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L’esposizione veneziana presenta le tappe più significative del loro lavoro, dagli esordi ai nostri giorni, facendo risaltare gli elementi comuni di percorso e di ricerca. Pur senza contatti diretti, i due artisti hanno infatti seguito una traiettoria artistica parallela, per quanto distinta, che ha contemplato
poesia visiva e performance, fotografia, pellicola e video.
Negli Anni Sessanta entrambi hanno sperimentato la Poesia Visiva, per poi spostare il loro interesse, negli anni Settanta, verso forme espressive che prevedessero il
diretto coinvolgimento del pubblico.
Acconci è così pervenuto alle sue celebri
performances legate alla dimensione del corpo, usando ambienti ridotti per dare rappresentazione al proprio agire privato. Particolarmente indicativa della direzione concettuale del suo lavoro la performance
Seed-bed, svoltasi nel 1972 alla
Galleria Sonnabend di New York, in cui l’artista si masturbava sotto il pavimento della galleria mentre il pubblico si limitava ad ascoltarlo senza poterlo vedere.
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Nello stesso 1972
Franco Vaccari presentava alla Biennale di Venezia
Esposizione in tempo reale, Lascia una traccia fotografica del tuo passaggio. Nella sala a lui dedicata del padiglione veneziano era stata installata una cabina Fotomatic lasciata completamente spoglia. Solo una scritta in quattro lingue diverse invitava il visitatore a diventare parte dell’opera, facendosi una fototessera per poi appenderla al muro.
Verso la metà degli anni Settanta
Acconci ha abbandonato la
performance per dedicarsi alle installazioni, e negli anni Ottanta il suo interesse per la dimensione spaziale lo ha spinto a creare a New York lo
Studio Acconci, in cui un gruppo di architetti collabora con l’artista alla realizzazione di progetti che propongono
interventi di natura ambientale (spazi urbani, giardini etc.). Anche
Vaccari ha realizzato opere che si possono ricondurre all’interesse per l’architettura, come il lavoro del 1988 commissionato dal museo d'arte moderna di Bregenz, in Austria, in occasione della mostra
Arte in città.
La mostra veneziana è realizzata con la
diretta collaborazione degli artisti e costituisce un dialogo a distanza tra l’arte europea e statunitense, ma anche l'occasione per una necessaria verifica di operazioni artistiche ancora in attesa di una adeguata storicizzazione.

L’esposizione è organizzata da
Galleria Michela Rizzo, Venezia -
Galleria P420, Bologna -
Acconci Studio, New York. (08/06/2013)
Didascalie immagini:
1. VITO ACCONCI, Back-Wall, Pike Place Market, Seattle (1988)
2. FRANCO VACCARI, Photomatic d'Italia, 1972-73, collage of colour photograph and photostrips on cardboard, cm.50x35
INTERSECTION: Franco Vaccari, Vito Acconci
A cura di Valerio Dehò
dal 1 giugno al 7 settembre 2013
Palazzo Pesaro Papafava
Cannaregio 3764, 30121 Venezia
Orari di apertura 11-18 e su appuntamento. Chiuso la domenica