È stato chiesto loro, infatti, di proporre un’interpretazione personale della percezione di questi stati sociali e ambienti nell’arte contemporanea, in linea con il percorso creativo sin qui seguito da ognuno, come fosse un dialogo a tre voci. Il lavoro ha prodotto una serie di opere che vanno dalla pittura, alla scultura, alla video istallazione; un interessante mescolanza di cultura pop tradotto, nel caso della pittura, in immagini dal taglio fortemente fotografico, rese immediatamente percepibili dal linguaggio iperrealista che ricorre come cifra stilistica comune al trio di artisti.
Mauro Maugliani usa il reale come via per indagare l’anima degli esseri umani, il disagio sociale, l’alienazione, la solitudine e l’emarginazione. Per l’opera pittorica di grandi dimensioni destinata a Trialogo e intitolata In God we trust (fig. 1), Maugliani ha lavorato sul soggetto delle suore, concependo un ritratto in cui si gioca sul tema del genere e dell’identità. Vi appare il volto di una donna senza velo e con i capelli lunghi e fluenti che ricadono sulle spalle; il vestito, inoltre, non è un abito monacale, bensì talare: si tratta di elementi che generano dissonanza e inganno rispetto alle conformità, creando uno stato di straniamento.
Gonzalo Orquín sceglie piuttosto il tema del matrimonio, che interpreta con Interno nozze (fig. 2). Anche il suo linguaggio si esprime attraverso le forme del realismo, dando vita a un’immagine di un certo impatto emotivo. La coppia è ritratta all’interno di una camera da letto, lei è addormentata e giace avvolta da una veste candida. Lui è seduto sul talamo completamente vestito, scarpe a parte, e sembra immerso in pensieri che lo rendono distante rispetto al qui ed ora del dipinto. Sulla stanza pare incombere un silenzio profondo, che spezza il ritmo del tempo, fermando l’attimo dipinto da Orquín in una condizione di sospensione che non passa.
Il “dialogo” di Luis Serrano si concentra invece sugli interni, spazi sacri della memoria e specchi del vissuto intimo di ciascuno di noi. Artista dalla scoperta vena lirica, tessuta anche nel suo caso attraverso una schietta grammatica realista, per Trialogo Serrano espone Sofà C.H. #1 (fig. 3). Nel quadro è immortalato un vecchio divano appartenuto alla sua famiglia e ormai sfigurato dal tempo, oggetto d’affezione che il pittore ritrae con nitidezza cristallina. Il sofà, quasi un ritratto in posa, racchiude per Serrano la memoria del passato, è la chiave di accesso di un continuo e possibile ritorno a casa.
(G.B. 19/09/2013)
TRIALOGO
25 settembre – 15 novembre 2013
Galleria l’Opera
Via di Monserrato, 40 - 00186 - Roma
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Aperta da martedì a sabato dalle 12:00-20:00
Lunedì su appuntamento
Didascalie delle immagini
1. Mauro Maugliani, In God we trust, 2013, olio su lino, cm 200x200. Courtesy Galleria L'Opera
2. Gonzalo Orquín, Interno Nozze, 2013, olio su tela, cm 180x220. Courtesy Galleria L'Opera
3. Luis Serrano, Sofà C.H. #1, 2013, olio su tela, cm 200x200. Courtesy Galleria L'Opera