La scelta dell'
Umbria, e in particolare della
Galleria Nazionale di Perugia, dove si conservano opere di
Duccio, Beato Angelico, Piero della Francesca e Perugino, rappresenta un omaggio inequivocabile alla passione di
Albers per la pittura italiana del XIV e XV secolo, specialmente quella di Giotto, Duccio e Piero.
La mostra riunisce lavori appartenenti a tutte le fasi della produzione dell’artista.
L'esposizione della
Galleria Nazionale dell'Umbria, intitolata
Josef Albers: Spiritualità e Rigore, presenta una vasta scelta di lavori, che include, oltre a una selezione dei suoi dipinti astratti, vetri colorati, vetri sabbiati, i suoi disegni giovanili e disegni architettonici. A Perugia viene proposta, tra l’altro, la ricostruzione a grandezza naturale delle vetrate policrome del ciclo dedicato alla
Rosa Mystica, disegnate da Albers per la chiesa di
San Michele a Bottrop (sua città natale), distrutta durante la seconda guerra mondiale. A concludere la rassegna è la celebre serie di opere con l’
Omaggio al quadrato, un’affascinante sequenza di
disegni e dipinti di impronta alchemica e cosmogonica datati all’ultimo periodo della produzione dell’artista.
La mostra ospitata nella
Pinacoteca Comunale di Città di Castello,
Josef Albers: Arte come Esperienza, intende invece dar conto dell’impatto dei rivoluzionari metodi di insegnamento di Albers sui suoi allievi,
prima in Germania e poi negli Stati Uniti. Una scelta di lavori dell'artista è allestita a fianco di altri eseguiti dai suoi studenti, oltre a documenti fotografici e filmati di lezioni e laboratori tenuti da Albers.
Josef Albers nacque il 19 marzo 1888 a Bottrop, in Westfalia. Dopo i primi studi artistici a Berlino e Monaco, nel 1920 si iscrisse alla
Bauhaus di Weimar. Nel 1923 Albers fu nominato insegnante del Corso primario e ricoprì questo ruolo anche quando la scuola si spostò a Dessau nel 1925. Nel 1925 sposò quella che sarebbe stata la compagna di tutta una vita,
Annelise Fleischmann, sua allieva, condividendo con lei per più di cinquant'anni la fede nell'arte astratta.
Nel 1933 gli Albers emigrarono negli Stati Uniti, dove Josef fu invitato a creare un dipartimento di arte al Black Mountain College, North Carolina, e dove rimasero fino al 1949. In seguito visitarono a lungo il centro e il sud America, viaggiando in Messico, Guatemala, Cile e Perù, e collezionando arte Pre-Colombiana.
Nel 1950 Albers iniziò la sua serie
Omaggio al Quadrato e nello stesso anno accettò la nomina a Capo del Dipartimento di Design alla Yale University. Più tardi tornò in Germania come
Visiting Professor a Ulm. Nel 1963, la Yale University Press pubblicò l'
Interazione del Colore, divulgando i principi dell'ultima ricerca di Albers legata alla mutevolezza e alla relatività del colore. Nel 1971
Josef Albers fu il primo artista vivente al quale il
Metropolitan Museum of Art di New York dedicò una retrospettiva. Albers morì a New Haven il 25 marzo 1976, una settimana dopo il suo ottantottesimo compleanno.
La mostra è accompagnata da un
catalogo bilingue (italiano e inglese) edito da Silvana, a cura di
Nicholas Fox Weber. Mostra e catalogo sono stati possibili grazie al sostegno economico della
Josef and Anni Albers Foundation.
Lu.Bo, 29/04/2013
Josef Albers. Spiritualità e rigore
Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria
Città di Castello, Pinacoteca Comunale
20 marzo - 30 giugno 2013
Galleria Nazionale dell’Umbria – Sistema Museo, 075 5721009
www.gallerianazionaleumbria.it