Aperta Roma il 19 luglio scorso la mostra sul pittore cortonese Luca Signorelli ( 1445/1450-1523)
si protrarrà sino al 3 novembre 2019. Nelle
Vite del Vasari è accostato alla bottega di Piero della Francesca. Una conferma ci proviene dai frammenti dell’affresco eseguito per la torre del Vescovo presente a Città di castello raffigurante una
Madonna con il bambino e i ss. Girolamo e Paolo datati 1474. Luca Signorelli subì il fascino della pittura fiorentina, mentre a Roma nel 1482 partecipò all’affresco della cappella Sistina come allievo del Perugino. I suoi viaggi nell’urbe furono almo tre. Il primo lo ebbe dal papa Sisto IV per dipingere scene bibliche all’interno della cappella Sistina dove ebbe modo di lavorare come detto con il Perugino. Il secondo nel 1507 quando ebbe modo di partecipare con il Pintoricchio e Perugino ad una cena a Casa del Bramante per discutere dell’affresco da eseguire nell’appartamento di Giulio II che non voleva vivere nell’appartamento che era stato di Alessandro VI, che considerò “ebreo, circonciso e marrano”.
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La terza volta si trovò a Roma nel 1523, e qui nella mostra viene riportato il fatto che Luca Signorelli chiese un prestito al Buonarroti di 80 giuli d’argento. Seppur famoso al suo tempo Luca Signorelli
cadde nell’oblio e solo tra la fine del Settecento e l’Ottocento la critica lo riscoprirà rivalutandone il percorso artistico. I Musei capitolini rendono omaggio a Luca Signorelli, grande protagonista del rinascimento, attraverso l’esposizione di 60 opere provenienti da collezioni italiane ed estere. Il progetto della mostra intende mettere in risalto il contesto storico artistico nella quale il pittore cortonese soggiornò a Roma, offrendo una nuova lettura del legame fra l’artista e Roma. Il percorso della mostra studiato in sette sezioni parte dall’errore vasariano del vero volto dell’artista rappresentato dai due busti realizzati da Pietro Tenerani e da Pietro Pierantoni. L’esposizione prosegue veicolando il pubblico tra antichità e opere del maestro che rievocano la Roma imperiale e repubblicana attraverso monumenti, composizioni classiche, antichità cristiane che rivivono in alcune opere come nel
Martirio di San Sebastiano o nel
Cristo in croce con Maria Maddalena. Nelle sale museali è ricostruita la cappella Nova di Orvieto attraverso riproduzioni retro illuminate che anticipano la visione di alcuni capolavori sul tema della grazia e dell’amore materno come la
Vergine con il bambino. A seguire sezione dedicate al Signorelli a Roma sotto il pontefice Leone X e ai suoi rapporti con il Bramante e il Buonarroti.
Fig.1 Luca Signorelli, Martirio di San Sebastiano, 1498, olio su tavola, Città di Castello Pinacoteca comunale.
In copertina Madonna con il bambino, 1507, olio e tempera su tavola, New York MET
Mostra in corso a Roma presso i Musei Capitolini
Palazzo Caffarelli visitabile dalle 9,30 alle 19,30
Redazione agosto 2019