

Relativamente alle due aste di
Dorotheum si segnalano la grande figura in ceramica dipinta raffigurante ‘
Dafne’ (fig. 1) realizzata nel 1917 dall’artista
Dagobert Peche, messa in asta con l’importante stima di 40.000 – 60.000 euro, e i due vasi di
Giò Ponti ‘
Putti con serpe’ e
‘Putto col vaso’, venduti separatamente per 10.000 – 15.000 euro l’uno. Da non dimenticare inoltre gli immancabili
vasi firmati Gallé, di cui in catalogo viene presentato, tra gli altri, un’esemplare del 1925 con un bellissimo e non comune
decoro subacqueo a 12.000 – 15.000 euro. Fra i pezzi più originali di questo catalogo
Jugendstil si ricorda, infine, il set da toletta di
Josef Hoffmann per
Paul Wittgenstein in vetro, argento e corallo, messo all’incanto con la stima di € 50.000 – 70.000.

L’asta di
design prevista per il 14 maggio propone invece l’originale e divertente ‘
Book table’ su progetto di
Richard Hutten (25.000 – 28.000 euro, fig. 2) e, tra i pezzi forti, il ‘
Buffet’ di
Josef Hoffmann per J. & J. Kohn, realizzato nel 1913 per la casa degli ospiti della "
Poldi-Hütte" della
famiglia Wittgenstein a Kladno (50.000 – 65.000 euro, fig. 3). Sempre in questa giornata saranno battuti anche una grande scultura da parete illuminata di
Gerard Mannoni, secondo esemplare di un’edizione composta da otto elementi, proposta con la considerevole stima di € 28.000 - 35.000 e infine il bellissimo letto impiallacciato in radica, realizzato su progetto di
Ettore Sottsass nel 1994 (€ 25.000 – 30.000, fig. 4), anche in questo caso numero uno di un’edizione di soli sei esemplari.

L’asta di
Sotheby’s in programma il 22 maggio si presenta particolarmente ricca sia di pezzi di alto design sia di pregiate ceramiche e vetri. In catalogo infatti i nomi di
Louise Majorelle, Emile Gallè, Demeter H. Chiparus, Giò Ponti, Alberto Giacometti, e numerosi altri designers internazionali. Le stime ovviamente risultano degne di tali nomi.

Tra i lotti più interessanti, fra i quali la maggior parte supera i 100.000 euro, si ricordano: una ‘
Vitrine’ (fig. 5) e un ‘
Bureau aux nénuphars’ dei primi del ‘900, entrambi in mogano intagliato, opera di
Majorelle, rispettivamente a € 30.000 – 50.000 e € 80.000 – 120.000 euro; un’originalissima panca in pietra attribuita ad
Antoni Gaudì e stimata € 100.000 – 150.000; molte sculture di
Chiparus tra cui la bellissima ‘
Clara’ per € 100.000 – 150.000, realizzata,
in bronzo e avorio, nel 1925; una scrivania con sedia in legno laccato rosso del designer
Emile Jacques Ruhlmann, stimati € 120.000 – 180.000 (fig. 6).

Infine una coppia di lampade da terra in bronzo patinato di
Alberto Giacometti (fig. 7), che con i suoi 180.000 – 220.000 euro rappresenta una delle cifre più alte in catalogo, superata solo dalle ‘
Deux brebis’, in pietra e bronzo, di
Françoise-Xavier Lalanne, messe in asta con l’importante stima di 200.000 – 300.000 euro.
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Per concludere, ma non certo per ultima, l’asta di Christie’s.
All’incanto, come già anticipato, i
mobili della Duchessa d’Alba, doña María del Rosario de Silva y Gurtubay (1900-1934), commissionati tra il 1920 e il 1921 dal marito, Jacobo Fitz-James Stuart y Falco (1878-1953), 17° Duca d’Alba, al famoso mobiliere
Armand Albert Rateau (1882 - 1938), molto probabilmente in occasione del loro matrimonio avvenuto il 7 ottobre 1920 a Londra, presso l’Ambasciata spagnola.
Si tratta di un raro e prestigioso insieme che comprende, tra le altre cose, anche due coppie di ‘
Lampadaire aux oiseaux’ (fig. 8) e un ‘
Table basse aux oiseaux’ (fig. 9), presentati, ognuno dei tre lotti, con la straordinaria stima di 1.500.000 – 2.000.000 di euro ciascuno.

Dello stesso catalogo fanno parte inoltre numerosi esemplari di altri noti designers, come
Jean Dunand ed Emile Jacques Ruhlmann, dei quali si ricordano rispettivamente una
coppia di belle poltrone in legno e pelle a 200.000 – 300.000 euro (fig. 10) e una di
bergères ‘boudoir redhead’ a 80.000 – 120.000 euro.
Manuela D’Aguanno,29/04/2013