
Nato ad Amersfoort, in Olanda, nel 1653, ebbe il suo iniziale apprendistato presso artisti del calibro di
Jan van der Heyden e
Gerrit Berckheyde.
Gaspar Van Wittel si traferì a Roma nel 1674, dove lavorò tutta la vita per committenti di primissimo piano, e dove morì nel 1736. Soggiornò e fu attivo anche a Venezia, Bologna e soprattutto Napoli, città ove risedette alcuni anni a cavallo fra XVII e XVIII secolo. Com’è noto, in Italia Van Wittel - o
Vanvitelli, come vi fu ribattezzato - svolse un ruolo cardinale e generativo nello
sviluppo e affermazione settecentesca del vedutismo.
Curata da Margherita Breccia Fratadocchi e Paola Puglisi, la mostra riserva una parte introduttiva all'acquisto dei disegni, condotto nel 1893 in circostanze velate di mistero,
dall’allora prefetto della Biblioteca Nazionale Domenico Gnoli. Ampio risalto viene dato anche alla figura di
Giuliano Briganti, il maggiore studioso moderno del Van Wittel, al quale dedicò una celebre fatica monografica, ancora oggi di riferimento per gli studi specialistici (
Gaspar van Wittel e l’origine della veduta settecentesca, Roma 1966, con nuova edizione aggiornata a cura di Laura Laureati e Ludovica Trezzani,
Gaspar van Wittel, Milano 1996. Al volume di Briganti si deve aggiungere almeno il catalogo della
grande mostra del 2002-2003, con due tappe a Roma e Venezia,
Gaspare Vanvitelli e le origini del vedutismo, Roma 2002, nella quale fu presentata una significativa rappresentanza di
19 disegni della Biblioteca Nazionale).

La mostra prosegue con le sezioni dedicate alla vita dell'artista, imperniate sulla sua lunghissima residenza romana. Allo scopo di inquadrare le grandi trasformazioni urbanistiche della Roma dell'epoca, sono esposte una
grande pianta di Roma del 1668, edita da Matteo Gregorio De Rossi, recentemente acquistata dalla Biblioteca Nazionale, nonché i preziosi manoscritti con il
Progetto per rendere navigabile il Tevere da Perugia a Roma, nei cui disegni l’opinione prevalente, sebbene non unanime, degli specialisti è orientata a
riconoscere la mano del giovane Gaspar van Wittel, al servizio dell'ingegnere olandese
Cornelius Meyer.
Il nucleo centrale della mostra è ovviamente dedicato ai
52 disegni, tutti davvero di qualità eccelsa, che si articolano in
Vedute di Roma, Vedute dei dintorni di Roma, Vedute di altre città d'Italia e Vedute diverse o "ideate".
L’esposizione è ulteriormente arricchita da alcuni prestiti concessi da importanti istituzioni scientifiche quali l'
Accademia Nazionale dei Lincei e Biblioteca Corsiniana, l'
Accademia Nazionale di San Luca, i
Musei Capitolini, l'
Archivio della Congregazione dell'Oratorio di Roma, la
Biblioteca Comunale Augusta di Perugia e la
Fototeca Briganti di Siena.
La mostra si avvale anche del contributo dell'
Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi presso lo Stato Italiano, del
Reale Istituto Neerlandese a Roma e della
Foundation Friends of "Caspar van Wittel" di Amersfoort.
Lu.Bo., 22/04/2013
Gaspar van Wittel: i disegni. La collezione della Biblioteca Nazionale di Roma
Biblioteca nazionale centrale di Roma
Viale Castro Pretorio, 105
tel. 39 06 49891
18 aprile - 13 luglio 2013
Orario di apertura
lunedì - venerdì 10.00 / 18.00
sabato 10.00 / 13.00
http://www.bncrm.librari.beniculturali.it