Atena pensosaInaugurata venerdì 28 marzo alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e del Presidente della Repubblica Ellenica Károlos Papoúlias, la mostra “Classicità ed Europa. Il destino della Grecia e dell’Italia”, curata da Louis Godart, mira a rendere omaggio al ruolo fondamentale svolto da Italia e Grecia nella creazione e formazione della cultura europea. A tal fine, sono esposte venticinque opere assai significative ed emblematiche della storia artistica dei due Paesi. La mostra è stata ideata in occasione dell’anno 2014 che vede Italia e Grecia assumere  le presidenze di turno del Consiglio dell’Unione Europea (la Grecia dal 1° gennaio al 30 giugno e l’Italia dal 1° luglio al 31 dicembre).


Il percorso espositivo si snoda lungo circa cinque millenni di storia greca e romana, tentando di presentare una visione di ampio respiro, seppur estremamente sintetica, dell’enorme importanza che in campo artistico i due paesi hanno avuto nel corso della storia. Di particolare interesse alcune opere prestate da musei archeologici greci: la statua femminile cicladica proveniente dalla necropoli di Spedos nell’isola di Naxos - importante testimonianza di una civiltà ancora poco conosciuta, in cui il ruolo femminile è tutt’ora oggetto di studio - è stata prestata dal Museo Archeologico Nazionale di Atene. Oltre a questa testimonianza, vanno ricordate le presenze di una Kore del periodo arcaico (520-510 a.C.) e la stele dell’Atena pensosa del V secolo (fig. 1), entrambe provenienti dall’Acropoli, oltre a testimonianze della Grecia ellenistica e bizantina.

Filosofo_Reggio CalabriaNon inferiore la qualità di alcuni capolavori italiani, scelti per mostrare ai visitatori l’importante ruolo di mediazione e trasmissione dei valori ellenici assunto dalla Roma repubblicana e imperiale. Tra le opere che meritano di essere ammirate, vanno citati il vaso del pittore Eufronio (VI secolo a.C.) proveniente dal Museo di Villa Giulia, I Tirannicidi - splendida copia romana rinvenuta in Villa Adriana, che replica gli originali greci - e la cosiddetta Stele Borgia dal Museo Nazionale Archeologico di Napoli (rispettivamente del II secolo d.C. e del V secolo a.C.), l’Acrolito Ludovisi dal Museo Nazionale Romano - Palazzo Altemps (V secolo a.C.), rinvenuto nell’area corrispondente agli Horti Sallustiani appartenuti a Gaio Sallustio Crispo che aveva probabilmente adornato il suo giardino attraverso l’importazione di numerose opere greche; e ancora il Filosofo, pregiata testa bronzea riemersa dalle acque del mare, proveniente dal Museo della Magna Grecia di Reggio Calabria (fig. 2), e il Codice Purpureo di Rossano, meraviglioso evangeliario risalente presumibilmente al VI secolo d.C.
Cristina Rendina, 08/04/2014

Classicità ed Europa. Il destino della Grecia e dell’Italia

Roma, Palazzo del Quirinale
FINO AL 15 LUGLIO 2014
Ingresso libero
Orari: dal martedì al sabato ore 10.00–13.00; 15.30–18.30
domenica ore 8.30 – 12.00
lunedì e festività chiuso