Il paravento è un complemento d’arredo, che cela e rivela silenziosamente allo stesso tempo (fig. 1) e può avere una funzione estetica, che conferisce personalità alla nostra abitazione o funzionale per ridurre ambienti troppo grandi e dispersivi. Decora senza appesantire, è d’impatto ma leggero come un fuscello “slim” giapponese.
Non solo: è anche oggetto di design, di Arte, fino addirittura a diventare qualcosa di intangibile, quando esclamiamo: “questo comportamento è un paravento!”
Il paravento è tutto questo.
E così ti puoi calare in un’altra dimensione, avvolto da quel senso di privacy e di protezione, dove il tempo scorre con più calma e si può lasciare spazio alla contemplazione.
Dal prossimo 26 Ottobre Fondazione Prada lo pone al centro dell’attenzione con la mostra “Paraventi: Folding Screens from the 17th to 21st Centuries”, di scena fino al 26 Febbraio 2024.
Settanta esemplari tra pareti curvilinee in plexiglas e pannelli in legno laccato allestiti dallo studio di architettura SANAA nel Podium ovvero lo spazio vetrato, che ospita le esposizioni temporanee.
A questi si aggiungono una selezione di nuove creazioni appositamente commissionate per questo progetto a più di quindici artisti internazionali.
Si abbraccia un arco temporale di oltre quattro secoli con opere di incommensurabile valore storico e artistico, arrivate in prestito da musei e collezioni private internazionali.
Qualche nome associato all’animo degli artisti presenti in mostra: l’optical Guyton (fig. 2), l’immersivo Hockney, il surrealista Magritte con la sua testa tra le nuvole, il conturbante e spagnoleggiante Picasso, il rigoroso e dinamico Balla, Bacon con la sua perla rara del 1929, Halliwall con il suo World of Cats (1966), imperdibile per i gattofili, Le Corbusier con il suo paravento architettonico orientaleggiante, lo zenista Klein, Twombly con il suo paravento informale (fig. 3), che sembra riparare da schizzi di pioggia inchiostrata (inquinata se viene visto in un’ottica ambientalista), Accardi già protagonista di recente della mostra “Astratte” a Villa Olmo sul Lago di Como: peculiarità delle opere di quest’ultima di essere sempre in dialogo con l’ambiente circostante, bypassando la “siepe” e andando oltre.
La sfilata parte dai paraventi cinesi e giapponesi realizzati tra il XVII e XIX secolo e reinterpretati da maestri del design e dell’architettura contemporanea.
Ma il paravento può diventare anche altro: uno strumento su cui proiettare una sovrapposizione di immagini multischermo attraverso l’utilizzo di avanzate tecnologie digitali, che ci consentono di vivere una total experience dall’effetto wow.
I paraventi calcano il palcoscenico su dei piedistalli sagomati (proprio da Podium), che mettono in risalto le loro forme.
Oggetti che si diramano in una serie di spazi caratterizzati da diverse condizioni di luce (l’esposizione è sempre importante nell’allestimento di una mostra come nella scelta di una casa) e si confrontano in un percorso snodato e scorrevole grazie alla trasparenza delle strutture divisorie.
Il 2 Novembre nel medesimo spazio espositivo verranno inaugurate altre due rassegne complementari, che approfondiranno con vitalità l’eredità storica e le interpretazioni contemporanee dei paraventi nei contesti orientali.
Riportandolo ai tempi nostri, se si pensa ad una struttura di questo tipo e la si contestualizza in una unità abitativa, probabilmente ce la immaginiamo con lo sguardo della mente ubicata in un luminoso e contemporaneo open space, che divide il living e l’area conviviale o in una zona notte, che la rende più raccolta ed intima, trasformandola così in una comfort zone.
Quante volte avrete esclamato: Se solo sapessi dove metterlo!
Spesso si è alla ricerca di uno spazio in più, che sembra mancare e che invece è proprio sotto ai nostri occhi. Basta avere i complementi d’arredo giusti (oltre che alla casa giusta possibilmente ready to live e chiavi in mano).
Per queste ed altre necessità ci si può rivolgere a tre esperti del settore immobiliare: Ida di Filippo (Dire Immobiliare), Mariana d’Amico (Place Real Estate Elite) e Gianluca Torre (Engel&Volkers). Come? Accendete lo “screen” del televisore (non quello del paravento in mostra, fig. 4) e sintonizzatevi sul Canale 31 durante il prime time serale, per avere dei consigli e delle idee in più: Casa a prima vista (fig. 5) è la trasmissione, che vi aiuterà nell’indecisione.
Unico avvertimento: quando la vedrete, rimarrete così affascinati, che tutto il resto scomparirà (ad eccezione del paravento, che, con il suo “vedo non vedo”, vi aspetta in mostra!).
 

Maria Cristina Bibbi 

Info

Fondazione Prada, dal 26 Ottobre al 26 Febbraio 2024
Web: https://www.fondazioneprada.org/project/paraventi/
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Web transmission Casa a prima vista: https://realtime.it/programmi-real-time/casa-a-prima-vista
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About Author Article and Link Book Artisti in mostra: https://www.facebook.com/profile.php?id=100083478545446

Legenda immagini

1. William N. Copley Konku 1982 Acrilico e pennarello su tela con cornice in legno. 194,95 x 193,04 x 5,72 cm Collezione Von Storch, Colonia, Germania Foto: Christopher Burke © 2023 William N. Copley Estate / Artists Rights Society (ARS), New York
 
2. Wade Guyton Untitled 2023 Getto d’inchiostro Epson UltraChrome HDX su lino. Cinque pannelli, dimensioni complessive: 213 x 430 x 66 cm Courtesy l’artista Foto: © Wade Guyton
 
3. Cy Twombly Paravent 1989 183 x 166,9 x 5 cm © Private collection Foto: Cy Twombly Foundation
 
4. Eileen Gray ‘Brick’ Screen 1925 circa Legno laccato con aste in acciaio. 213 x 178 x 2 cm Collezione Joe e Marie Donnelly, Parigi Foto: François Halar. Courtesy J&M Donnelly
 
5. Trasmissione immobiliare Casa a prima vista