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La Galleria Russo di Roma presenta GERARDO DOTTORI. Brani di Futurismo del Maestro dell’Aeropittura, a cura di Massimo Duranti, forte di oltre 80 dipinti, bozzetti, disegni e materiali vari, eseguiti da Dottori fra la fine dell’800 e il 1976. L’esposizione monografica contempla opere figurative del periodo prefuturista, parolibere, dipinti e idromatite della stagione futurista, dipinti, disegni, bozzetti di opere storiche della stagione aeropittorica, arte sacra futurista, rappresentazioni del "Nuovo paesaggio moderno" fino alle ultime illustrazioni.


Tocchi di campana-notte_1915_olio su tela_cm 101 x 84,5Fra le opere inedite spiccano Virata su fiumi, lago, mare del 1934 e Notturno del 192, mentre dopo più di cinquanta anni si può ammirare di nuovo Elevazione del 1945. Fra i lavori su carta, il carboncino del paesaggio montano della guerra Sintesi di montagne del 1919 e il bozzetto della parte centrale del Trittico della velocità del 1925.
Lasciamo senz’altro la descrizione della mostra - di sicura soddisfazione e interesse storico-artistico, proponendo un nucleo consistente di lavori di Dottori di alta qualità - alle parole del curatore Massimo Duranti, studioso di riferimento dell’artista:

"Non si possono non sottolineare alcuni brani dell’ottantina di opere esposte. A partire da I superstiti, unica parte disponibile del Trittico degli alberi del 1909-10, episodio fondamentale del simbolismo dottoriano (…) E poi la pressoché sconosciuta, bellissima Fanciulla che legge del 1908; il naturalista Paesaggio con pagliai dei primi Dieci, e ancora la serie di rarissimi disegni pre-futuristi e la serie di ritratti maschili e femminili e di caricature, che ci presentano un Dottori ineditamente arguto, che si protraggono fino ai Venti. In questo ambito abbiamo collocato anche tre rarissime cartoline postali di guerra che Dottori indirizzò alla sorella Bianca dove illustra con disegni a inchiostro la vita in guerra fra il 1915 e il 1916 (…)

Forme astratte_primi anni Venti_pastelli a cera su carta_mm 200 x 310Documenta la stagione dottoriana un po’ misconosciuta e, per certi versi, negata, di appartenenza al “Primo Futurismo” un gruppo significativo di lavori: da Tocchi-campana-notte del 1915 a Esplosione del 1916-17, traduzioni pittoriche di sensazioni visive e uditive proprie del linguaggio futurista, colte in guerra, come anche Sintesi di montagne che restituisce l’ambiente di guerra, ma anche Forme astratte che risente della lezione di Balla. A corredo un cospicuo gruppo di disegni con studi, fra cui il rarissimo e preziosissimo Studio per Trittico della velocità - La corsa del 1925 (…) E ancora la serie poco vista dei Calciatori.
Ricchissima la sezione dedicata all’Aeropittura a partire dai volti inscritti nel paesaggio umbro, in scenari immaginifici come nelle due aeropitture del 1927 e 1932, Esplosione dell’isola (con relativo bozzetto a idromatita) e Aeropaesaggio (...) Inedite la Virata su fiumi, lago, mare del 1934, come pure il Notturno del 1925 entrambi di grande qualità lirica e compositiva. Tipica l’aeropittura con lago-fiume-colline idealizzati, circondanti, di Coste e golfi del 1935, nitida nelle cromie e nella stesura.

Gialli-violetti_1923_tempera su tela_cm 58 x 73C’è anche una sezione dedicata all’Arte sacra futurista, della quale, come abbiamo visto, Dottori fu maestro, con una precoce Madonna col Bambino in cui già dal 1924 inseriva i personaggi nello scenario aeropittorico, e con la monumentale Madonna col Bambino del 1925 (…) E, ancora, il bellissimo bozzetto del capolavoro dottoriano del sacro futurista della Crocifissione oggi in Vaticano e nel Museo Dottori: in due versioni quasi identiche, opera, come accennato, portata ad esempio da Marinetti nel manifesto dell’Arte sacra futurista del 1931 (…) C’è anche la Madonna che era parte fondamentale della ambientazione della camera da letto di Casa Carli a Roma del 1930, edificio andato distrutto (…)

Sintetica ma efficace la sezione del “Nuovo paesaggio moderno” che contraddistingue, dopo il 1944, data della conclusione storica del Futurismo con la morte di Marinetti, lo stemperamento degli eccessi aeropittorici distendendosi la pittura in visioni puramente liriche del paesaggio sempre più idealizzato, ma a volte reale, come nell’inedito Porto Venere del 1958. E infine l’Astrazione del 1976 dove l’artista vaga confusamente nella memoria dei dinamismi della natura".

Aeropaesaggio_1932_olio su tavola_cm 70 x 80L'esposizione è organizzata dalla Galleria Russo, in collaborazione con gli Archivi Gerardo Dottori (Perugia), e segue le monografiche già dedicate negli ultimi anni dalla storica galelria romana ad altri grandi protagonisti del Futurismo: Filippo Tommaso Marinetti (2013), Giacomo Balla (2010), Umberto Boccioni (2000), Carlo Erba (2013), Mino delle Site (2008).


Catalogo Palombi Editori, con testi di Massimo Duranti, Lorenzo Canova, Andrea Baffoni e Roberto Floreani.







Volto del Cristo_primi anni Trenta tempera su cartone_cm 35 x 46GERARDO DOTTORI. Brani di Futurismo del Maestro

A cura di Massimo Duranti
6 febbraio – 9 marzo 2014
Galleria Russo, via Alibert 20, Roma.
Orari di apertura: lunedì 16.30-19.30; da martedì a sabato 10.00-19.30
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telefono: 06 6789949