Di Michela Micheli
Al Museo di Roma in Trastevere ci sono immagini che parlano, immagini che fanno riflettere, immagini che emozionano. La mostra “Chiamala Roma – Fotografie di Sandro Becchetti” sarà aperta al pubblico fino al 5 settembre 2021. Oltre 180 fotografie in bianco e nero, selezionate dall’Archivio  Becchetti. Curata da Silvana Bonfilie  Valentina Gregori,  promossa da Rome Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con Archivio Becchetti, Postcart edizioni, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e il Sistema Museo di Perugia.  I capolavori di Becchetti raccontano la Capitale dal punto di vista sociale, cinematografico, culturale.  Non solo foto, ma anche filmati,  documenti cartacei d’epoca, oggetti appartenuti o realizzati dall’autore. Il percorso espositivo si snoda in cinque sezioni: dalle immagini delle borgate, delle periferie e del centro storico degli anni Sessanta a “Un altro 68”, con gli anni cruciale delle lotte studentesche e operaie.  Da “Una mia idea di  galleria” in cui si alternano 40 ritratti di personalità del mondo della cultura e dello spettacolo,  tra i quali Claudia Cardinale, Federico Fellini, Dacia Maraini, Alfred Hitchcock a “Lo sguardo gelido e tagliente del poeta”; sezione dedicata a Pier Paolo Pasolini, con circa 60 foto del servizio fotografico realizzato  per il Messaggero. “Un’altra storia” , ultima sezione della mostra, racchiude i reportage di Becchetti realizzati fuori dalla Capitale. Attraverso l’arte della fotografia, l’artista “falegname”racconta  altri volti, altri luoghi, altre storie di vita quotidiana. Nato  a Roma nel 1935, ma di origine umbre, Sandro Becchettiinizia la sua attività da fotografo, nella seconda metà degli anni Sessanta. Collabora con  La Repubblica, L’Unità, la BBC, La Presse. Per il Messaggero realizza servizi fotografici destinati alla pagina culturale.  Nel 1980 si dedica con grande passione alla lavorazione del legno. Riprende a fotografare nel 1995,con una ricerca sulla  Spagna e il Portogallo. Nel 2007 si trasferisce in Umbria e pubblica due volumi fotografici per le edizioni Postcart e uno con Gaffi Editore.  Muore nel 2013, pochi giorni prima dell’inaugurazione di una sua mostra personale alla Galleria Nazionale dell’Umbria, a Perugia. La mostra è accompagnata da un catalogo edito dalla casa editrice Postcard, con il contributo di Vetrolatino di  Lucio Caccialupi. Oltre ai testi delle curatrici, il catalogo si avvale anche del contributo di Francesco De Gregori e Ascanio Celestini. L’obiettivo fotografico di Becchetti si sofferma su persone comuni, attori, registi, scrittori; si sofferma su una città che cambia velocemente volto.  L’esposizione mette in luce l’importanza e il ruolo degli archivi fotografici, sia privati che pubblici, nel ricostruire  la memoria di un territorio dal punto di vista culturale, storico e sociale. “Intorno ad ogni foto ciascuno può costruire la propria menzogna. Perché questa per me è stata la fotografia: la menzogna, una componente essenziale della verità. Le mie macchine fotografiche contenevano per me, intendo dire – tutte le immagini possibili, ma come le platoniche ombre contenevano anche il loro contrario”. Un’esposizione dunque, che racchiude in sé inganno, bellezza e verità. I visitatori si troveranno di fronte a veri e propri capolavori senza tempo. 
 
Museo di Roma in Trastevere
Dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20
Ultimo ingresso un ‘ora prima della chiusura
Intero:8,50 Ridotto:7,50
Intero 7,50 ridotto 6,50 per i residenti in Roma Capitale e nell’aria metropolitana (con documento che attesti la residenza)
Gratis per i possessori della MIC card
Giugno 2021