La giornata di studi in programma il prossimo 17 maggio presso l’Istituto Storico Austriaco di Roma prende le mosse da un celebre saggio di Luigi Salerno, pubblicato nel 1970 su Storia dell’Arte, dal titolo Il dissenso nella pittura. Intorno a Filippo Napoletano, Caroselli, Salvator Rosa e altri.
In quello studio Salerno proponeva di riconoscere nella Roma di Urbano VIII (1623–44) e Innocenzo X (1644–55) un movimento di dissenso del quale facevano parte Nicolas Poussin, Pietro Testa, Pier Francesco Mola, Giovanni Benedetto Castiglione e Salvator Rosa: artisti non inclusi nella cerchia ufficiale, il cui linguaggio artistico esprimeva una posizione di contrasto rispetto all’arte curiale e al barocco in auge.
Varie opere di questi artisti sembravano, in effetti, esprimere profonde affinità nella scelta dei soggetti, nei contenuti e negli orientamenti filosofici. La condanna dei propri tempi, di cui sono espressione le satire di Rosa e le caricature di Mola e Testa, si accompagnava così a una predilezione per temi di derivazione stoica e ascetica. Secondo Salerno, l’artista ‘dissidente’ era una sorta di ‘pittore filosofo’, chiamato ad indicare attraverso la sua opera gli esempi morali da seguire.
A più di quarant’anni di distanza dalla pubblicazione dell’articolo appare necessario riconsiderare e sottoporre a verifica la tesi dello studioso, procedendo ad un’analisi trasversale dei ‘pittori del dissenso’, ragionando sui reali scambi che questi ebbero tra loro e all’interno dei circoli letterari romani, indagando i rapporti con gli artisti prediletti dalla committenza ufficiale – quali Pietro da Cortona e Gian Lorenzo Bernini – e con mercanti, stampatori, committenti e collezionisti.
La Giornata Internazionale di Studi è organizzata da Stefan Albl (Universität Wien, Vienna), Anita Sganzerla (Courtauld Institute of Art, Londra) e Giulia Weston (Courtauld Institute of Art). Le sessioni della Giornata Internazionale di Studi sono presiedute da Sebastian Schütze (Universität Wien, Vienna) e Wolfgang Prohaska (Universität Wien, Vienna).
Lu.Bo., 08/05/2013
PROGRAMMA:
Sessione mattutina, presieduta da Sebastian Schütze
10.00–10.15 Richard Bösel, Prolusione di benvenuto
10.15–10.30 Stefan Albl, Giulia Martina Weston, Anita Viola Sganzerla, Introduzione
10.30–11.00 Caterina Volpi, Gli huomini imbrutiscono, il secolo peggiora a canne, et io, quanto più vivo, più mi confirmo nelle mie massime. La leggenda di Salvator Rosa pittore del dissenso.
11.00–11.30 Stefan Albl, Nicolò Simonelli e i suoi rapporti con Testa, Mola, Castiglione e altri.
Pausa caffè
12.00–12.30 Francesco Petrucci, Mola, artista marginale al Barocco nella Roma del Seicento
12.30–13.00 Timothy Standring, Castiglione’s etching The Genius of Castiglione
13.30–13.30 Giulia Fusconi e Angiola Canevari, Nuove proposte su Pietro Testa
Sessione pomeridiana, presieduta da Wolfgang Prohaska
15.00–15.30 Cecilia Mazzetti di Pietralata, “Mit vielen fremden Inventionen”. Il tormento del genio nel tempio della classicità e la biografia che Sandrart dedica a Pietro Testa (Teutsche Academie 1675).
15.30–16.00 Miriam Di Penta, Nuove riflessioni su Andrea de Leone (Napoli 1610–1685) e sul suo soggiorno a Roma nel 1630
16.00–16.30 Renata Ago, Tanti modi per promuoversi: artisti a Roma nel '600
Pausa caffè
17.00–17.30 Dalma Frascarelli, "Omnes eiusdem sumus naturae": lo sguardo degli animali nella pittura del Seicento
17.30–18.00 Patrizia Cavazzini, La pittura erotica nel primo Seicento a Roma
Istituto Storico Austriaco
viale Bruno Buozzi 113, 00197 Roma
Tel. +39 06 36 08 261
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