
Negli anni antecedenti la Rivoluzione d’ottobre, infatti, che agì da rapida e clamorosa cesura storico-culturale, gli artisti e scrittori russi d’avanguardia svilupparono
complesse teorie estetiche, in cui si fondevano, in un
ottica peculiarmente modernista, elementi della tradizione autoctona con una moltitudine di suggestioni esterne, cariche di segrete
seduzioni arcaiche e simboliche, e circondate da
un’aura rivelatrice: dalle figure in pietra del Neolitico ai rituali sciamanici siberiani, dalle stampe popolari cinesi alle filosofie indiane.
La mostra intende evocare questo tratto della cultura russa, particolarmente marcato nelle tendenze dominanti nel primo quindicennio del XX secolo, fatto al contempo di
irresistibile attrazione e sotterraneo timore nei confronti dell’esotico, dell’ignoto, di un “altro” che poteva essere lo spirito incontaminato dei deserti e della steppa o la cultura orientale: una componente essenziale nelle mitologie che funzionarono da potente motore dei
demoni creativi del Modernismo russo, tanto nelle arti visive, quanto in letteratura e musica.
L’Avanguardia russa, la Siberia e l’Oriente si concentra proprio sulla
complessa relazione che intercorre fra l’arte russa e l’Oriente – da intendere sia come l’Oriente russo, sia come l’Estremo Oriente – assegnando un ruolo di rilievo a quelle personalità radicali che esercitarono uno speciale influsso sullo sviluppo complessivo dell’arte del Novecento:
Léon Bakst, Alexandre Benois, Pavel Filonov, Natalia Goncarova, Wassily Kandinsky, Michail Larionov e Kazimir Malevic, tutti animati da una profonda consapevolezza (tanto sul versante teorico, di fondamentale rilievo per molti di essi, quanto da quello della concreta applicazione artistica) dell’importanza dell’Oriente per il loro lavoro.
Oltre a far leva sugli esponenti più studiati e celebrati dell’Avanguardia russa, la mostra intende opportunamente far luce anche su artisti meno noti, ma non per questo meno significativi, come
Nikolai Kalmakov, Sergej Konenkov e Vasilij Vatagin.
(06/08/2013)
"L'Avanguardia russa, la Siberia e l'Oriente”
Palazzo Strozzi, Firenze - 27 settembre 2013-19 gennaio 2014
A cura di John E. Bowlt, Nicoletta Misler, Evgenija Petrova
Didascalie immagini:
1. Natal'ja Goncarova, Il vuoto, olio su tela, cm. 80x106, 1913-1914, Mosca, Galleria Statale Tretjakov;
2. Kazimir Malevic, Supremus n. 58, San Pietroburgo, olio su tela, cm. 79,5x70,5, San Pietroburgo, Museo Statale Russo;
3. Pavel Filonov, Animali, olio su cartone, cm. 36x44, San Pietroburgo, Museo Statale Russo.