Museo di Roma Palazzo Braschi
15 dicembre 2016 - 30 aprile 2017
Giocare a carte con i pittori del ’900, da Carla
Accardi a
Burri, a
Consagra, da Primo
Conti a
Carrà, da
Campigli a
Capogrossi, a
Cagli, da
Fautrier a
Cocteau, da Carlo
Levi a
Guttuso, da
Prampolini a Fausto
Pirandello – solo per citarne alcuni. Questa suggestiva partita sarà idealmente possibile grazie alla originale collezione di carte di
Paola Masino (1908-1989), donate da Alvise Memmo al
Museo di Roma ed esposte per la prima volta al pubblico nelle sale al piano terra
dal 15 dicembre al 30 aprile 2017.
La mostra
“I pittori del ’900 e le carte da gioco. La collezione di Paola Masino” promossa da
Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con l’
Archivio del Novecento di
Sapienza Università degli Studi di Roma e con l’organizzazione di
Zètema Progetto Cultura, è a cura di
Marinella Mascia Galateria e Patrizia Masini.
Scrittrice anticonformista, intellettuale coltissima, compagna di Massimo Bontempelli, Paola Masino conobbe e frequentò assiduamente letterati, musicisti e pittori, italiani e stranieri, nelle varie residenze, a Roma, Firenze, Parigi, Milano, a Venezia e, d’estate, a Castiglioncello e a Forte dei Marmi. Amava giocare a carte: a poker, a pinnacolo (con Bontempelli), a scopone (con Pirandello). E collezionare mazzi di carte da gioco. Da queste “passioni” nasce l’idea di chiedere ai tanti amici artisti di creare delle carte dipinte, napoletane, francesi e Tarocchi. Realizzando così, dal ’47 agli anni Ottanta, una
collezione unica al mondo, che è testimonianza dell’arte pittorica del Novecento e in cui le carte da gioco, astratte dal loro contesto, divengono opera d’arte e “simbolo metafisico”.
Per la prima volta saranno esposti al pubblico anche i
ritratti di Paola Masino, opera dei pittori
Bucci,
Cagli,
Cecchi Pieraccini,
de Chirico,
de Pisis,
Funi e
Sironi, e di famosi fotografi, da
Bragaglia a Ghitta
Carell, da
Luxardo, a
Sommariva. Tutti degli anni ’30, mentre è del 1968 il ritratto di Alexander
Calder, autore anche di una splendida carta in bianco e nero, la
Regina di fiori: opere eseguite entrambe a Roma, così come il ritratto di Bontempelli di Alberto Savinio.
Inoltre, grazie al contributo dell’
Archivio del Novecento di
Sapienza Università degli Studi di Roma, saranno esposte
foto d’epoca,
lettere,
manoscritti,
quaderni d’appunti,
libri editi e inediti di Paola Masino.
Il “
Fondo Paola Masino – donazione Alvise Memmo”, donato nel 2007 al Museo di Roma Palazzo a Braschi dal nipote della scrittrice, oltre alla collezione, che
nella sua integralità si compone di 352 carte dipinte, comprende un piccolo e prezioso archivio, costituito da un quaderno e dalle meticolose liste redatte da Paola Masino, con i nomi degli artisti “incaricati” e le corrispondenti carte da gioco “commissionate”, le lettere dei pittori alla collezionista, che hanno accompagnato il progressivo sviluppo della collezione,

oltre a una serie di scatole di sigarette utilizzate come contenitori delle carte dipinte e di due mazzi di carte da gioco commerciali autografate da famosi musicisti, letterati e attori.
Il Fondo, significativo per lo studio della collezione, e anche della figura di Paola Masino, un’istituzione della vita culturale romana, costituisce un’importante acquisizione che va ad arricchire le raccolte del Museo.