1(7)Nell'autunno del 2012, il Leopold Museum di Vienna aprì la mostra Nackte Männer (Uomini nudi), il cui obiettivo era quello di evidenziare come la rappresentazione del corpo maschile fosse il frutto di diversi approcci artistici in cui concorrevano molteplici variabili: nuovi modelli di mascolinità, differenti idee e valori di bellezza, una dimensione politica del corpo, la rottura delle convenzioni.
L’appuntamento espositivo viennese, complice una campagna pubblicitaria un po' troppo “svestita”, generò, già prima dell'apertura, diverse polemiche. Ad un anno di distanza il Museo d'Orsay di Parigi dedica anch'esso attenzione e spazio alla tematica del nudo maschile nella mostra Masculin/masculin. L’homme nu dans l’art de 1800 à nos jours, ma lo fa con un approccio, se vogliamo, meno provocatorio.



2(7)Il titolo innanzitutto sembra voler subito rassicurare l'eterogeneo e numeroso pubblico che ogni giorno visita uno dei musei più conosciuti e apprezzati al mondo, visto che dichiara, con immediatezza, che la mostra abbraccerà più di due secoli di produzione artistica. Il percorso infatti molto attinge alla ricchezza dei fondi del museo, affiancando opere pregevoli delle proprie raccolte a pezzi provenienti da collezioni francesi e lavori fotografici contemporanei. Un corpus espositivo variegato e cronologicamente vasto, che mette democraticamente sullo stesso piano produzioni pittoriche, scultoree, grafiche e fotografiche.
Sviluppata per temi, la mostra avvicina o contrappone le diverse ricerche ed interpretazioni del nudo. Le prime riflessioni, nate in seno all'ambiente neoclassico, sembrano attraversare il tempo dell'arte, a volte riprese e portate alle estreme conseguenze dall'Ottocento più accademico, altre volte reinterpretate dal Simbolismo internazionale e dalla fotografica contemporanea.

4(4)Il team organizzativo, formato da Guy Cogeval, presidente dell'istituto pubblico del museo d'Orsay e del museo dell'Orangerie, da Ophélie Ferlier, conservatrice al museo d'Orsay, da Xavier Rey, conservatore al museo d'Orsay, da Ulrich Pohlmann, direttore della collezione fotografica, Stadtmuseum, Monaco di Baviera e da Tobias G. Natter, direttore, museo Leopold di Vienna, si è concentrato sulla scelta di lavori in grado di tradurre con decisione sia le tematiche sviluppate, sia il perdurare di un’eco classicista settecentesca, rilevabile, secondo gli stessi, fino ai nostri giorni. L'approccio espositivo concorre inoltre ad approfondire tutte le dimensioni e i significati della nudità maschile nell’arte sfruttando una logica al tempo stesso interpretativa, ludica, sociologica e filosofica, capace di stimolare riflessioni su più livelli.

6(1)Punto di partenza fondamentale per comprendere appieno l'intero percorso è quello in cui viene chiarita la differenza tra i concetti di nudità e di nudo. Il primo si palesa quando un corpo si presenta volutamente privo di indumenti e, spudoratamente, si offre allo sguardo altrui generando imbarazzo; nel secondo caso il corpo è nudo nella sua fisicità ma “vestito” di nobiltà e perfezione perché idealizzato dalla mano dell'artista.
Con questa chiave di accesso il visitatore di Masculin/masculin può cogliere le diverse interpretazioni che si dispiegano lungo l’ampio e articolato percorso delle opere esposte. Dall'ideale classico il viaggio attraverso l'immagine del corpo maschile cede il passo a una lettura di tipo eroico della fisicità e, da qui, a una visione basata su nozioni di natura medica e anatomica per affermare la figura del corpo atletico. Altre opere, invece, traducono vettori di emozioni universali, ricerche pittoriche realiste o nate nel campo dell'arte fotografica. Corpi nudi che esprimono la gloria o diversamente il tormento interiore e il dolore, ma anche il desiderio di sfuggire alla quotidianità moderna per ritrovare la comunione con la natura.

7(3)In una rutilante e incessante corsa alla modellazione del corpo maschile trova spazio anche la bellezza e la seduzione incorrotta dell'arte accademica, che si fa più spregiudicata nella contemporaneità, soprattutto quando rigetta quel corpo ideale, cifra del passato neoclassico, e libera invece una sfacciata carica erotica, che non lascia dubbi o margini di arbitrarietà all’interpretazione.
La mostra Masculin/masculin. L’homme nu dans l’art de 1800 à nos jours rimarrà aperta fino al 2 gennaio 2014.
Alessandra Benacchio, 28/09/2013


8(2)Didascalie immagini:

1. PIERRE E GILLES (nati rispettivamente nel 1950 e nel 1953), Mercurio, 2001 (modello: Enzo Junior), Fotografia dipinta, pezzo unico Cm 117,3 x 87,  Collezione privata© Pierre et Gilles. Courtesy Galerie Jérôme de Noirmont, Paris
2. JACQUES LOUIS DAVID (1748-1825), Académie d’homme, dit Patrocle, 1778, Huile sur toile, H. 122 ; L. 170 cm, Cherbourg, musée Thomas-Henry© Cherbourg, musée Thomas-Henry
3. GEORGE HOYNINGEN-HUENE (1900-1968), Horst P. Horst, Photographie, 1932, Tirage argentique, H. 19 ; L. 22,7 cm, Hambourg, FC Gundlach© Droits réservés
4. AUGUSTE RODIN (1840-1917), L'Età del bronzo,1877-1880, Statua in bronzo, Cm 178x59x61,5, Parigi, museo d'Orsay© RMN (Musée d'Orsay) / Thierry Ollivier
5. WILLIAM BOUGUEREAU, Uguaglianza davanti alla morte, © Musée d'Orsay, dist. RMN / Patrice Schmidt
6. FRÉDÉRIC BAZILLE (1841-1870), Le Pêcheur à l’épervier, 1868, Huile sur toile, H.134 ; L.83 cm, Zurich, Fondation Rau pour le Tiers-Monde © © Lylho / Leemage
7. DAVID LACHAPELLE, Would-Be Martyr and 72 virgins, © Courtesy Galerie Daniel Templon, Paris. © David LaChapelle


9(1)MASCULIN/MASCULIN. L’HOMME NU DANS L’ART DE 1800 À NOS JOURS
Parigi, Museo d'Orsay
24 settembre 2013 - 2 gennaio 2014
Aperta martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica: 9.30-18.00
Giovedì: 9.30-21.45
Vendita dei biglietti fino alle 17, il giovedì fino alle 21.00
Chiusura lunedì, 25 dicembre, 1º gennaio.
www.musee-orsay.fr