L’iniziativa si struttura in varie sezioni, ciascuna delle quali è riservata ad un sottotema particolare, esplorato nelle sue componenti eminentemente simboliche. Il percorso si apre con la “Notte”: protagoniste, in questo caso, sono le opere in diversa misura derivate dall’invenzione michelangiolesca della Notte scolpita per la tomba di Giuliano de’Medici (Firenze, San Lorenzo, Sagrestia Nuova). Segue la “Vacanza dell’anima”, centrata su immagini che mettono in figura il sonno; spiccano, in questo segmento, due dipinti arcinoti: il Sogno del cavaliere di Raffaello (Londra, National Gallery) e Venere e Amore addormentati e spiati da un satiro, eseguito da Correggio e conservato al Louvre.
L’itinerario affronta poi le “Visioni dell’Aldilà”, considerando il sogno nella tradizione religiosa: nella sede della dimora medicea sono presentate diverse opere che raffigurano le vicende legate al sogno e alla visione nell’ambito della storia sacra. La mostra torna quindi a ruotare attorno a Michelangelo nella sezione “La vita è sogno”, che mette a fuoco la fortuna del disegno raffigurante Il sogno o la Vanità dei desideri umani del Buonarroti nella cultura figurativa rinascimentale. Si rimane ancora in territorio fiorentino con la parte dedicata al concetto di sogno coltivato da Francesco de’Medici e dalla sua cerchia (“I sogni del principe”): emblematica in proposito risulta l’Allegoria dei sogni dipinta da Giovanni Battista Naldini per lo Studiolo di Palazzo Vecchio.
In “Sogni enigmatici e visioni da incubo”, invece, sono esposte opere “tenebrose”, il cui soggetto resta in taluni casi ancora di ardua comprensione: sotto questo profilo, risulta esemplare il cosiddetto Sogno del dottore inciso da Albrecht Dürer. Al bulino del grande artista tedesco si affiancano, tra gli altri, dipinti di Bosch e Brueghel, quali testimonianze delle declinazioni più inquietanti conferite all’argomento da parte degli artisti tra Quattrocento e Cinquecento.
La chiusura è affidata, significativamente, a una coppia di opere dei fratelli Luteri: si tratta dell’Aurora di Battista (Dresda, Gemaldegalerie) e del Risveglio di Venere di Dosso Dossi (Bologna, coll. Banca Unicredit).
(F. So, 21/5/2013)
Didascalie immagini:
1. Raffaello Sanzio, Il sogno del cavaliere, Londra, National Gallery, 1504 ca
2. Lorenzo Lotto, Allegoria della Castità, Washington, National Gallery, 1505ca
3. Battista Dossi, Aurora, Dresda, Gemaldegalerie, 1544
Il Sogno nel Rinascimento
Galleria Palatina – Palazzo Pitti, Firenze
21 maggio – 15 settembre 2013
A cura di Chiara Rabbi Bernard, Alessandro Cecchi, Yves Hersant
Catalogo Sillabe - pagine 240, prezzo 29 euro
Biglietto intero: € 13.00; ridotto: € 6.50
Orario Martedì – Domenica ore 8.15 - 18.50. Chiuso il lunedì