Treglia Matteo_Mitra_1713Prorogata fino al 2 marzo, in ragione del notevole e meritato riscontro di pubblico, la mostra ospitata dalla Fondazione Roma Museo nel romano Palazzo Sciarra, che ha portato nella capitale alcuni dei capolavori del Tesoro di San Gennaro di Napoli. Un evento eccezionale, curato da Paolo Jorio, direttore del Museo del Tesoro di San Gennaro, e da Ciro Paolillo, docente di Storia, economia e produzione della gioielleria presso la Sapienza Università di Roma.

La raccolta partenopea si è formata nel corso degli ultimi settecento anni grazie alle donazioni di regnanti e agli ex-voto della devozione popolare. Si tratta di una delle collezioni più importanti al mondo, per qualità, quantità e valore dei gioielli, che non ha mai subito perdite significative nella sua storia.

Tra i pezzi di maggiore importanza esposti a Roma spiccano indubbiamente la Collana di San Gennaro e la Mitra del santo. La collana è opera di Michele Dato, che la realizzò in soli cinque mesi nel 1679, con la collaborazione di alcuni artigiani. Il monile è formato da tredici maglie in oro massiccio, alle quali sono appese croci tempestate di zaffiri e smeraldi. Alla struttura originaria si sono aggiunti poi nei secoli diversi altri gioielli, come le croci dono di Carlo di Borbone (1734) e di Maria Carolina d’Austria (1775).

Dato Michele_Collana di San Gennaro_1679-1879Straordinariamente preziosa è anche la Mitra, eseguita nel 1713 da Matteo Treglia e decorata con ben 3964 gemme, che compongono una complessa costellazione simbolica deputata a celebrare le virtù del patrono di Napoli. Tra esse si distinguono i molti smeraldi provenienti dalle cave dell’America Latina, che costituiscono una delle più rare raccolte di pietre preziose degli antichi popoli sudamericani ancora esistenti al mondo.

Una sessantina di altre opere affianca i due capolavori menzionati. Sono di grande interesse la Croce in argento e coralli (1707) dono della famiglia Spera, il Calice in oro, rubini, smeraldi e brillanti, realizzato da Michele Lofrano, orafo di corte, per ordine di Ferdinando di Borbone nel 1761 e l’Ostensorio in argento e rubini donato da Gioacchino Murat quando giunse a Napoli (1808).

Il Tesoro contempla inoltre gioielli novecenteschi, come la Pisside in oro, corallo e malachite eseguita dalla famiglia Ascione di Torre del Greco (1931) su commissione di Umberto di Savoia, che nello stesso anno si trasferì nella città campana. Notevoli infine i due Splendori, alti più di tre metri, cesellati da Filippo del Giudice su disegno di Bartolomeo Granucci (1744), come anche la tela di Francesco Solimena dipinta nel 1702, che divenne modello per la successiva iconografia di san Gennaro.
   (F. So, 10/11/2013)

 

Ascione Giovanni_Pisside_1831IL TESORO DI NAPOLI. I Capolavori del Museo di San Gennaro

Museo Fondazione Roma
Palazzo Sciarra
Via Marco Minghetti, 22 - 00187 Roma
30 ottobre 2013 - 2 marzo 2014

Mostra a cura di Paolo Jorio, Ciro Paolillo
Consulenza scientifica al catalogo: Franco Recanatesi 
Catalogo Skira

Informazioni e prenotazioni
t. +39 0669205060
www.mostrasangennaroroma.it
www.fondazioneromamuseo.it

Orario apertura
Lunedì 15.00 > 20.00
Dal martedì al giovedì e domenica 10.00 > 20.00
Venerdì e sabato 10.00 > 21.00
la biglietteria chiude un’ora prima

Biglietti
Intero € 10
Ridotto € 8
Giovani fino a 26 anni; adulti oltre i 65 anni; forze dell’ordine e militari con tessera di riconoscimento; studenti universitari con libretto e docenti delle Facoltà con indirizzo Storia dell’Arte; dipendenti Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo; adulto che accompagna un minore; convenzioni
Ridotto gruppi € 8 (minimo 10 massimo 25 persone, prenotazione obbligatoria)
Scuole € 5 ad alunno
Famiglia € 20 (dai 3 ai 5 componenti)
Argentiere napoletano_Santa Maria Egiziaca_1699Omaggio Studenti universitari con libretto (primo mercoledì del mese dalle 14.00); adulti oltre i 65 anni (primo martedì del mese dalle 14.00); bambini fino a 6 anni; visitatori diversamente abili (incluso 1 accompagnatore); 1 accompagnatore per ciascun gruppo prenotato; 1 accompagnatore ogni 10 studenti; possessori Tessera Amici del Museo; giornalisti con di tessera di riconoscimento; soci ICOM; Confesercenti; Federagit – Guide Turistiche Roma





Didascalie delle immagini
1. Matteo Treglia, Mitra, 1713, argento dorato, diamanti, rubini, smeraldi e granati
2. Michele Dato, Collana di San Gennaro, 1679-1879, oro, argento, gemme, costruzione di gioielleria
3. Giovanni Ascione, Pisside, 1831, oro, corallo, malachite, costruzione e incastonatura
4. Ignoto argentiere napoletano, Santa Maria Egiziaca, 1699, argento fuso, sbalzato cesellato, rame dorato