Capogrossi1_72dpiSi tratta del primo tomo del Catalogo ragionato dell’opera di Giuseppe Capogrossi (Roma 1900-1972), che raccoglie l’intera produzione del pittore dalle prime opere pittoriche intorno al 1920 fino al 1949, ossia fino alla nascita del “segno”, con le opere esposte alla Galleria del Secolo a Roma nel gennaio 1950.
 
Il Catalogo documenta, presentando numerosi inediti e opere finora disperse, il percorso iniziale di acquisizione di una personale identità figurativa che ha portato Capogrossi a essere fra le figure più rilevanti nell’ambito della Scuola romana e in generale italiana, fino al diretto confronto con la cultura parigina negli anni Trenta del Novecento. Il successivo periodo, che prende avvio alla fine dello stesso decennio, è caratterizzato dalla sperimentazione di nuove strade: “Al principio ho usato immagini naturali, paragoni o affinità derivate dal mondo visibile  – dichiarerà più tardi Capogrossi  – poi ho cercato di esprimere direttamente il senso dello spazio che era dentro di me e che realizzavo compiendo gli atti di ogni giorno”.
Nel secondo dopoguerra questa esigenza raggiunge il culmine con un gruppo di opere che si evolvono in una direzione sempre più astratta fino alla invenzione del suo celebre e inconfondibile “segno” .
 
Il Catalogo presenta circa 600 opere ordinate cronologicamente e suddivise per tecnica (dipinti, opere su carta, grafica), ciascuna corredata di una dettagliata scheda tecnico-critica. Completano lo studio saggi critici dei due autori e un'introduzione di Bruno Mantura al quale si deve la riscoperta, negli anni Settanta, del Capogrossi figurativo. Concludono il volume un dettagliato regesto biografico ed una bibliografia completa.
 
Guglielmo Capogrossi, nipote dell’artista, è Presidente della Fondazione Archivio Capogrossi. Ha curato la sezione delle opere su carta nelle due grandi antologiche alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna: Giuseppe Capogrossi, 1974-75 e Capogrossi. I segni del secolo, 1999-2000.
Francesca Romana Morelli, docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e membro del comitato scientifico della Fondazione Archivio Capogrossi, ha ideato e curato numerose mostre in rapporto all’opera dell’artista. Si segnalano tra queste, Scuola romana. Artisti a Roma tra le due guerre ( 2008) e la prima mostra di approfondimento sulla storia del Gruppo Origine (Capogrossi, Burri, Colla, Ballocco), anche in relazione alle astrazioni degli anni ’50 (L.U.CC.A. Center, Lucca 2009).

Giuseppe Capogrossi
Catalogo ragionato dell’opera 1920-1949 (volume I)
A cura di Guglielmo Capogrossi,  Francesca Romana Morelli
400 pagine, 166 imm. col., 700 b/n