazione ormai ovvia. Eppure, più cresce la bibliografia e si pubblicano documenti, più si illumina il senso di questi binomio” , afferma  la sovrintendente  Capitolina  Maria Vittoria Marini Ciarelli. Canova e Roma, arte ed eternità. L’esposizione si presenta come un entusiasmante viaggio, in cui sarà possibile ammirare oltre  170   capolavori  esposti a lume di torcia, l’atmosfera con cui l’artista mostrava le opere agli ospiti di notte, provenienti da alcune prestigiose istituzioni, come l’Ermitage di San Pietroburgo, i Musei Vaticani, I Musei Capitolini, la Gypsoteca e il Museo Antonio Canova di Possagno, il Museo Civico di Bassano del Grappa  l’Accademia delle Belle Arti di Bologna.  Dal 1779, anno dell’arrivo a Roma alle ultime opere per Roma come la Danzatrice con le mani sui fianchi che gira sulla sua  base, passando per Ercole e Lica, il legame con  l’Accademia di San Luca, gli incarichi come ispettore delle Belle Arti,  i busti del Pantheon:  l’arte canoviana e gli itinerari compiuti dal grande scultore alla scoperta della Città Eterna, saranno raccontati in 13 coinvolgenti sezioni. Dipinti, disegni e incisioni documenteranno  l’abbandono di Roma in età repubblicana e il rifugio nella sua città natale,  Possagno. L’esposizione inoltre esaminerà  il rapporto tra lo scultore e la letteratura e in particolar modo con “l’Antigone” di  Vittorio Alfieri, andata in scena  a Roma nel 1782. SEZIONI
1. 1779: Canova a Roma
2. La nascita del nuovo stile tragico
3. Canova e la Repubblica romana
4. Ercole e Lica
5. I Pugilatori
6. Il teorema perfetto: Antico e Moderno a confronto
7. Canova e l’Accademia di San Luca
8. Canova, Ispettore delle Belle Arti
9. Canova e i busti del Pantheon
10. Ultime opere per Roma
11. Lo studio di Canova
12. La Danzatrice
13. Morte e glorificazione
Ottobre 2019