fig. 1(2)Sarà aperta al pubblico fino al 24 dicembre l’interessante mostra sulle vedute del Grand Tour organizzata dalla Galleria Tomaso Piva, nel cuore di Milano (fig. 1). Esposte oltre cento opere provenienti da una collezione privata e aventi per soggetto molte fra le più belle e famose mete granturistiche italiane ed europee.


Quasi alla stregua delle (non più troppo moderne) cartoline e dei souvenir, e vicinissime, per la motivazione principale che ne stava alla base, al concetto di fotografia, le vedute erano nel corso del Settecento e dell’Ottocento, assieme ai ritratti batoniani alla moda, la tipologia di opera d’arte più richiesta dai viaggiatori stranieri che desideravano riportare in patria un ricordo tangibile dei luoghi visitati.


fig. 2(1)In particolare, oltre ai ventiquattro preziosi acquerelli di Henrietta Vernon, contessa di Warwick (1755 1845), la mostra offre all’occhio curioso del collezionista, dello studioso o del semplice appassionato, il volume completo delle mirabili vedute dei “Campi Phlegraei (figg. 2, 3, 4, 5) con le tavole celeberrime realizzate da Pietro Fabris (1740 – 1792) e pubblicate tra il 1776 e il 1779 da Sir William Hamilton (1730 – 1803), ambasciatore d’Inghilterra a Napoli fino al 1800. Quest’ultimo, oltre che diplomatico, fu anche archeologo e antiquario, e proprio nella capitale partenopea, in cui trascorse la maggior parte della sua esistenza, si dedicò allo studio dei vulcani (della cui indagine l’opera proposta dalla Galleria Piva costituisce la testimonianza principale), con un occhio particolare, è quasi superfluo sottolinearlo, al Vesuvio (fig. 6) e ai fenomeni naturali ad esso legati.

fig. 3(1)Un viaggio per certi versi nostalgico, quella proposto dall’esposizione, eppur sempre attuale, che accompagna il visitatore alla scoperta dell’Italia (e non solo) tra il XVIII e il XIX secolo, attraverso la riproduzione artistica delle tappe più importanti e significative battute dai giovani aristocratici del tempo e, accanto ad essi, dai numerosissimi artisti che nel Bel Paese venivano a perfezionare la loro arte: Venezia con i suoi romantici canali, il Duomo di Milano, il golfo di Napoli con le sue meravigliose isole, tra cui Ischia (fig. 7), e, come già accennato sopra, l’area vulcanica dei Campi Flegrei, fra cui spiccava il lago d’Averno (fig. 8), soggetto privilegiato da tutti gli artisti.
Manuela D'Aguanno, 12/12/2013




fig. 4(1)fig. 5(1)
Immagini dal Grand Tour

Galleria Tomaso Piva
Via San Giovanni sul Muro, angolo via Meravigli 18, Milano
Fino al 24 dicembre 2013
Orario 10.00 – 19.00
Tel. e Fax: +39 02 36632693
info@pivaec.it
www.pivaec.it



 
fig. 6(2)fig. 7(1)fig_ 8