Si intitola “
John Keats Virginia Woolf: from Hampstead to Rome”, l’originale mostra in scena presso la Keats - Shelley House di Roma. Realizzati dal Signor Roberto Einaudi, i centosessanta disegni accompagnati da celebri citazioni, resteranno esposti nella casa - museo sita in Piazza di Spagna 26, fino al 23 febbraio 2020.

Architetto, scrittore e artista, il Signor Roberto Einaudi è un appassionato di John Keats. “John Keats mi ha rinforzato l’amore per la natura; fa parte della mia storia da sempre. Più di 30 anni fa sono stato chiamato a diventare un membro del comitato della Keats-Shelley Memorial Association ed allora il mio interesse si è sviluppato” racconta. “Ho sempre disegnato e così mi è venuta spontanea l’idea di essere ispirato da una linea o da una frase di Keats, che senz’altro era il mio preferito, quello che mi faceva ‘partecipare’ alle sue poesie. Ho iniziato quindi, a fare dei piccoli schizzi, delle note, prese mentre leggevo. Da lì mi è venuta l’idea di fare una prima mostra”, continua. In “
A Line for a Line”- questo il titolo della prima esposizione realizzata nel 2017 per celebrare i 200 anni delle poesie di John Keats - disegni e segni grafici narravano le poesie composte daKeats nel 1817. John Keats e Virginia Woolf vissuti nella stessa città, Londra, ma in epoche diverse, in comune non avevano nulla. Eppure il Signor Roberto Einaudi è riuscito, con nobile maestria, ad “unirli” e soprattutto ad esaltare l’amicizia basata sul grande amore per la poesia, la cosiddetta
Fellowship with essence. “Nadia Fusini creatrice dell’associazione Virginia Woolf Society d’Italia, mi chiese per lanciare quest’associazione di realizzare alcuni disegni. In seguito ci è venuta l’idea di presentare Virginia Woolf alla Keats and Shelley. Dopotutto anche se non è una poetessa
, il suo linguaggio è molto poetico.

Strano a dirsi, ma c’è più somiglianza tra John Keats e Virginia Woolf, che tra Keats e Shelley”spiega. La mostra è suddivisa in sei sezioni e inizia con i ritratti esposti al primo piano dei protagonisti. “I disegni sono realizzati con un’unica linea; una linea che ho fatto e rifatto tante volte, perché deve essere perfetta. I ritratti di Virginia Woolf sono presi da fotografie” racconta il Signor Roberto e continua: “La mostra si intitola From Hampstead to Rome, perché tutti e due hanno viaggiato da Hampstead a Roma. Qui c’è l’idea di metterli insieme e raccontare attraverso disegni e citazioni, il tempo che hanno trascorso prima ad Hampstead e poi a Roma”. Nella prima sala sono esposti anche:
Virginia Woolf su John Keats,
Lettere di John Keats e Keats e
Woolf in Italia e Roma. Suggestivo il disegno – emblema dell’intera esposizione, contente la citazione di Virginia Woolf: “
The voice of the house is the voice of the leavesbrushing in the wind… Only one presence- that of Keats himself- dwellshere”, in cui emerge l’interesse e l’amore della scrittrice per John Keats. L’esposizione prosegue nelle stanze dove lo stesso Keats ha vissuto. Tra libri, documenti storici e oggetti simbolici, echeggiano poesie di John Keats e testi di Virginia Woolf. “Qui ancora una volta vengono messi in risalto elementi che accomunano i due protagonisti. Le citazioni di Virginia Woolf sono molto keatsiane”, spiega il Signor Einaudi.
John Keats Virginia Woolf from Hampstead to Rome” con estrema eleganza, celebra due icone della letteratura inglese e resterà aperta al pubblico nel periodo in cui il museo sarà chiuso per motivi di restauro. ( Dall’8 dicembre 2019 al 23 febbraio 2020).
Gennaio 2020 Michela Micheli