Al Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia, per tutta l’estate, apre i battenti la mostra Vetulonia, Capua, Pontecagnano. Vite parallele di tre città etrusche. Si rinnova, così, l’ormai tradizionale appuntamento annuale, che il museo e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana organizzano dal 2002, con esposizioni dedicate alla civiltà etrusca non solo nell’ambito dell'Etruria, ma anche nei sui rapporti con altre aree geografiche e altre culture.
In questo circostanza, i preziosi reperti dell’antica Vatluna (provenienti dal Museo Archeologico di Firenze, oltreché, com’è ovvio, riccamente rappresentati nello stesso Museo di Vetulonia) saranno messi a confronto con le testimonianze archeologiche di due importanti centri della cultura etrusca nell’area dell'Italia meridionale, Pontecagnano (oggi in provincia di Salerno) e la gloriosissima Capua (l’attuale Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta).
IL MUSEO DI VETULONIA
Vatluna, l’odierna Vetulonia, fu una delle più potenti e ricche città nel cuore dell’Etruria, che raggiunse l’apice della sua importanza nel VII secolo a.C. Il medico-archeologo Isidoro Falchi, al quale è intitolato il locale museo archeologico, condusse le prime campagne di scavo alla fine dell’Ottocento e da allora si è proceduto ad un recupero sistematico degli imponenti reperti provenienti, in particolare, dalle tombe delle vicine necropoli.
Il museo è articolato in sette sale e consente al visitatore di ricostruire la storia dell’antica Vatluna dall’età villanoviana (IX sec.a.C.) alla conquista romana (III-I sec. a.C.). Nella sala A, dedicata agli scavi condotti da Isidoro Falchi, sono esposti corredi funerari con ossuari e urne a capanna di età Villanoviana recuperati dalle necropoli di Poggio alla Guardia e di Poggio Belvedere (IX-VIII secolo a.C.). Al periodo “orientalizzante” (fine VIII-VII secolo a.C.) risalgono invece i corredi del Circolo dei Leoncini d’Argento, della Fibula d’Oro, del Ripostiglio della Straniera, ricchi di oggetti preziosi, e la celebre stele in pietra del guerriero Auvile Feluske. Nella sala B è esposto il corredo del I Circolo delle Pellicce e l’esame della tomba monumentale del Diavolino II, accanto a oggetti di oreficeria e a un alfabeto inciso su pietra. In altre due sale si trovano i reperti del tumulo di Poggio Pelliccia (metà VII- metà V secolo a.C.), una tomba monumentale riferibile a una famiglia aristocratica (sala C) e alcuni corredi dalla necropoli di Val Berretta (VII-IV secolo a.C.; sala D). Le sale E-G del piano inferiore sono dedicate all’età ellenistica e romana, con reperti provenienti da Costa Murata e Poggiarello Renzetti (fra i quali le importanti e rare terracotte architettoniche che decoravano il portico della cosidetta ‘Casa di Medea’), oltre a corredi funebri e stipi votive.
(08/07/2013)
VETULONIA, CAPUA, PONTECAGNANO. VITE PARALLELE DI TRE CITTÀ ETRUSCHE
Dal 14 luglio 2013
Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia (GR)
Tel./Fax: +39 (0564)948058
e-mail: museovetulonia@libero.it
ORARIO DI APERTURA:
Luglio - Agosto, aperto tutti i giorni dalle 10,00 alle 14,00 e dalle 16,00 alle 20,00
Settembre: Chiuso i lunedì non festivi