Licini Osvaldo_Amalassunta con aureola_courtesy Casa Museo LiciniHa riaperto al pubblico il 14 dicembre la casa museo di Osvaldo Licini a Monte Vidon Corrado (in provincia di Fermo), paese che ha dato i natali all’artista e che per lungo tempo è stato il teatro della sua vita e del suo lavoro. L’edificio – una dimora padronale settecentesca – è stato sottoposto a restauro, dopo che il sisma del 2009 ne aveva compromesso la stabilità.

La struttura custodisce gli arredi originali, lo studio del pittore, alcuni suoi oggetti e diversi disegni, tutti donati da Caterina Celi Hellström, figlia adottiva della moglie di Licini, Nanny, di origine svedese.
Nell’abitazione, inoltre, si possono ammirare le uniche pitture parietali note del maestro. Spicca tra esse l’Archipittura che decora la stanza da letto, fulgido esempio di quell’astrattismo geometrico da lui praticato soprattutto nel corso degli anni Trenta del Novecento.
La riapertura si prospetta come un evento di particolare interesse per la conoscenza della produzione del pittore marchigiano: con l’occasione, infatti, saranno esposti, insieme al prezioso materiale grafico menzionato, alcuni dipinti inediti provenienti da collezioni private. La casa museo è destinata a diventare anche un centro espositivo, diretto da Daniela Simoni.

Licini_camera_anni50Osvaldo Licini (Monte Vidon Corrado 1894 – 1958) è stato uno dei più importanti artisti italiani del XX secolo. Dopo un precoce accostamento ai modi del Futurismo, si avvicina allo stile di Novecento, prendendo parte, nel 1926, alla Prima Mostra del Novecento Italiano (Milano, Palazzo della Permanente). Nello stesso anno si trasferisce definitivamente a Monte Vidon Corrado, dopo le nozze con la pittrice svedese Nanny Hellström. Nel 1935 si tiene la sua prima personale alla galleria Il Milione di Milano. È questo il periodo in cui elabora uno stile legato agli schemi dell’astrattismo internazionale. Verso la fine degli anni Trenta, tuttavia, inizia a delineare una nuova prospettiva artistica, creando quello che è stato definito “figurativismo fantastico”; Licini conia in questa fase una serie di figure ricorrenti, che diventano parte essenziale del suo repertorio: Olandesi volanti, Amalassunte, Angeli ribelli popolano buona parte della produzione tarda. Viene eletto una prima volta sindaco comunista di Monte Vidon Corrado nel 1946, e rieletto cinque anni più tardi. Si spegne nel 1958, anno in cui vince il Gran Premio Internazionale di Pittura alla XXIX Biennale di Venezia.
   (F. So, 5/11/2013)
 
Licini_Casa Museo_Camera_2013_courtesy Casa Museo LiciniInaugurazione della casa museo di Osvaldo Licini
sabato 14 dicembre 2013

Monte Vidon Corrado (Fermo)
www.centrostudiosvaldolicini.it
tel 334 9276790

Didascalie delle immagini
1. Osvaldo Licini, Amalassunta con aureola, courtesy Casa Museo Osvaldo Licini
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Osvaldo Licini fotografato in camera da letto nella casa di Monte Vidon Corrado (anni ’50), courtesy Casa Museo Osvaldo Licini
3.
Casa Museo Osvaldo Licini, camera da letto, courtesy Casa Museo Osvaldo Licini 2013