Cerano, Morazzone, Giulio Cesare Procaccini, Daniele Crespi, Tanzio da Varallo, Francesco Cairo, per citare solo le figure maggiori e più celebrate, sono stati tutti sottoposti a considerevoli approfondimenti, beneficiando non solo di innumerevoli studi specialistici, ma anche di ottimi cataloghi ragionati (
Cerano, M. Rosci 2005;
Morazzone, J. Stoppa 2003;
Cairo, F. Frangi 1998;
la famiglia Nuvolone, F.M. Ferro 2003) o volumi dedicati (
G.C. Procaccini, M.Rosci 1993;
Daniele Crespi, N.Ward Neilson 1996) e notevoli mostre monografiche (
Tanzio, Milano 2000;
Vermiglio, Campione d’Italia 2000;
lo Zoppo da Lugano, Rancate 2001; e ancora
Cerano, Milano 2005, e
Daniele Crespi, Busto Arsizio 2006).
A margine rispetto alla presente mostra braidense, va aggiunto che indagini non meno accurate sono state riservate anche a un settore della pittura lombarda del Seicento come
la natura morta (più volte in anni recenti al centro di esposizioni di rilievo), certo non negletto in passato, ma al quale oggi più che mai viene riservato un apprezzamento incondizionato e riconosciuto un ruolo cardinale nell’evoluzione storica del genere.

Il quadro generale può ritenersi, dunque, pienamente acquisito, in termini sia di
fortuna e
comprensione critica complessiva, sia di
conoscenze specifiche, rendendo ben leggibili anche le peculiarità di quella tradizione artistica, di cui appare chiara, pur nella
varietà delle soluzioni prodotte e nell’
assenza di tendenze di stile dominanti e assolutamente originali, l’energica
vocazione realista (che ha sempre aggirato, però, i
diktat radicalmente innovatori formulati dalla pittura di Caravaggio), il gusto per
effetti di lume risentiti e virtuosistici, e il ricorso preferenziale a una
materia pittorica particolarmente ricca e corposa.
La
Pinacoteca di Brera costituisce evidentemente il deposito di gran lunga più imponente (e significativo per qualità dei pezzi) di dipinti eseguiti da tutti i protagonisti e dai più nobili comprimari del Seicento lombardo,
dall’età di Federico Borromeo alla stagione barocca. Nonostante il valore connotante e perfino identitario che questo nucleo corposissimo riveste all’interno del museo, la sezione ad esso dedicata nell’attuale ordinamento espositivo, per inaggirabili ragioni legate agli spazi disponibili può presentarne solo un numero ridotto di pezzi.
La mostra,
la cui apertura è stata prorogata fino al 9 febbraio 2014, mette, dunque, meritoriamente il pubblico in condizione di apprezzare un nutrito gruppo di opere per nulla trascurabili, ma escluse dai normali percorsi di visita, la più parte oggetto di restauri negli ultimi decenni.

L’esposizione si compone di
46 opere, molte delle quali di grande formato e destinate a far parte in modo permanente del futuro allestimento previsto dal progetto museale “
Grande Brera” (di cui da troppi anni si attende, se non il compimento, quanto meno un incontrovertibile segnale di definitiva accelerazione).
L’ampia selezione presenta quattro importanti pale d’altare, il
Cristo nel sepolcro, san Carlo e santi del
Cerano (proveniente dal deposito presso la chiesa milanese di Santo Stefano e databile intorno al 1610) e altre tre firmate e datate: il
Noli me tangere di
Fede Galizia, del 1616, l’
Assunzione della Vergine di
Carlo Francesco Nuvolone, del 1648, e il
San Francesco in estasi di
Giuseppe Nuvolone del 1650, già in deposito presso la chiesa parrocchiale di Cornate d’Adda.
Tre opere in mostra ricostruiscono parzialmente la serie dei cicli di dipinti realizzati per la Sala dei Senatori in Palazzo Ducale (oggi Palazzo Reale) a Milano: l’
Andata al Calvario di
Daniele Crespi, eseguita alla metà degli anni venti, l’
Orazione nell’orto di
Giovanni Stefano Danedi "il Montalto" e la
Flagellazione di
Giuseppe Nuvolone, queste ultime due provenienti dal ciclo delle
Storie della Passione di Cristo.
Il percorso della mostra comprende altri dipinti di soggetto sacro di piccolo e medio formato, tra i quali si segnalano il bozzetto per la pala d’altare nella
Certosa di Pavia del
Morazzone raffigurante
La Madonna del Rosario con san Domenico e due angioletti, la tavoletta di
Cerano con
San Giorgio e il drago nonché la
Natività e adorazione dei pastori di
Giuseppe Vermiglio.

Una nutrita sezione è dedicata ai ritratti, soprattutto di pittori lombardi, facenti parte del cosiddetto
Gabinetto de’ ritratti costituito da
Giuseppe Bossi, tra i promotori del museo braidense. Si segnalano in particolare il
Ritratto di gruppo della famiglia Nuvolone in concerto, realizzato a metà del XVII secolo dai due fratelli
Carlo Francesco e Giuseppe, l’
Autoritratto di
Giulio Cesare Procaccini, dipinto nel 1624, l’anno prima della sua morte, la
Ritratto di coppia dipinto da
Tanzio da Varallo e il ritratto eseguito da
Francesco Cairo del pittore e scrittore d’arte
Luigi Scaramuccia.
Una scelta di otto fogli di autori come
Cerano, Morazzone e Moncalvo completa, infine, il percorso espositivo.
Catalogo Skira.
Luca Bortolotti, 12/10/2013
LE SEZIONI DELLA MOSTRA:
I sezione - sala XXX – Dipinti da chiesa e dipinti da quadreria
Cerano, Procaccini e Morazzone, Martirio delle sante Rufina e Seconda (Quadro delle tre mani), olio su tela
Giovan Battista Crespi detto il Cerano, Madonna del Rosario, olio su tela
Giulio Cesare Procaccini, Sposalizio mistico di santa Caterina, olio su tela
Giulio Cesare Procaccini, La Maddalena penitente e un angelo, olio su tela
Giulio Cesare Procaccini, San Girolamo e un angelo, olio su tela
Giulio Cesare Procaccini, Santa Cecilia e due angeli, olio su tela
Antonio d’Enrico, detto Tanzio da Varallo, Martirio dei Francescani a Nagasaki, olio su tela
Giulio Cesare Procaccini, San Pietro penitente, olio su tavola
Daniele Crespi, Ultima cena, olio su tela
Daniele Crespi, I santi Pietro e Marco, olio su tela
Francesco Cairo, Cristo nell’orto, olio su tela
Francesco Cairo, Santa Caterina da Siena in estasi, olio su tela
Giovan Battista Crespi detto il Cerano, San Francesco in estasi, olio su tela
Ortensio Crespi, San Francesco in estasi, olio su tela
Pittore lombardo (già attribuito al Morazzone), San Francesco in estasi, olio su tela
II sezione – sala XXXI - Le pale d’altare:
Daniele Crespi, Madonna col Bambino, i santi Francesco, Carlo Borromeo e un offerente, olio su tela
Giulio Cesare Procaccini, Trasfigurazione con i santi Basilide, Cirino e Naborre, olio su tela
Fede Galizia, Noli me tangere, olio su tela
Agostino Santagostino, Il congedo di Cristo dalla Madre, olio su tela
Giovan Battista Crespi detto il Cerano, Cristo nel sepolcro adorato dai santi Francesco, Chiara, Carlo Borromeo, Alberto Quadrelli e un santo vescovo, olio su tela
Giuseppe Nuvolone, San Francesco in estasi sorretto dagli angeli, olio su tela (in deposito a Cornate d’Adda, chiesa parrocchiale di San Giorgio)
Carlo Francesco Nuvolone, Assunzione della Vergine, olio su tela
III sezione – sala XXXII – I soggetti sacri di piccolo e medio formato
Giuseppe Vermiglio, Natività e adorazione dei pastori, olio su tela
Giovan Battista Crespi detto il Cerano, Due storie francescane (San Francesco libera il prigioniero – San Francesco risana il lebbroso), olio su tavola
Giovan Battista Crespi detto il Cerano, San Giorgio e il drago, olio su tavola
Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone, La Madonna del Rosario con san Domenico e due angioletti, olio su tela
Giovan Battista Discepoli detto lo Zoppo di Lugano, Santa Batilde, olio su tela
IV sezione – sala XXXIII – I ritratti:
Carlo Francesco e Giuseppe Nuvolone, La famiglia dei pittori Nuvolone, olio su tela
Antonio d’Enrico detto Tanzio da Varallo, Ritratto di gentildonna, olio su tela
Antonio d’Enrico detto Tanzio da Varallo, Ritratto di gentiluomo, olio su tela
Daniele Crespi, Ritratto del senatore Formenti (?), olio su tavola
Daniele Crespi, Ritratto di scultore, olio su tela
Giulio Cesare Procaccini, Autoritratto, olio su tavola
Francesco Cairo, Ritratto di Luigi Scaramuccia, olio su tela
V sezione – sala XXXIV – La Sala dei Senatori in Palazzo ducale:
Daniele Crespi, Andata al calvario, olio su tela
Giovanni Stefano Danedi detto il Montalto, Cristo nell’orto degli ulivi, olio su tela
Giuseppe Nuvolone, La flagellazione, olio su tela
VI sezione – sala XXXIV – I disegni:
Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone, Vergine assunta
Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone, Battesimo della famiglia di santa Giustina
Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone, Martirio di santa Giustina
Giovan Battista Crespi detto il Cerano, Incoronazione della Vergine venerata dai confratelli del Gonfalone
Ambito lombardo (cerchia di Camillo Procaccini?), Ritrovamento di Mosè
Gugliemo Caccia detto il Moncalvo, Madonna col Bambino e angeli
Gugliemo Caccia detto il Moncalvo, Nascita del Battista
Carlo Francesco Nuvolone, Testa d’uomo con cappello piumato
Seicento lombardo a Brera. Capolavori e riscoperte
Prorogata fino al 9 febbraio 2014
a cura di Simonetta Coppa e Paola Strada
Pinacoteca di Brera, sale XXX-XXXIV
Via Brera, 28 – Milano
Orari:
8.30-19.15 da martedì a domenica
chiuso lunedì
Biglietti
Intero: € 10,00 - Ridotto: € 7,00
Info: 02. 72263257
sbsae-mi.brera@beniculturali.it / www.brera.beniculturali.it
DIDASCALIE IMMAGINI:
1. Giulio Cesare Procaccini
Sposalizio mistico di santa Caterina, olio su tela, 149 x 145 cm
2. Daniele Crespi
Il Cenacolo, olio su tela, 335 x 220 cm
3. Fede Galizia
Noli me tangere, olio su tela, 313 x 196,5 cm
4. Giuseppe Vermiglio
Natività e adorazione dei pastori, olio su tela, 230 x 250 cm
5. Carlo Francesco e Giuseppe Nuvolone
La famiglia dei pittori Nuvolone, olio su tela, 126 x 180 cm
6. Antonio d’Enrico detto Tanzio da Varallo
Ritratto di gentildonna, olio su tela, 80 x 58 cm