Si tratta di due “neon writings” facenti parte di una serie in progress con la quale Nannucci intende elaborare una meditazione in chiave plastica sul rapporto tra arte, cultura e società. La coppia di lavori riprende un modulo espressivo che l’autore sperimenta da molto tempo, delineando epigrafi luminose cui è affidata la rappresentazione di una sentenza ricca di riverberi e implicazioni di senso. A Roma, l’artista fiorentino espone le installazioni “ART IS NOT INTENDED TO BE TRANSPARENT IN MEANING…” e “EVERY PLACE HOLDS THE POSSIBILITY OF A NEW GEOGRAPHY…”. Come di consueto, gli interventi di Nannucci sono pensati per connotare in modo marcato gli spazi che li ospitano, modificandone sensibilmente la percezione usuale.
Maurizio Nannucci vive e lavora a Firenze, dov’è nato nel 1939. Ai suoi esordi, dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti nella città natale, progetta le scenografie per alcuni gruppi di teatro sperimentale. Negli anni Sessanta la sua produzione si lega alle correnti dell’arte concreta e della poesia visiva. È in quella cornice che definisce la pratica della scrittura luminosa con il neon, in accordo con le tendenze che negano la natura oggettuale dell’arte. Nel 1967 una sua personale è allestita presso il Centro Arte Viva di Trieste. L’anno successivo Nannucci fonda a Firenze la casa editrice Exempla e la Zona Archives Edizioni. Si avvicina alle prospettive di Fluxus e della scena concettuale.
È rilevante la sua attività di animatore culturale. Nella galleria Zona ad esempio, fondata nel 1975, ospita, tra l’altro, la prima installazione video di Bill Viola e la mostra dell’Internazionale Situazionista nel 1977. Dagli anni ’90 avvia una serie di collaborazioni con alcuni architetti di fama internazionale: tra i suoi partner spiccano Auer & Weber, Mario Botta, Massimiliano Fuksas e Renzo Piano. Dal 2009 è Accademico di San Luca.
Protagonista di tante personali, l’artista ha partecipato inoltre a diverse edizioni della Biennale di Venezia e di Documenta Kassel, cui si devono aggiungere le Biennali di San Paolo, Sydney, Istanbul, Valencia.Molte, infine, sono le installazioni pubbliche dell’artista. Tra le altre: “Art”, 1988, Carpenter Center della Harvard University di Cambridge; “You can imagine the opposite”, 1991, Lenbachhaus, München; “Let’s talk about art, maybe”, 1993, Bank Building, Edinburgo; “Transit, a light journey”, 2000, Biennale di Architettura, Venezia; “All art has been contemporary”, 2000, Casino Luxembourg; “What to see what not to see”, 2003, Biennale di Valencia; “Changing place”, 2004, Fondazione Peggy Guggenheim, Venezia; “Index”, 2005, Enssib, Università di Lione; Museum Der Moderne, Salzburg, 2008; Hubbrücke, Magdeburg, 2008; Galleria degli Uffizi, Firenze, 2010; Museum of Fine Arts, Boston, 2011; Stazione Leopolda, Firenze, 2013.
(F. So, 6/11/2013)
MAURIZIO NANNUCCI
Roma, Giacomo Guidi Arte Contemporanea
Palazzo Sforza Cesarini - C.so Vittorio Emanuele II, 282-284
7 dicembre 2013 - 28 febbraio 2014
Orari: da martedì a sabato, dalle 11.00 alle 13.30; dalle 14.30 alle 19.30
Ingresso libero
Informazioni: Tel. 06.68801038; info@giacomoguidi.it
Catalogo: Giacomo Guidi Arte Contemporanea
Inaugurazione: sabato 7 dicembre, ore 18.00
Didascalie delle immagini
1. Maurizio Nannucci, There is another way, Musee d'Art Moderne, Saint-Etienne, 2012, cortesia dell'ufficio stampa
2. Maurizio Nannucci, All art has been contemporary, Altes Museum, Berlino, 2005, cortesia dell'ufficio stampa
3. Maurizio Nannucci, Look, Mart, Rovereto, 2005, cortesia dell'ufficio stampa
4. Maurizio Nannucci, Explore, Università Bocconi, Milano, 2005, cortesia dell'ufficio stampa