Basilico Gabriele_Cantiere_MAXXI_2009Gabriele Basilico (Milano, 1944-2013) ha lavorato a tre progetti commissionati dal MAXXI, nell’ambito dell’attività di produzione culturale inscritta nello statuto del museo: l’istituzione romana espone ora – a meno di un anno dalla scomparsa di Basilico - gli esiti della collaborazione con il fotografo in una mostra che raccoglie oltre settanta scatti.

Nella cornice delineata sono pertanto presentate al pubblico le immagini degli Uffici della Zanussi di Orcia (PN) realizzate per “Sguardi contemporanei”, le foto della Calabria e della Sicilia scattate nel contesto di “Atlante italiano 003” (2003) e quelle del MAXXI ancora in costruzione eseguite in occasione di “Cantiere d’Autore” (2004-2009).

Basilico Gabriele_Beirut_1991A completare la panoramica sulla prospettiva dell’autore, le curatrici Giovanna Calvenzi e Francesca Fabiani hanno scelto di mostrare anche alcuni lavori che ne hanno contraddistinto la traiettoria intellettuale, come quello su Beirut nel periodo post-bellico e un certo numero di ritratti di città italiane. L’evento è infine corredato da un documentario inedito che Amos Gitai ha dedicato a Basilico e che il MAXXI presenta in anteprima.

Gabriele Basilico, dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano, si dedica alla carriera di fotografo verso la fine degli anni Sessanta focalizzando i suoi primi interessi sulla documentazione sociale, ispirato dalla lezione del maestro Gianni Berengo Gardin. Sposta tuttavia abbastanza presto l’attenzione verso la rappresentazione della città, di cui diventa uno dei massimi interpreti nell’ambito della fotografia contemporanea. Si dedica in particolare alla messa in immagine del paesaggio urbano, di cui predilige le componenti industriali, immortalate in varie campagne passate alla storia per la qualità dei risultati. Tra esse spicca Milano. Ritratti di fabbriche (1978-80), che elegge l’industria come uno degli emblemi dell’identità cittadina.

Basilico Gabriele_Stretto_Messina_Calabria_2002Il lavoro milanese gli vale la chiamata nella Mission Photographique de la D.A.T.A.R., progetto commissionato dallo Stato francese nel 1983 per documentare le trasformazioni del paesaggio nazionale (il cui acronimo sta per Delegazione per la riqualificazione del territorio e per l’azione regionale). L’impresa transalpina ha segnato profondamente le vicende successive della fotografia paesaggistica, conferendo inoltre a Basilico la notorietà internazionale.

Nel 1991, il fotografo si reca a Beirut per registrare visivamente le trasformazioni subite dalla città a causa guerra civile, terminata soltanto un anno prima. Dal soggiorno mediorientale scaturisce una serie di immagini celebri, in cui affiora la forza suggestiva dell’obiettivo di Basilico, capace di restituire anche la dimensione affettiva degli scenari immortalati.

Nell’ultima parte della carriera, egli ha continuato a ritrarre la forme delle città, confrontandosi con scenari urbani di tutto il mondo. Le sue foto sono state esposte in numerose ed importanti mostre d’arte contemporanea, trovando nel museo un luogo d’elezione.
   (F. So, 23/11/2013)

 

Basilico Gabriele_Milano_1995GABRIELE BASILICO. Fotografie dalle collezioni del MAXXI
28 novembre 2013 – 30 marzo 2014
a cura di Giovanna Calvenzi e Francesca Fabiani

MAXXI
Sala Gian Ferrari
Via Guido Reni, 4/A
00196 Roma

Orari di apertura
mar-merc-giov-ven-dom 11.00-19.00
sab 11.00-22.00
La biglietteria chiude un'ora prima
Chiusure
tutti i lunedì, 1 maggio, 25 dicembre


Didascalie delle immagini
1. Gabriele Basilico, MAXXI in costruzione, da "Cantiere d'autore", 2009, Roma, MAXXI
2.
Gabriele Basilico, Beirut, 1991
3.
Gabriele Basilico, Stretto di Messina. Calabria, da "atlante italiano 003", 2003, Roma, MAXXI
4.
Gabriele Basilico, Milano, 1995, Roma, Maxxi