Leonardo da Vinci: A life in Drawingè il titolo della mostra in scena alla Queen’s Gallery,  nota galleria d’arte di Edimburgo appartenente al complesso del Palace of Holyrood house. L’esposizione che terminerà il 15 marzo 2020,  comprende ottanta disegni di Leonardo Da Vinci, scelti tra i superbi possedimenti della Royal Collection Trust. In occasione del cinquecentenario della morte, la capitale scozzese celebra l’artista che con eroico ingegno e raffinata genialità ha plasmato il mondo dell’arte e nello stesso tempo, rende omaggio all’uomo che coraggiosamente ha lasciato a tutti no iun’eredità inestimabile. La mostra curata da Martin Clayton, responsabile delle  stampe e dei disegni del Royal Collection Trust, rappresenta il culmine di un grande evento nazionale durato un anno; un evento senza eguali che ha coinvolto tutto il Regno Unito. Architetto, ingegnere, botanico, studioso di anatomia, urbanista: Leonardo da Vinci è il simbolo per antonomasia del Rinascimento. Affascinato sin da piccolo dalla natura, usava il disegno come strumento non solo  artistico ma anche scientifico. Con esso, egli, indagava e rifletteva sul mondo. Martin Clayton sceglie di celebrarlo con “uno spettacolo di 80 disegni”.
Attraverso prestigiosi capolavori, suddivisi in periodi, come Ritratto di una donna di profilo, il teschio selezionato,  Studi di cavalli, disegni per monumenti equestri mai realizzati, Testa di Giuda, Testa di San Filippo, Testa di Leda, La cavalcata, Nudo maschile in piedi,  Studi sulla botanica, il visitatore ripercorre l’affascinante  carriera e i curiosi interessi del genio Rinascimentale. Per  chi volesse approfondire o semplicemente farsi un regalo, è disponibile presso il sito della Royal Collection Trust e nello “shops”, il catalogo della mostra, scritto da Martin Clayton,
  • Come e quando è nata l’ammirazione per l’arte di Leonardo da Vinci?
    “ La mia prima vera esposizione  ai disegni di Leonnardo arriva quando fui nominato Assistente e curatore del castello di Windsor, nel 1990. Da allora ho visto i suoi disegni originali quasi ogni giorno e questi,  dopo trent’anni, mi continuano ad affascinare. C’è ancora molto da vedere e da  capire”.
  • Come sono nate le mostre? E perchè ha deciso di allestire una serie di esposizioni sui disegni di Leonardo?
    “ Sapevamo da sempre che avremmo organizzato mostre presso la Queen’s Gallery a  Londra e a Edimburgo, in occasione del cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo. Nel 2016 abbiamodeciso di rendere questa celebrazione il più possible accessibile  alle persone di tutto il Regno Unito; poichè i disegni di Leonardo  nella Royal Collection  sono tra le più grandi opera d’arte del Regno Unito. Abbiamo identificato le alter dodici aree del paese con la popolazione più numerosa,  oltre a Londra ed Edimburgo e, successivamente,  ci siamo avvicinati al museo o alla galleria principale in ciascuna di quelle aree. Non sorprende che tutti abbiano ditto sì! Così il 12 febbraio abbiamo aperto dodici mostre simultanee in  dodici musei e gallerie, ciascuna composta da dodic idisegni, quindi centoquarantaquattro in totale. Questi spettacoli sono stati visti da oltre un milione di persone. Tutti i disegni si sono riuniti durante l’estate nella Queen’s Gallery di Londra. La mostra ha ricevuto il maggior numero di visitatori al giorno, dell Astoria della Queen’s Gallery.
     
     
     
    Com’èstrutturata la mostra e qualisonoidisegni “chiave”?
“La mostra è organizzata sia cronologicamente che tematicamente. Il visitatore segue la carriera di Leonardo da Firenze a Milano, poi di nuovo  Firenze nel 1500 e Milano nel 1506,  Roma nel  1513 e infine la  Francia. Ogni sezione si concentra su un tema specifico e il visitatore non sarà sempre interessato a tutti gli argomenti. Tra i disegni chiave  ci sono Ritratto di una donna di profile, Studi di un cavallo per il monumento Sforza, La Mappa di Imola per Cesare Borgia, Il grande sistema vascolare e Organo principali di una donna  del 1509 – 1510,  ilDiluvio. Ogni di segno parla di un diverso interesse, è uno spettacolo di  ottanta highlights.
 dicembre 2019
Michela Micheli