Articolata in tre sezioni tematiche –
Icone, Paesaggi, Architetture – l’esposizione ripercorre per intero lo sviluppo artistico di Ghirri attraverso
oltre 300 scatti, con particolare attenzione ai
vintage prints stampati direttamente dall’autore.
Oltre alle fotografie sono esposti ulteriori e variegati materiali, che documentano l’attività poliedrica e multiforme di
Lugi Ghirri: i
menabò dei cataloghi, i
libri pubblicati, le
riviste, le
recensioni che testimoniano la sua attività di
editore, critico e curatore. Inoltre una selezione di fotografie e libri d’artista testimoniano la collaborazione con gli artisti concettuali modenesi nei primi anni ’70. Cartoline illustrate, fotografie anonime, libri tratti dalla collezione personale di Ghirri raccontano i suoi interessi e i suoi riferimenti culturali e artistici.

Le
tre sezioni della mostra sono così concepite:
Icone. Trova qui una puntuale messa a fuoco la
ricerca concettuale in quanto costante punto di partenza di Ghirri e presupposto del suo originale linguaggio visivo, che indaga luoghi abituali per
svelare le icone che popolano il mondo contemporaneo. Immagini che indagano sottilmente i processi del vedere, e che catturano e coinvolgono il riguardante per la loro potente capacità evocativa.
Paesaggi. Capannoni, stazioni di servizio, periferie anonime, sono soggetti prediletti da Ghirri, capaci di disegnare una società osservata con affetto e stupore. Confrontandosi con la tradizione iconografica Ghirri fu tra i principali promotori del
rinnovamento della fotografia di paesaggio negli anni ’80, attraverso
immagini semplici, nelle quali i panorami si alternano alle chiese, ai teatri, agli interni, alle piazze.
Architetture. Anche le architetture costituiscono un tema privilegiato nelle narrazioni di Ghirri, che costruisce una sorta di inventario delle anonime tipologie edilizie e riflette sulla loro interazione con gli spazi verdi. Ghirri si fa inoltre
iInterprete dell’architettura d’autore, rivelando con lirica leggiadria insolite prospettive all’interno di ville e giardini.
Luigi Ghirri (Scandiano, Reggio Emilia 1943 - Roncocesi, Reggio Emilia 1992) nasce come autore sul finire degli anni Sessanta, grazie alla collaborazione con gli artisti concettuali modenesi, in particolare con
Franco Guerzoni, Claudio Parmeggiani, Franco Vaccari, Carlo Cremaschi e Giuliano Della Casa.
Collabora come curatore con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Modena e poi con quello di Reggio Emilia proponendo giovani autori e mostre a carattere storico. Fonda la casa editrice “
Punto & Virgola” con la compagna Paola Borgonzoni. Si fa promotore di una fertile stagione di
esplorazioni sul paesaggio, coinvolgendo altri fotografi ma anche scrittori, critici, architetti, designer e musicisti. Il linguaggio fotografico di
Luigi Ghirri si confronta costantemente con la sua attività di studio e di promozione della cultura fotografica tracciando un percorso di rilettura della realtà irripetibile per precisione e intensità, forza e poesia.
Lu.Bo.,29/04/2013
Didascalie immagini:
1. Luigi Ghirri, Marina di Ravenna, 1986, Courtesy Fototeca Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia © Eredi Ghirri;
2. Luigi Ghirri, Argine Agosta Comacchio, 1989, Collezione privata, Verona;
3. Luigi Ghirri, Versailles, 1985, Courtesy Fototeca Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia © Eredi Ghirri;
4. Luigi Ghirri, Modena, Cimitero Aldo Rossi, Courtesy Fototeca Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia © Eredi Ghirri;
5. Luigi Ghirri, Bologna, Studio di Giorgio Morandi, Courtesy Fototeca Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia © Eredi Ghirri.
Luigi Ghirri. Pensare per immagini
Icone Paesaggi Architetture
a cura di Francesca Fabiani, Laura Gasparini, Giuliano Sergio
Fino al 27 ottobre 2013
MAXXI, – Museo Nazionale della Art del XXI secolo, Galleria 2 e 2a
Via Guido Reni, 4/A - 00196 Roma
Orari di apertura:
mar-merc-giov-ven-dom 11.00-19.00 / sab 11.00-22.00
Tel. 06 39967350
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http://www.fondazionemaxxi.it