David García Cueto studioso dell’arte del XVI e XVIII secolo,
è stato nominato nuovo capo del dipartimento di pittura italiana e francese del Museo del Prado di Madrid.(1).jpg)
David García Cueto è professore all'Università di Granada dal 2007 e si è specializzato nello studio delle relazioni artistiche tra Spagna e Italia in epoca barocca. Ha effettuato numerosi soggiorni di e post-dottorato presso prestigiosi centri di ricerca a Roma, Bologna, Parigi e Washington D.C. È anche autore di varie monografie, come
Seicento boloñés y Siglo de Oro español (Madrid, 2006) e
Claudio Coello, pintor (Madrid, 2016). Piú recentemente ha diretto un volume su
La pintura italiana en Granada: artistas y coleccionistas, originales y copias (Granada, 2019). È stato ricercatore principale del progetto PRIN (Spagna)
La copia pittorica della monarchia ispanica (XVI-XVIII secolo) ed è attualmente al lavoro su un altro progetto
Il Display of Art nell amonarchia ispanica (XVI-XVIII secolo).
Accede a tale prestigiosa carica dopo essere stato il vincitore del concorso pubblico indetto dallo stesso museo il 23 settembre 2019. Con l’assunzione di García Cueto, prevista per l'inizio di settembre, il Museo del Prado copre uno dei posti vacanti a seguito della promozione dei precedenti membri di quel dipartimento alla direzione (Miguel Falomir Faus) e alla vice direzione per la conservazione e la ricerca ( Andrés Úbeda de los Cobos). In questo modo, il processo di rinnovamento scientifico intrapreso dal direttore continua con la nuova nomina. Come capo dipartimento del Museo del Prado, David García Cueto dovrà occuparsi della conservazione, dello studio e della catalogazione della collezione di pittura italiana e francese, che comprende numerose opere di geni dell'arte universale come Botticelli, Raffaello, Tiziano, Caravaggio, La Tour o Tiepolo. David Garcia Cueto, si dovrà occupare di curare le mostre e svolgere le attività scientifiche ed educative relative alla stessa collezione. Una gran responsabilità di fronte ad un Museo tra i più frequentati d’Europa e con opere di primissima qualità, ed un pubblico sempre più esigente.
Redazione 7.7. 2020