Monet_Claude_Argenteuil_c_ 1872_Washington_National Gallery of ArtL’Italia invasa dagli impressionisti: mentre Renoir occupa la GAM di Torino, Monet presidia le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia e un manipolo transalpino s’è impossessato di alcune sale di Palazzo Pitti (dopo che Manet aveva conquistato Venezia tra la primavera e l’estate scorsa), i pittori francesi in formazione compatta sbarcano a Roma, prendendo posizione nei luoghi di Augusto imperatore (nel frattempo in mostra alle Scuderie del Quirinale).

A dispetto delle premesse, invero piuttosto surreali, e lasciando da parte le consuete (ancorché sempre più pressanti) lamentazioni sulla vera e propria mania espositiva che pare aver contagiato le nostre istituzioni culturali, quella dell’Ara Pacis è un’iniziativa di tutto rispetto, sotto il profilo sia quantitativo sia qualitativo. Sono state raccolte quasi settanta opere tutte provenienti dalla National Gallery of Art di Washington, che offrono una panoramica significativa sul periodo d’oro dell’arte parigina ottocentesca. La mostra, d’altra parte, annovera anche una consistente antologia di lavori non strettamente impressionisti, prospettando un compendio breve ma ben congegnato della storia degli stili della pittura francese negli ultimi quaranta anni del XIX secolo. Il progetto, insomma, propone una sorta di visita al museo americano al prezzo del biglietto di una mostra romana, il che, tutto sommato, non è da disprezzare.

Renoir_Auguste_Cogliendo fiori_1875_Washington_National Gallery of ArtNelle sale della disputatissima architettura di Richard Meier vengono esposti diversi nuclei di tele un tempo in collezioni private statunitensi. Il gruppo di maggior spicco è quello donato a Washington da Ailsa Mellon Bruce e Paul Mellon, figli del fondatore della National Gallery, Andrew Mellon. A far da contorno sono riuniti quadri appartenuti a Peter A. B. Widener, Joseph E. Widener, Lessing J. Rosenwald, W. Averell Harriman, Adele Rosenwald Levy, Benjamin Levy, Vladimir Horowitz, Margaret Seligman Lewisohn e Chester Dale.

van Gogh_Vincent_Campi di fiori in Olanda_1883ca_Washington_National Gallery of ArtOrganizzato per temi, il percorso espositivo prende avvio dalla sezione dedicata alla “Pittura en plein air”, metodo che qualificava, com’è noto, l’attività degli impressionisti. La Veduta di Argenteuil di Claude Monet condensa emblematicamente i caratteri del lavoro all’aria aperta, che consiste nel cercare di catturare quelle condizioni sottili di luce e atmosfera impossibili da riprodurre nel chiuso dello studio. In una direzione almeno teoricamente analoga a quella del paesaggio di Monet, ma accentuando la scomposizione dei colori, stesi con piccoli tocchi a costituire una specie di mosaico, va Cogliendo fiori (1875) di Pierre-Auguste Renoir, mentre pare già animato da elementi postimpressionisti Campi di fiori in Olanda di Vincent van Gogh (1883ca), in cui domina una singolare concezione geometrizzante.

Gauguin_Paul_Autoritratto dedicato a Carriere_1888-1889_Washington_National Gallery of ArtLa mostra prosegue con “Ritratti e Autoritratti”, generi in cui diversi membri dell’avanguardia parigina eccellevano, riuscendo, spesso magistralmente, a cogliere il profilo espressivo degli effigiati attraverso la rappresentazione sintetica e corsiva della pittura di macchia. Morisot_Berthe_La sorella dell’artista_1869_Washington_National Gallery of ArtOffrono un saggio della qualità raggiunta dall’arte francese in questo dominio, tra gli altri, i dipinti di Berthe Morisot (La sorella dell’artista alla finestra, 1869), Henri de Toulouse-Lautrec (Carmen Gaudin, 1885) e Paul Gauguin (Autoritratto dedicato a Carrière, 1888 o 1889). “Donne amiche e modelle” è la sezione seguente, in cui si documentano i nuovi modi di raffigurare la figura femminile elaborati in Francia, che si applicano alla definizione di un’immagine moderna e quotidiana della donna, abbandonando gli schemi idealizzanti del passato.

Gli artisti francesi seppero rinnovare in profondità anche il genere antico della natura morta, cercando tendenzialmente la resa dell’effetto d’insieme delle composizioni più che la rappresentazione dettagliata dei particolari. I quadri in mostra restituiscono efficacemente il nuovo realismo messo a punto sulle rive della Senna, realizzato attraverso la stesura piuttosto sommaria del colore e la disposizione semplificata degli oggetti raffigurati. Ottimi esempi della prospettiva descritta sono i quadri in mostra di Edouard Manet (Natura morta con ostriche, 1862), Henri Fantin-Latour (Natura morta con uva e garofano, 1880ca) e Paul Cézanne (Natura morta con brocca e frutta, 1900ca), che – distanziati di una ventina d’anni l’uno dall’altro – documentano limpidamente l’evoluzione nei modi di affrontare il tema.

Manet_Edouard_Natura morta con ostriche_1862_Washington_National Gallery of ArtCome si è accennato, la rassegna intende presentare anche una carrellata sui dintorni dell’impressionismo. A tal fine sono esposti diversi dipinti di Eugène Boudin, che fu maestro di Monet e precursore sotto vari aspetti delle sperimentazioni tematiche e tecniche divenute poi pratiche comuni degli artisti più giovani. Completa, infine, l’allestimento un buon numero di tele di Pierre Bonnard e Edouard Vuillard, che presero parte alla fondazione del gruppo dei Nabis e furono tra i maggiori artefici dello spostamento in direzione simbolista della cultura artistica francese, elaborando uno stile caratterizzato dal gusto per l’ornamento, le linee arabescate e i colori piatti e irrealistici.
   Francesco Sorce, 25/10/2013

 
Gemme dell’Impressionismo.
Dipinti della National Gallery of Art di Washington. Da Monet a Renoir da van Gogh a Bonnard

Museo dell’Ara Pacis
Lungotevere in Augusta, Roma

23 ottobre 2013 – 23 febbraio 2014

Boudin_Eugene_Spiaggia di Trouville_1863_Washington_National Galleryda martedì a domenica ore 9.00 – 19.00
l’ingresso è consentito fino alle 18.00; chiuso il lunedì

Tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
www.arapacis.it, www.museiincomuneroma.it
twitter #impressionistiaroma

Biglietto “solo Mostra”: intero €10, ridotto € 8, speciale scuola ad alunno
(ingresso gratuito ad un docente accompagnatore ogni 10 alunni) €4,
speciale Famiglie (2 adulti più figli al di sotto dei 18 anni) €22


A cura di
Mary Morton, responsabile del Dipartimento Pittura Francese della National Gallery, con il coordinamento tecnico-scientifico per la Sovrintendenza Capitolina di Federica Pirani.

Catalogo
De Luca editori d’Arte
 

Vuillard_Edouard_Bambina con la sciarpa rossa_1891ca_Washington_National Gallery of ArtDidascalie delle immagini
1. Claude Monet, Argenteuil, 1872ca, olio su tela, Collezione Ailsa Mellon Bruce, 1970.17.42, Washington, National Gallery of Art
2. Auguste Renoir, Cogliendo fiori, 1875, olio su tela, collezione Ailsa Mellon Bruce, 1970.17.61, Washington, National Gallery of Art
3. Vincent van Gogh, Campi di fiori in Olanda, 1883ca, olio su tela applicata su legno, Collezione Mr. e Mrs. Paul Mellon, 1983.1.21, Washington, National Gallery of Art
4. Paul Gauguin, Autoritratto dedicato a Carrière, 1888 o 1889, olio su tela, Collezione Mr. e Mrs. Paul Mellon, 1985.64.20, Washington, National Gallery of Art
5. Berthe Morisot, La sorella dell’artista alla finestra, 1869, olio su tela, Collezione Ailsa Mellon Bruce, 1970.17.47, Washington, National Gallery of Art
6. Édouard Manet, Natura morta con ostriche, 1862, Washington, National Gallery of Art, Washington, National Gallery of Art
7. Eugène Boudin, Sulla spiaggia di Trouville, 1863, olio su tavola, collezione Mr. e Mrs. Paul Mellon, 1983.1.14, Washington, National Gallery of Art
8. Édouard Vuillard, Bambina con la sciarpa rossa, 1891ca, olio su cartoncino, collezione Ailsa Mellon Bruce, 1970.17.90, Washington, National Gallery of Art