Nel suo lavoro Lempert procede secondo una marcata vena insieme sperimentale e artigianale, che lo ha condotto a impiegare tecniche di ripresa e di stampa decisamente fuori dall’ordinario.
Lempert riesce a posare sugli oggetti del suo interesse uno sguardo singolarmente introspettivo, giocato su associazioni visive discrete ma raffinatamente evocative, che esplorano la relazione sfuggente e la misteriosa reciprocità che connette nel gioco della visione gli animali osservati e l’uomo che li osserva.
L’insieme delle immagini realizzate da Lempert istituisce una sorta di stralunato catalogo di naturalia, che sembra rimandare liberamente, e forse ironicamente, alle raccolte illustrate dei protoscienziati del XVI e XVII secolo.
L.B., 14/03/2013
Didascalia immagine:
Jochen Lempert, Praying Mantis (Nobuko's Dinner), 2013, diptych, silver gelatin prints, 18 x 24 cm each