Assimilabile negli anni Sessanta e Settanta alle correnti dell’
arte concettuale, a partire dagli anni Ottanta il lavoro di
Nagasawa è stato caratterizzato da un
deciso cambiamento di scala, concretizzandosi in
opere al confine tra scultura e architettura che
giocano con la forza di gravità e sembrano sfidare le leggi della fisica.
I lavori degli ultimi decenni insistono nella definizione di composizioni dalle quali traspare un’
accentuato controllo strutturale, una speciale attenzione al
bilanciamento tra le parti e una volontà artistica ispirata ai criteri della
semplicità e della
precisione.

Sensibile alla ricerca spaziale di
Lucio Fontana,
Nagasawa insegue nei suoi lavori di grandi dimensioni una calibrata nitidezza formale e un’idealità del gesto, in equilibrio tra astrattezza concettuale e seducente materialità.
La mostra presenta
sette grandi gruppi plastici, realizzati in marmo, legno e metallo, tra cui anche l’opera inedita
Epicarmo (2012, fig. 1).
Iride (1993),
Ombra verde (2000),
Yugao-Jole (2005 – 2013, fig. 3),
Tate no me (2007, fig. 2),
Selinunte – Dormiveglia (2009), entrano in relazione con le dimensioni monumentali della Sala Enel instaurando con esse una studiata relazione dialogica. Con l’installazione
Aquila (1989), esposta nella Hall, la mostra esce infine dallo spazio espositivo in senso stretto, interagendo con gli spazi esterni del Museo.
Hidetoshi Nagasawa è nato nel 1940 a Tonei (Manciuria) da una famiglia giapponese, attualmente vive e lavora a Milano. Dopo la laurea in Architettura e Design, nel 1966 parte dal Giappone in bicicletta dirigendosi verso Ovest attraverso Thailandia, Malesia, India, Pakistan, Afghanistan, Persia, Iraq, Giordania, Libano, Siria, Turchia e Grecia. Nell’agosto del 1967 arriva a Milano, dove, a causa del furto della bicicletta, si conclude il suo viaggio. Dopo aver stabilito il proprio studio a Sesto San Giovanni, entra lì in stretto contatto con il gruppo di artisti formato da
Castellani, Fabro, Nigro, Trotta e Ongaro. Nel 1970 presenta la sua prima personale alla galleria milanese François Lambert e partecipa a una mostra collettiva sull'arte contemporanea giapponese presso il
Solomon R. Guggenheim Museum di New York. Nel 1971 avvia la produzione di sculture e l’anno seguente partecipa per la prima volta alla
Biennale di Venezia. Particolarmente significativo è il sodalizio con
Luciano Fabro e Jole De Sanna, avviato nel 1976 con la mostra
‘Aptico’ il senso della Scultura, e durato ininterrottamente fino alla scomparsa dei due artisti. Nel 1988 espone presso il PAC di Milano, nel 1992 alla
IX edizione di Documenta (Kassel), nel 1993 alla
Biennale di Venezia, con una sala personale all’interno del
Padiglione Italia, e a Bologna nei locali di Villa delle Rose della Galleria d'Arte Moderna. Nello stesso anno inaugura in Giappone una mostra antologica presso il Mito Art Museum e nel 1996 espone in una personale alla Fondazione Mirò di Palma de Malloca. Milano ospita nuovamente il lavoro di Nagasawa nel 2001 al Palazzo della Triennale e nel 2002 a Palazzo delle Stelline. Nel 2008 realizza l'opera
Giardino rovesciato per il parco-museo della Villa medicea La Maggia a Quarrata (Pistoia). I suoi lavori figurano in importanti collezioni pubbliche e private negli Stati Uniti, in Belgio e in Giappone, tra cui:
Solomon R Guggenheim Museum, New York; Middelheim Museum, Anversa; The National Museum of Modern Art, Osaka; Museum of Contemporary Art, Hiroshima; Municipio Adachi-ku, Tokyo; Art Tower, Mito; Contemporary Art center, Mito. Nagasawa ha di recente presentato una serie di grandi mostre antologiche nei principali musei di scultura del Giappone.
Lu.Bo., 05/05/2013
Didascalie immagini:
1. NAGASAWA, Epicarmo, 2012
marmo e acciaio, 230 x 230 x 230 cm
veduta dell’allestimento, MACRO, Roma, 2013
Courtesy l’artista e Giacomo Guidi Arte Contemporanea, Roma, Foto Giorgio Benni
2. NAGASAWA, Tate No Me, 2007
legno e ferro, 320 x 700 x 700 cm
veduta dell’allestimento, MACRO, Roma, 2013
Courtesy l’artista e Giacomo Guidi Arte Contemporanea, Roma, Foto Giorgio Benni
3. NAGASAWA, Yugao-Jole, 2005 – 2013
rame, ottone, alluminio e cavo d’acciaio, cm.150x400x400
Courtesy l’artista e Giacomo Guidi Arte Contemporanea, Roma
Foto Giorgio Benni
4. NAGASAWA, Veduta dell’allestimento, MACRO, Roma, 2013
Foto Giorgio Benni
Nagasawa. Ombra verde
a cura di Bruno Corà e Aldo Iori
23 aprile – 15 settembre 2013
MACRO Sala Enel - via Nizza 138, Roma
Orario: da martedì a domenica, ore 11.00-19.00 / sabato: ore 11.00-22.00
+39 06 67 10 70 400
www.museomacro.org