Dopo essersi mosso nella sua produzione giovanile nell’ambito dell’arte concettuale, dalla fine degli anni Settanta Cucchi ha in seguito avviato un processo di personale ripensamento, recupero, ma anche stravolgimento, dei mezzi espressivi tradizionali dell’arte figurativa.
Questa radicale svolta di poetica lo ha condotto ad essere uno degli esponenti di punta, assieme a
Sandro Chia,
Mimmo Paladino,
Nicola De Maria e
Francesco Clemente, di quella che
Achille Bonito Oliva, che ne fu il teorico, ebbe a qualificare come
“Transavanguardia”.

Per Cucchi l’arte è un mezzo di
aggregazione di forme, concetti e materiali diversi, che si avvale dell’espressione del gesto, ironica, disturbante e invasiva. Egli guarda al grande repertorio della storia dell'arte e della letteratura attraverso lo sguardo del mito, dando vita a composizioni di forte carica simbolica, di matrice classica oppure onirica.
Sperimentatore curioso e instancabile di tecniche artistiche (dal disegno alla pittura, dalla ceramica al mosaico), interessato all’interazione tra arti visive e altre discipline creative,
Cucchi si muove con disinvoltura tra pittura, scultura, grafica, architettura, design, moda.


La mostra romana è integralmente riservata a opere recenti dell’artista. Si comincia con un vascello di bronzo sospeso nel moto del mare impetuoso, che svela un'onda di teste di Cristo coronato di spine (
Religione, fig. 2). Di fronte ad esso spicca una tela di grandi dimensioni in cui una gatta dagli occhi incandescenti fissa il riguardante col distacco e l'inquietudine di una creatura proveniente da altri mondi (
Gatta scureggia, fig. 3).
Un’inedita e recentissima opera a parete (
2013, fig. 4), sorta di sequenza di tre pianeti tridimensionali realizzati in litografia grazie alla maestria degli stampatori
Romolo e Rosalba Bulla, costituisce il fulcro principale dell’esposizione, che si chiude con due piccole sculture del 2008, rispettivamente in marmo nero e in marmo bianco, raffiguranti altrettante "Cattedrali" debitamente trasfigurate (
Cattedrale, fig. 5). Lu.Bo, 11/05/2013
Didascalie immagini:
2. ENZO CUCCHI, Religione, 2012, bronzo, cm. 76x120x22, opera unica
3. ENZO CUCCHI, Gatta Scureggia, 2012, olio su tela, cm.185x210
4. ENZO CUCCHI, 2013, litografia su pietra, edizione 30 esemplari, Stamperia Bulla Roma
5. ENZO CUCCHI, Cattedrale, 2008, marmo bianco, cm. 31x25x27
ENZO CUCCHI
GALLERIA VALENTINA BONOMO
7 maggio 2013 – 30 luglio 2013
Via del Portico d'Ottavia 13, ROMA 00186
tel. +39 06.6832766
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