Franco LUCCICHENTI
E' un noto architetto romano; dal 2002 al 2007 ha fatto parte della Commissione Speciale per la Valutazione dell'Impatto Ambientale delle Opere Strategiche per il Ministero dell'Ambiente; autore di vari progetti urbanistici, ha ricevuto premi e riconoscimenti ed ha al suo attivo numerose pubblicazioni.
DOPO IL TERREMOTO
di
Franco LUCCICHENTI
Franco Purini nel suo intervento su
News Art ha evidenziato tra gli altri un problema centrale riguardo la ricostruzione e la messa in sicurezza di edifici in aree colpite da terremoto o costruiti in zone sismiche , quello della conservazione e il recupero della suggestione storico- artistica, emozionale dei luoghi interessati dal fenomeno.
In passato occupandomi di valutazione di impatto ambientale scrissi alcune riflessioni sulla
" compatibilità culturale" di nuovi insediamenti o interventi in aree antropizzate.
Non mi riferisco solo a nuclei di edifici storici , ma anche a manufatti ed aree che nel tempo hanno sviluppato e mantenuto una funzione e una fruizione diventando portatori comunque di significato e di ricordi .

Molti luoghi sparsi nel territorio italiano custodiscono una
suggestione segreta che è percepita più o meno consapevolmente da chi ci vive e
che lega gli abitanti alla casa, al paese, alla città stabilendo un ponte emozionale col passato favorendo, in un mondo liquido, la stabilizzazione e il ritorno.
La memoria sostanzia l'appartenenza al territorio. In un mondo dove esistere è solo un perpetuarsi del presente si può configurare un futuro
vuoto e senza forma. relegando la vita in periferie di grandi città. Questo non vuol dire soltanto stabilire gerarchie di valori formali, ma anche
identificare luoghi portatori di significato culturale in senso allargato e non solo di bene culturale.
Da condividere in pieno la considerazione di
Purini del
ripristino esatto del luogo in rovina. Bisogna tenere conto che spesso in Italia si interviene in borghi, paesi o città dove il costruire è stato un processo di stratificazione e sedimentazione lento e la lentezza ha conferito coerenza perchè i tempi di edificazione del passato erano altri e le forze che modellano il fare dell'uomo si dispiegavano con modalità diverse. La relativa lentezza esecutiva ha permesso al territorio di armonizzare meglio il rapporto tra antropizzazione e valori ambientali.
Edificare nuove e moderne costruzioni vuol dire
partecipare al processo di stratificazione dei valori estetico culturali già presenti e metabolizzati dall'ambiente e dalla coscienza degli abitanti senza effetti dirompenti che possono liquefare in maniera irreversibile la fascinazione del luogo. Una discontinuità anche forte per portare valore aggiunto a un sito non deve competere con l'"aura "culturale che gli appartiene ma
riverberare in qualche modo nel presente una cifra estetico culturale accumulata nel tempo compatibile e metabolizzabile.
La ricostruzione e la messa in sicurezza dei centri abitai in zone sismiche deve essere
occasione per pensare a definire nuovi attrattori estetico funzionali economici per favorire il ritorno stabile degli abitanti dalle periferie delle grandi città.
Una rivisitazione del Paese
anche per riequilibrare la pressione antropica sul territorio compromessa dalla eccessiva urbanizzazione.
Franco LUCCICHENTI (Roma 9 / 9 / 2016)