copertina_caravaggio(2)E’ uscita una nuova opera di carattere documentario su Caravaggio, dopo quasi due anni dalla pubblicazione di Caravaggio a Roma. Una vita dal vero, a cura degli stessi autori che tornano a parlare, attraverso una rilettura di documenti in parte già noti, dell’ambiente sociale ed artistico in cui visse il Merisi, approfondendo in alcuni casi quanto già scritto nel precedente lavoro.

 
Come ricordato dagli autori nella prefazione, già Luigi Spezzaferro, grande studioso del pittore lombardo, si augurava una revisione storica dei documenti sul Merisi; non molto tempo fa, in una intervista su questo magazine anche Claudio Strinati auspicava con solidi argomenti una revisione documentaria che portasse ad un'interpretazione più consona alla realtà in cui visse l’artista.
Dopo la lettura del volume a più mani che qui si presenta, dal mio punto di vista direi che il processo auspicato da Spezzaferro e Strinati, tra molti pregi e qualche limite, trova riscontro nel lavoro di questi studiosi. Scorrendo le pagine della pubblicazione si tocca con mano la passione degli autori per il Merisi, elemento trainante che ha alimentato un impegno non semplice ma culturalmente assai proficuo per dipanare le nebbie del passato che ancora avvolgono il pittore lombardo.
Tutti i capitoli sono degni nota, anche se in questa sede mi limiterò a citarne solo alcuni. Tra le novità della pubblicazione si segnala la luce fatta sulla bottega del pittore fiorentino Francesco Morelli e i rapporti tra i suoi allievi, da Baglione a Salini sino a Travagni. Gli autori analizzano e mettono in luce nell’opera le relazioni tra questi pittori, arricchendone e mutandone parzialmente le biografie con notizie nuove.

Caravaggio_Nativit%C3%A0_con_i_santi_Francesco_e_LorenzoInteressante poi appare la messa a fuoco dei rapporti commerciali tra pittori, dei gusti della committenza e del commercio artistico, che trovano nel lavoro degli autori conferme che cominciano a rafforzare certezze su temi cruciali come il ruolo degli artisti, le modalità di lavoro, il copyright sulle singole opere. Nella pubblicazione viene rivalutato il ruolo di Costantino Spada così come viene confermato quello di Prospero Orsi nelle relazioni con Caravaggio.
 
Altro significativo contributo si rileva nel capitolo scritto da Michele Cuppone che avanza l’ipotesi che la Natività con i ss. Lorenzo e Francesco per l'oratorio palermitano di San Lorenzo, celebre opera del Caravaggio trafugata nel 1969, sia un dipinto romano, eseguita proprio al principio del Seicento probabilmente su committenza del banchiere senese Fabio Nuti, come già rilevato da Maurizio Calvesi: un paragrafo scritto con prudenza, equilibrio e misura. Tra le diverse motivazioni addotte dall’autore - oltre quelle stilistiche, stante la diversità del dipinto di Palermo dalle altre opere siciliane - si pone in rilievo il debito figurativo del Merisi con l'affresco del Cavalier d’Arpino nella Chiesa di San Luigi dei Francesi. Aggiungo che l’ipotesi prospettata potrebbe trovare riscontro anche nel fatto che la Madonna è molto vicina come modello, dall’acconciatura alle vesti, alla Marta della Conversione della Maddalena conservata nell’Istitute of Arts di Detroit
Caravaggio_Marta_e_Maddalena_DetroitMerito indiscusso di questo volume, oltre a produrre un’esegesi riflessiva e ponderata dei documenti, anche se già noti, è quello di fotografare il vissuto quotidiano con piccoli flash sugli ambienti artistici della Roma al tempo di Caravaggio: ciò che accade praticamente in tutti gli scritti che compongono la pubblicazione. A tal proposito, appare degna di nota, nel capitolo dedicato da Renata Ago ai ceti "industriosi" del ‘600, l’attenta ricostruzione della vita degli artisti, che s’innesca all’interno di equilibri economici che appaiono del tutto logici per come vengono rappresentati e che danno efficacemente la misura di come si sopravvivesse in quel contesto e di quel che umanamente era possibile sviluppare e intessere dal punto di vista commerciale.
 
In sintesi direi che nel suo complesso questo curato da Curti, Di Sivo e Verdi è un volume che non può mancare nella libreria di studiosi e appassionati del Merisi. Voglio concludere con una riflessione rivolta agli autori: le interpretazioni delle fonti documentarie chiaramente sono sempre suscettibili di revisione, per il reperimento di nuovi documenti o per un allargamento della visuale, e sono quindi legate ad una riflessione sulle opere dell’artista che si studia. Con questo approccio, a mio avviso, la ricerca della verità potrà essere solo migliorata, anche perché i documenti sono predisposti nell’interesse positivo o negativo delle controparti e spesso non cristallizzano la realtà effettiva delle cose. Ad esempio i verbali dei birri o dei Tribunali forniscono verità che da un lato devono tutelare l’autorevolezza della pubblica accusa, dall’altro derivano dalle motivazioni dell’imputato, che chiaramente ha tutto l’interesse personale a dire la “sua” verità: in questi casi la verità vera finisce spesso per assumere le vesti dell’araba fenice.
                                                      di Renato Di Tomasi, 05/03/2013


Caravaggio_ autoritratto_Martirio_San_Matteo«L'essercitio mio è di pittore». Caravaggio e l'ambiente artistico romano
a cura di F. Curti, M. Di Sivo, O. Verdi
Roma moderna e contemporanea. Rivista interdisciplinare di storia
Anno XIX, n. 2  /  luglio-dicembre 2011
Università degli studi Roma Tre, Roma 2012
pp. 459, € 40 

Indice:
F. CURTI - M. DI SIVO - O. VERDI, Introduzione
F. CURTI, Costantino Spada «regattiero de quadri vecchi» e l'amicizia con Caravaggio
O. BARONCELLI, «Di servitore se gli era dichiarato nemico»: Caravaggio tra il Cavalier d'Arpino e il priore Luciano Bianchi
A. PAMPALONE, La Lista delle Quarantore del 1597 per la festa di San Luca: nuovi documenti e precisazioni
D. SOGGIU, Prudenzia Bruni e la casa di Caravaggio
A. CESARINI, «Io so barbiero e fo la barbaria». I barbieri di Roma alla fine del Cinquecento tra professione e mercato dell'arte
R. AGO, Artisti e ceti 'industriosi' nella Roma del Seicento
F. PAPI - C. FALCUCCI, Sul Ritratto di Paolo V Borghese attribuito a Caravaggio: critica, analisi stilistica, ricerca documentaria e indagine tecnica
M. CUPPONE, Dalla cappella Contarelli alla dispersa Natività di Palermo. Nuove osservazioni e precedenti iconografici per Caravaggio
M. CAVIETTI - F. CURTI, La bottega di Francesco Morelli pittore: Giovanni Baglione, Vittorio Travagni, Tommaso Salini tra formazione, parentele, committenze e rivalità all'arrivo di Caravaggio a Roma
L. SICKEL, Il 'nobile immaginario': l'ascesa sociale di Giovanni Baglione
M. NICOLACI,  Sul naturalismo di Giovanni Baglione. Il Cristo in meditazione sulla Passione del 1606
F. PAPI, Nuovi studi e considerazioni su due dipinti del Cavalier d'Arpino, l'Ecce Homo di Baglione, il San Giovannino Borghese di Caravaggio e una versione romana della Fiasca di Forli
F. RANGONI GÀL - G. TORTOSA, Alcuni punti fermi per la biografia e l'attività di Francesco Parone
F. RUSSO, Per una biografia di frà Ainolfo dè Bardi, cavaliere di Malta e garante per Caravaggio
E. LO SARDO, Postfazione