1_Fra_BartolomeoQualche settimana fa abbiamo presentato su www.news-art.it un gruppo di aste di alto rango riservate agli "Antichi Maestri", in programma da Christie’s e Sotheby’s New York a cavallo fra la fine di gennaio e i primi giorni di febbraio.
La curiosità per i risultati era più che mai notevole, sia per la grande quantità di lotti di particolare rilievo, sia per le stime di vendita, spesso importantissime e in qualche caso davvero iperboliche, come a voler definitivamente e sin quasi programmaticamente allontanare dal mercato dell’arte - comunque in area anglo-sassone, anche in questi ultimi 3-4 anni, rimasto sempre piuttosto florido - qualsiasi, pur remoto, spettro di crisi economica e di minima difficoltà nel comparto dei dipinti antichi.

 
Ora che le aste si sono svolte, esiti alla mano si può procedere ad una rapida analisi e a qualche commento, cominciando da Christie’s.

2_Botticelli_Madonna_RockfellerPartiamo, dunque, dai risultati generali nudi e crudi e dalle percentuali di vendita (sul totale dei lotti e sul totale dei valori) asta per asta. Le due sessioni principali di dipinti antichi si sono svolte il 30 gennaio. La spettacolare asta denominata “Renaissance” presentava  51 lotti, 33 dei quali andati venduti: il che significa il 65% dei lotti, per un totale di aggiudicato pari (diritti inclusi) a più di $ 42.500.000, corrispondenti a circa € 31.500.000, ossia (fonte Christie’s) il 68% del valore dell’asta. In questo caso l’esito, felicissimo in termini assoluti, può essere considerato molto soddisfacente ma forse non entusiasmante, soprattutto sotto il profilo dei lotti venduti, pur tenendo in considerazione l’elevato standard commerciale (oltreché artistico) delle proposte. La seconda sessione d'asta maggiore, “Old Master Paintings. Part I”, si componeva di altri 41 lotti; di questi, 30 sono andati venduti in asta, per un totale di aggiudicazioni, diritti inclusi, di circa $ 20.000.000 (pari, più o meno, a € 15.000.000). Tradotto in percentuali significa il 73% dei lotti venduti e, giuste le indicazione della casa d’aste, l’87% rispetto al valore complessivo della sessione di vendita. In questo caso risultati inequivocabilmente ottimi, direi.
 

3_Scipione_PulzoneMa entriamo maggiormente nello specifico, mettendo in rilievo le migliori performance e anche qualche esito deludente (non necessariamente così sorprendente, peraltro).
Partendo dall’asta 2673, “Renaissance”, spicca innanzitutto il fatto che ben 4 autori (due di primissimo piano e due di ottimo livello) hanno realizzato il miglior risultato assoluto di sempre nelle vendite in asta. Si tratta di Fra Bartolomeo, grazie all’inedito tondo raffigurante una Madonna col Bambino (l. 128, fig. 1), aggiudicato, diritti inclusi, per $ 13.000.000 (poco più di € 9.5000.000): cifra importantissima, per quanto non molto migliorativa rispetto alla stima di catalogo, del resto assai elevata ($ 10/ 15.000.000); di Botticelli, con la cosiddetta Madonna Rockfeller (l. 148, fig. 2), aggiudicata per quasi $ 10.442.000 (€ 7.727.000), con una buona crescita dalla stima di catalogo di $ 5/ 7.000.000; e poi di Scipione Pulzone, grazie al superbo Ritratto di Jacopo Boncompagni (l. 129, fig. 3), che presentato in catalogo con la stima, già importante, di $ 1.500/ 2.500.000 ha ottenuto un fantastico exploit chiudendo a $ 7.586.000 (€ 5.614.000), forse in assoluto il risultato più significativo di tutta l’asta; e infine di Bartolomeo Veneto, la cui Madonna col Bambino (l. 142, fig. 4) in asta ha saputo confermare la più che ragguardevole stima di catalogo di $ 800.00/ 1.200.000, raggiungendo (sempre diritti inclusi) $ 962.500 (pari a € 712.000). Eccezionale anche l’esito di vendita ottenuto dalla celeberrima xilografia di Tiziano raffigurante la Sommersione del faraone sul Mar Rosso (l. 140), che partendo da una stima di catalogo già prestigiosa di $ 250/ 350.000 è approdata alla cifra complessiva di $ 854.500 (€ 632.000), la più alta mai pagata per una xilografia del grande maestro veneto.

4_Bartolomeo_VenetoRisultati molto brillanti hanno pure fatto registrare la bellissima tavoletta di Taddeo di Bartolo coi SS. Cosma e Damiano in attesa della decollazione (l. 103), che ha raggiunto $ 962.500 (€ 712.500) partendo da una stima di $ 600/ 800.000, e la tavola con le Tentazioni di Sant’Antonio, attribuita a seguace di Hieronymus Bosch e venduta per $ 902.000 con una stima di catalogo di $ 400/ 600.000 (l. 113). Da segnalare ancora, in positivo, il risultato, direi buonissimo, della Madonna con Bambino del lippesco Maestro di San Miniato (l. 105), venduto per $ 386.500 con stima $ 200/ 300.000, e quello molto importante, sebbene in linea con la stima proposta, della Madonna con Bambino e San Giovannino di Lucas Cranach il Giovane (l. 137, $ 1.762.500).
Infine è d’obbligo segnalare la performance della bella Madonna con Bambino e Angeli in terracotta invetriata di Benedetto Buglione (l. 135, fig. 5) che, presentata in catalogo con l’indicazione decisamente prudente di $ 30/ 50.000, si è issata sino alla considerevole cifra complessiva di $ 458.500 (pari a circa € 340.000), rappresentando, forse, la principale sorpresa di questa sessione d’asta.

 
5_Benedetto_Buglione6_BronzinoPassando brevemente agli invenduti, direi in sintesi che nessuno di essi può essere considerato un’assoluta sorpresa. La Battaglia dei nudi di Antonio Pollaiolo (l. 117), la Maddalena penitente del Giampietrino (l. 116), il fronte di cassone attribuito allo Scheggia (l. 127), il Ritratto di dama di Bernardino de’ Conti (l. 146), per quanto pezzi notevoli, apparivano possibili candidati all’insuccesso in ragione di stime particolarmente elevate e decisamente di soglia per i loro autori. Anche i due pezzi più forti rimasti al palo presentavano già sulla carta difficoltà per la vendita in riguardo alle stime proposte: la Madonna col Bambino in trono di Bottticelli (l. 118) è un’opera certamente di rango, ma per lo più riferita in letteratura alla bottega o almeno alla collaborazione della bottega col maestro, e dunque ha fatto fatica ha reggere la proposta, e la quotazione conseguente, come Botticelli al 100%, per quanto magari non di qualità suprema ($ 3/ 5.000.000); il Ritratto di giovane uomo con libro (l. 152, fig. 6), pur bellissimo e ben noto in letteratura, è stato qui proposto per la prima volta, ragionevolmente, come sicuro Bronzino ma con una stima $ 12/ 18.000.000 che sarebbe apparsa ai limiti perfino per un dipinto unanimemente riferito al grande maestro fiorentino: in altre parole, un piccolo azzardo, sebbene comprensibile alla luce della qualità assoluta dell’opera.
 
7_Chardin8_Annibale_CarracciQuanto all’asta 2672, “Old Master Paintings. Part I”, troviamo ancora tre lotti che hanno stabilito record di vendita in asta per i rispettivi autori (in due casi, di eccezionale importanza storico-artistica): la Ricamatrice di Jean-Baptiste-Siméon Chardin (l. 38, fig. 7), venduta a $ 4.000.000 (ca. € 3.000.000), l’Annunciazione di Annibale Carracci (l. 31, fig. 8) che ha raggiunto $ 3.442.500 (poco più di € 2.500.000) e l'invero bellissima Natura morta di Hubert van Ravesteyn (l. 27, fig. 9), acquistata per la considerevole cifra totale di quasi $ 500.000.
Sono andate bene le due Vedute romane del Panini (lotti 41-42), proposte a stime importantissime e vendute presumibilmente alla cifra di riserva (rispettivamente $ 3.442.500 e $ 2.100.000), la Regina Angelorum di Zurbaran (l. 12), che ha sfiorato $ 300.000 con $ 150.000/ 250.000 di stima, il rametto di Watteau La Déclaration (l. 37) acquistato per $ 600.000, quello di Jan Brueghel il Vecchio, Paesaggio boschivo con cacciatori, (l. 7) che ha raggiunto $ 480.000 (stima di catalogo $ 300/ 500.000) e il Paesaggio con contadini di Salomon van Ruysdael (l. 18), anch’esso venduto a $ 480.000.

9_Hubert-van_Ravesteyn10_Carlo_DolciRisultati ancor più soddisfacenti hanno ottenuto la piccola tavola con l’Estate di Jacob Grimmer (l. 4) acquistata per $ 325.000 (la stima era $ 150/ 250.000), la Scena mitologica di Abraham Bloemaert (l. 16) che, proposta in catalogo con una stima ragionevole di $ 80/ 120.000, a sorpresa è salita in asta sino a $ 435.000 (€ 320.000), l’ovale raffigurante San Giuliano di Carlo Dolci (l. 1, fig. 10), davvero di alta qualità, issatosi sino a $ 300.000 da $ 150/ 250.000, L’Amour moissonneur di Boucher (l. 22) venduto per quasi $ 400.000 e la Natura morta di François Desportes (l. 36), giunta a sfiorare $ 300.000. 

Detto dei successi, una serie di invenduti di rispettabilissimo lignaggio rappresentano le delusioni di quest’asta, in molti casi, però, ampiamente pronosticabili alla luce di stime decisamente coraggiose: tali si direbbero, in effetti, il piccolo tondo allegorico di Angelo Caroselli (l. 3, stima $ 200/ 300.000), la Santa Caterina d’Alessandria con due angeli di Giovanni Bilivert (l. 33, $ 300/ 400.000), il Porto Mediterraneo di Johannes Lingelbach (l. 20, $ 300/ 500.000), la Veduta del Golfo di Napoli di Antonio Joli (l. 23, $ 400/ 600.000) e soprattutto due opere, pur superbe, come il Fiume Lekghiacciato di Salomon van Ruysdael (l. 28) e il rame con la Fuga in Egitto di Carlo Maratti (l. 11, fig. 11) entrambe proposte con la stima vertiginosa di $ 800/1.200.000.

11_Carlo_Maratti12_BoucherMeno preventivabili, ma pur sempre nella fisiologia delle aste, dalla quale è insopprimibile una componente di imprevedibilità e aleatorietà, gli insuccessi del Paesaggio con figure di Claude Lorrain (l. 34, $ 250/ 350.000), del Capriccio con ponte sul canale di Francesco Guardi (l. 9, $ 180/ 220.000) e de La Tendre Pastorale di François Boucher (l. 39, fig. 12), tela significativa nel percorso del pittore proposta con una stima, alta ma non irragionevole, di $ 500/ 700.000.
                                        Luca Bortolotti, 12/02/2013