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Riapre sabato 19 ottobre la Galleria Civica di Trento, uno spazio espositivo contenuto nelle dimensioni ma grande nelle ambizioni. Dopo l'esperienza della Fondazione, diretta da Andrea Viliani e conclusasi nel 2012, il contemporaneo ritorna ad abitare il cuore di Trento grazie al supporto del Mart.
Il Museo di Rovereto infatti ha annesso a sé la Civica concretizzando in questo modo la volontà di costruire un sistema museale trentino di tipo integrato e all’avanguardia. La parola d'ordine della nuova direzione artistica sembra essere ristabilire, ossia recuperare un rapporto più stretto con chi vive la città.


02-mart-galleriacivica-Umberto-Moggioli-Paesaggio-asolanoL'idea in qualche modo risponde all'esigenza di amplificare i messaggi che l'arte contemporanea lancia nel nostro quotidiano, ridando quindi valore e significato a parole come dialogo e confronto, che presuppongono l'osservazione attenta del contesto in cui si va ad intervenire. Trento infatti offre un pubblico eterogeneo formato da giovani, anziani, turisti ma anche da tanti studenti universitari. Il progetto della nuova Civica sembra aver tutte le intenzioni di tener conto di questo composito tessuto sociale, ma per farlo dovrà cercare di rispondere alle istanze e alle necessità dell'intera popolazione.
Forse per questo l'idea di rinnovamento passerà anche attraverso la visione di una galleria-laboratorio nella quale giovani talenti, professionisti internazionali e la comunità trovino uno spazio per esprimersi e incontrarsi. Un'attenzione quindi alla produzione ma anche alla valorizzazione dell'arte contemporanea, che purtroppo, sovente, è ancora vista con diffidenza dal pubblico. Le attività della nuova Galleria Civica di Trento si svilupperanno su base stagionale e su temi specifici che daranno spazio sia alle ricerche contemporanee in senso stretto, sia a riflessioni intorno a produzioni ottocentesche e novecentesche. Saranno indagati, inoltre, non solo i linguaggi delle arti visive ma anche quelli dell’architettura. Gli spazi, ridisegnati su concorso dal giovane architetto Stefano Grigoletto/Studio Atelier Zero - vincitore di un Bando pubblico, destinato ai giovani architetti trentini, voluto proprio dal Mart in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della Provincia di Trento – ospiteranno anche l’ADAC, l’Archivio degli artisti contemporanei trentini: un modo ulteriore per valorizzare la produzione artistica del territorio e al contempo fornire alla collettività uno strumento di studio e approfondimento.
04c-mart-galleriacivica-Tullio-Garbari-Paesaggio-trittico-3Nel corso della riapertura verrà inaugurata la mostra L’avanguardia intermedia. Ca’ Pesaro, Moggioli e la contemporaneità a Venezia 1913-2013 curata da Alessandro Del Puppo. L’esposizione intende ampliare ed esplorare, in chiave del tutto inedita, l’opera dell’artista trentino Umberto Moggioli di cui il Mart conserva un importante nucleo di paesaggi. Moggioli verrà infatti messo a confronto con alcuni artisti che con lui condivisero l'esperienza veneziana di Ca’ Pesaro: artisti nati tra gli anni Ottanta e Novanta dell’Ottocento, tra i quali vanno troviamo Arturo Martini, Gino Rossi, Felice Casorati e Tullio Garbari. A quel tempo il loro misurarsi con le avanguardie europee significò emanciparsi dalla tradizione accademica affermando così il proprio ruolo all'interno del nascente sistema contemporaneo dell'arte.
La mostra, inoltre, vuole dimostrare come un medesimo modello operativo possa oltrepassa le barriere generazionali. Come sottolinea il curatore, “un ragionare e un agire entro piccoli gruppi informali, cementati dall'amicizia, lontani dagli istituti ufficiali; raccolti intorno a pochi coraggiosi appassionati” sono caratteristiche riscontrabili sia nel gruppo di artisti citato poc'anzi che in una generazione successiva, attiva alla fine del Novecento.

05-mart-galleriacivica-Ubaldo-Oppi-Figura-In-RossoDi quest'ultima fanno parte personalità come Germano Olivotto, Guido Guidi, Gabriele Basilico, Paolo Gioli, Sirio Luginbühl, Michele Sambin e Guido Sartorelli: artisti nati tra gli anni Trenta e Quaranta che, mentre si confrontavano con le contraddizioni di una società asimmetrica e in crisi, vivevano la disillusione della modernità e del mito del progresso, conoscendo le lotte studentesche e operaie. Artisti che hanno privilegiato la fotografia, il video e l’installazione, abbandonando invece la pittura, ma, nonostante il diverso medium espressivo, hanno restituito un approccio in qualche modo affine alla generazione artistica che li ha preceduti. Emerge infatti, nei loro lavori, la stessa attenzione per la marginalità geografica - isole minori e paesaggi solitari, residui dell’autentico sublime per i primi; paesaggi industriali e periferie urbane per i secondi - e l’attrazione per la differenza antropologica nel racconto di pescatori o prostitute nella prima parte del Novecento e dei protagonisti della controcultura giovanile nella seconda metà del secolo.
Nell’inedito raffronto, queste due generazioni vengono osservate nello scenario di Venezia, tralasciando volutamente quello che potrebbe apparire il momento più solare: la Laguna delle eccezionali Biennali degli anni Cinquanta, dell’internazionalizzazione del sistema dell’arte, dei grandi mecenati, galleristi e collezionisti.
Attraverso l’analisi del lavoro dei due gruppi di artisti, si finisce per raccontare due momenti cruciali per la definizione stessa di modernità nel Novecento: la sua origine, nell’ambito delle avanguardie storiche e, per certi versi, il suo compimento. La mostra rimarrà aperta fino al 26 gennaio 2014.
Alessandra Benacchio, 17/10/2013

09-mart-galleriacivica-sirio-Luginbuhl-Amarsi-a-Marghera-2Didascalie immagini:
1.UMBERTO MOGGIOLI, Il ponte verde, 1911
olio su tela, cm 100 x 200, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Deposito Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
2.UMBERTO MOGGIOLI, Paesaggio asolano (Studio per vendemmia), 1914-15
olio su tavola, cm 50 x 55,7, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
3.TULLIO GARBARI, Trittico. Paesaggio, 1912-13
olio su cartone, centrale cm 22 x 7,3; laterali cm 14 x 13,5, Coll. privata
4.UBALDO OPPI, Figura in rosso, 1912, olio su cartone, cm 69 x 58, Coll privata
5.SIRIO LUGINBÜHL, Amarsi a Marghera, 1970
film 8 mm, 9’00’’, Archivio Sirio Luginbühl, Padova
6.MICHELE SAMBIN, Il tempo consuma, 1979, video, 5'13", Coll. dell’artista
7.GUIDO SARTORELLI, Il segno urbano. Codice veneziano, 1977
assemblaggio di fotografie b/n, cm 30 x 25 ciascuna, Coll. dell’artista



L'AVANGUARDIA INTERMEDIA

CA' PESARO, MOGGIOLI E LA CONTEMPORANEITÀ A VENEZIA 1913-2013
Galleria Civica, Trento
20 ottobre 2013 / 26 gennaio 2014
Via Belenzani 44
38122 Trento
T. +39 0461 985511
F. +39 0461 277033
T. +39 800 397760
civica@mart.tn.it
www.mart.trento.it

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