Manzù Marini gli ultimi moderni

Marino Marini_Cavallo e Cavaliere_1950La grande scultura italiana del Novecento dal 13 settembre è protagonista della Fondazione Magnani Rocca attraverso una mostra che affianca due dei suoi massimi protagonisti sulla scena internazionale del secondo dopoguerra: Giacomo Manzù e Marino Marini. I due scultori seppero interpretare con un linguaggio moderno di indiscutibile originalità la grande tradizione classica, dimostrando come essa fornisse chiavi sempre attuali per esprimere i drammi che agitavano gli uomini dopo la tragedia del conflitto mondiale.
 

A cura di Laura D’Angelo e Stefano Roffi, la mostra presenta un’ampia selezione di sculture, anche di formato monumentale, cui si aggiungono dipinti e lavori grafici realizzati dai due artisti fra il 1945 e il 1970. Il percorso espositivo si apre con il Grande ritratto di signora di Manzù (1946) e il Cavaliere di Marini (1945), opere che introducono gli aspetti più importanti delle ricerche compiute dai due artisti. Seguono grandi bronzi, rilievi, dipinti e lavori grafici, in una successione che tiene conto dei temi maggiormente praticati nel periodo preso in esame: la danza, soggetto comune ai due artisti, i Cardinali di Manzù, i Cavalli con Cavaliere di Marini e i ritratti, che offrono una  significativa chiave di lettura della loro attività attraverso i volti delle personalità che ne sostennero lavoro negli anni Cinquanta e Sessanta: da papa Giovanni XXIII a Igor Stravinskij, da Marc Chagall a Jean Arp, da Mies van der Rohe a Kokoschka.
 
Giacomo Manzù_Bambina sulla sedia_1955_fusione in bronzoL’iter formativo dei due scultori fu molto diverso. Marino Marini (Pistoia 1901 – Viareggio 1980) si iscrisse nel 1917 all’Accademia di Belle Arti di Firenze, mentre Giacomo Manzù (Bergamo 1908 – Roma 1991) non ebbe un’educazione accademica: figlio di un calzolaio, si formò all’interno delle botteghe bergamasche specializzate nell’intaglio e nella doratura. Tra la fine del terzo e l’inizio del quarto decennio del Novecento Marini e Manzù si trasferirono a Milano, dove ebbe inizio una stagione di ricerca che in breve li avrebbe condotti a imporsi sulla scena artistica nazionale. Nel 1935 Marino si aggiudicò il premio di scultura alla II Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma, che nell’edizione successiva, nel 1939, fu assegnato proprio a Manzù. Nel 1948 Manzù allestì una sala personale alla Biennale di Venezia, aggiudicandosi il premio per il miglior scultore italiano assegnato dal Comune di Venezia; nel 1952 il medesimo premio venne assegnato a Marino Marini. All’indomani di questi riconoscimenti per i due scultori si aprirono le strade del successo internazionale: le loro opere cominciarono a figurare nelle più importanti esposizioni in Gran Bretagna, Francia, Germania e Stati Uniti. Manzù ricevette in seguito l’incarico per la realizzazione della Porta della Morte per la Basilica di San Pietro, la cui inaugurazione, nel 1964, avrebbe segnato per lui il punto di massima celebrità.
 
La mostra presso la Fondazione Magnani Rocca si propone di rileggere l’attività di questi due grandi scultori in relazione sia agli stimoli derivanti dal dibattito critico italiano, sia alla conoscenza dei contesti artistici internazionali. La collaborazione da parte della Fondazione Marino Marini di Pistoia, del Museo Marino Marini di Firenze, della Fondazione Giacomo Manzù e del Museo Manzù di Ardea, oltre ad altri musei e di importanti collezioni private, ha consentito lo spostamento di opere viste raramente al di fuori dei singoli contesti museali o di dimore riservate.
 
Il catalogo della mostra riunisce contributi di Barbara Cinelli, Marcella Cossu, Laura D’Angelo, Flavio Fergonzi, Inge Manzù, Teresa Meucci, Stefano Roffi, Maria Teresa Tosi ed è pubblicato da Silvana Editoriale.
(07/09/2014)
 
 
Marino MariniMANZÙ / MARINO Gli ultimi moderni
13 settembre — 8 dicembre 2014
Fondazione Magnani Rocca, Mamiano di Traversetolo – Parma
Mostra e Catalogo a cura di Laura D'Angelo e Stefano Roffi

Orari: Dal martedì al venerdì continuato 10.00 - 18.00 (la biglietteria chiude alle 17.00). Sabato, domenica e festivi continuato 10.00 - 19.00 (la biglietteria chiude alle 18.00). Lunedì chiuso, aperto il lunedì di Pasqua.

Ingresso: Intero € 9,00 (comprensivo delle Raccolte permanenti). Ridotto € 5,00 per le scuole. 

Tel. 0521 848327 / 848148
Fax 0521 848337
info@magnanirocca.it 
www.magnanirocca.it 
 
Didascalie immagini:
Marino Marini, Cavallo e Cavaliere, 1950
Giacomo Manzù, Bambina sulla sedia, 1955 
Marino Marini, I giocolieri, 1954

Image credits © Giacomo Manzù, by SIAE 2014
Image credits © Marino Marini, by SIAE 2014