01Fiona Tan, Inventory_ HD & video installation, 2012_ Courtesy the artist and Frith Street Gallery, LondonIl MAXXI presenta in prima mondiale l’opera video Inventory, realizzata nel 2012 da Fiona Tan, indonesiana di natali, ma olandese d’adozione.
Il lavoro scaturisce dalle suggestioni e dalle riflessioni suscitate nell’artista da un piccolo nucleo di opere d’arte e di architettura del XVIII  e XIX secolo, con le quali la Tan instaura un sottile e complesso dialogo creativo.
I “testi” che ella ha assunto come termini di riferimento della sua opera sono Le Carceri d’invenzione, realizzate da Giovan Battista Piranesi alla metà del Settecento, il Panopticon, progettato dal giurista inglese Jeremy Bentham nel 1791, modello straordinariamente innovativo di carcere ideale a pianta centrale, dotato nel mezzo di un unico punto di guardia, e la casa-museo londinese dall’architetto e collezionista inglese Sir John Soane (1753 – 1837), aperta al pubblico nel 1820 con la sua raccolta di antichità, omaggio devoto alle vestigia della Roma classica.


Attraverso un processo di associazione liberamente trasfigurante Fiona Tan riutilizza Piranesi, Bentham e Soane rifondendoli all’interno di un crogiuolo di concetti-chiave, da sempre al centro del suo lavoro: la memoria, il tempo, l’identità culturale, il rapporto con lo spazio.
Nella mostra del MAXXI, Inventory, a cura di Monia Trombetta, confluiscono così i frutti concreti di queste ardite connessioni, tutti successivi al 2004. Le opere sono allestite in modo da permettere alle stesse installazioni di creare ambienti e spazi espositivi, senza strutture architettoniche divisorie.

07_FionaTan_Correction_Video installation_2004_Courtesy the artist and Frith Street Gallery_LondonIl percorso parte al piano terra con Correction (2004, fig. 2), installazione composta da sei proiezioni in cui l’artista presenta trecentotrenta ritratti di prigionieri e guardie di quattro carceri americane tra la California e l’Illinois. I  ritratti circondano lo spettatore, rovesciando la struttura fisica e concettuale del Panopticon di Jeremy Bentham.
Correction s’ispira anche alle Carceri d‘Invenzione di Piranesi, intendendo, altresì, rilanciare una relazione, invero controversa, tra le architetture visionarie di Piranesi e gli spazi del MAXXI progettati da Zaha Hadid. In mostra sono quindi presenti otto riproduzioni delle stampe piranesiane - nel primo e secondo stato, per esplicitare il travagliato processo che ha condotto alla redazione finale - che si dovrebbero considerare una sorta di ideale e sotterraneo filo conduttore di tutta la mostra.


04_Fiona Tan_Disorient_HD installation_2009_Courtesy the artist and Frith Street Gallery_LondonDisorient (fig. 3), realizzato da Fiona Tan per il Padiglione Olandese della Biennale di Venezia del 2009, recupera quelle categorie di storia, finzione, invenzione e follia che nella visione dell’artista innervano potentemente il ciclo delle Carceri di Piranesi. L’opera è composta da una doppia proiezione: l’artista mostra su uno schermo il museo privato di Marco Polo come viene da lei fantasticato, mentre su un altro schermo le immagini compongono un itinerario trasversale che si vorrebbe emblematico della complessità contraddittoria del mondo di oggi.

Inventory, infine, lavoro esposto per la prima volta in questa mostra, utilizza l’antica Roma come punto di partenza, intraprendendo un viaggio che conduce Fiona Tan all’interno dell’incantevole John Soane Museum di Londra, dove il video è stato interamente realizzato.

Roma è una città ricca di storia, abitata da resti archeologici e rovine architettoniche. Il luogo ideale per approfondire la relazione tra gli oggetti e la memoria”, Fiona Tan.

Fiona TanNata a Pekanbaru in Indonesia, Fiona Tan si è trasferita in Olanda nel 1988. Vive e lavora ad Amsterdam, utilizzando come suoi strumenti espressivi privilegiati il video e la fotografia. I suoi video sono permeati dalle idee del viaggio, dello spostamento, della mutazione e del rapporto tra occidente e oriente. I concetti di spazio e tempo fissano così i punti cardinali della sua poetica, il cui nucleo risiede nell’elaborazione profonda della memoria, organizzata visivamente in un apparato creativo che si avvale di un uso sapiente della tecnologia.
Lu.Bo., 01/08/2013

Didascalie immagini:
01. Fiona Tan
, Inventory, HD & video installation, 2012. Courtesy the artist and Frith Street Gallery, London and made possible with financial support from the Philadelphia Museum of Art and Mondriaan Fund, Amsterdam;
02. FionaTan, Correction, Video installation, 2004, Courtesy the artist and Frith Street Gallery, London;
03. Fiona Tan, Disorient, HD installation, 2009, Courtesy the artist and Frith Street Gallery, London.


FIONA TAN. INVENTORY
A cura di Monia Trombetta
Fino all’8 settembre 2013
MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Galleria 5, Sala Claudia Gian Ferrari
Via Guido Reni 4A - 00196 Roma
orario di apertura: 11.00 – 19.00 (martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, domenica) 11.00 – 22.00 (sabato)
chiuso il lunedì

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